Tributi comunali: adesso si potrà pagare anche a rate

Approvato il nuovo regolamento. Opportunità riservata a fasce deboli e piccole imprese

mercoledì 1 agosto 2012 20.00
A cura di Emanuela Grassi
I tributi comunali? Potranno essere pagati anche a rate. La proposta già messa sul tavolo dal commissario prefettizio Ciro Trotta è stata fatta propria dalla giunta Valente ed approvata con voto unanime dal consiglio comunale, che col suo sì ha dato il via libera al nuovo regolamento delle entrate comunali.

Ad accertare le entrate tributarie, nel rispetto dei termini di decadenza o di prescrizioni indicati nella normativa vigente, sarà il Comune a mezzo di funzionari dei singoli settori ai quali le stesse risultano affidate nel piano esecutivo di gestione e che saranno a ciò appositamente incaricati. Il funzionario responsabile curerà tutte le operazioni utili all'acquisizione delle entrate, compresa l'attività istruttoria di controllo e verifica e l'attività di liquidazione, di accertamento nonché quella sanzionatoria. Anche quando il servizio sarà affidato a terzi, egli opporrà il visto di esecutività sui ruoli per la riscossione dei tributi e di tutte le altre entrate.

Al contribuente dovrà essere notificato apposito atto nel quale dovranno essere indicati tutti gli elementi che costituiscono il presupposto di imposta, il periodo di riferimento, l'aliquota applicata, l'importo dovuto, il termine e le modalità per il pagamento, il termine e l'autorità per l'eventuale impegnativa. L'atto di accertamento dovrà essere fatto pervenire al destinatario mediante notifica a mezzo del messo comunale o di raccomandata postale con avviso di ricevimento.

S'arriva così alla rateizzazione: nel caso in cui l'entità dell'entrata per importi risultanti dagli avvisi di accertamento relativi ad Ici, Tarsu, Cosap e canone sulle iniziative pubblicitarie sia pari o superiore a 1.000 euro, su richiesta del contribuente che versi in una situazione di obiettiva difficoltà potrà essere concessa una dilazione del pagamento che va da un minimo di 12 rate mensili ad un massimo di 72. A decidere sulla concessione o meno della rateizzazione lo stesso dirigente, in via formalmente discrezionale: per l'accesso al pagamento a rate, infatti, il regolamento non indica soglie di riferimento tassative, ma in via meramente esemplificativa la soglia dei 25.000 euro di reddito per le persone fisiche e di 35.000 euro (di fatturato?) per gli enti, le società e le ditte individuali.

Al fine di usufruire della rateizzazione il contribuente dovrà presentare apposita istanza all'ufficio competente con autodichiarazione per quanto concerne il dato reddituale e la non avvenuta decadenza da un precedente beneficio di pagamento dilazionato. La rateizzazione sarà concessa con apposito atto motivato del funzionario responsabile del tributo. Inoltre, le rate mensili nelle quali il pagamento è stato dilazionato scadranno l'ultimo giorno di ciascun mese. In caso di mancato pagamento della prima rata o successivamente di due rate nonché in caso di proposizione di ricorso alla Commissione tributaria provinciale, il contribuente decadrà automaticamente dalla rateazione e l'intero importo dovuto per tributo, interessi e sanzioni in misura piena, verrà immediatamente ed automaticamente riscosso in un'unica soluzione. Ulteriori rateizzazioni o dilazioni di pagamento di singole rate o importi già dilazionati saranno possibili sempre che il debitore non sia in corso in una decadenza della precedente dilazione.

Nel caso in cui siano pendenti azioni esecutive in danno del debitore, come ad esempio nel caso delle famiglie abitanti del complesso di Santa Sofia, su cui pesa una sentenza di sgombero immediato e di risarcimento del danno provocato all'erario per aver occupato, senza un regolare contratto, un immobile di proprietà comunale, il Comune potrà concedere una dilazione di pagamento secondo le modalità formalizzate all'atto della richiesta di dilazione da parte degli stessi.