Tutta colpa della procedure on line

Il Comune si difende dopo la bocciatura regionale

giovedì 17 ottobre 2013 09.08
A cura di Antonella Testini
Tutta colpa della procedura on line.

A seguito dell'articolo pubblicato da Gravinalife dove si da notizia della bocciatura da parte della Regione Puglia, dell'istanza presentata dal Comune di Gravina per accedere ai finanziamenti per l'edilizia scolastica messi a disposizione dal Governo con il così detto "Decreto del fare", palazzo di città ha inviato una nota con una "serie di precisazioni rivolte alla redazione di Gravinalife".

"L'amministrazione comunale consapevole delle problematiche della scuola media statale "Don Eustacchio Montemurro" e facendo seguito ai tanti incontri e sopralluoghi avvenuti in questi mesi da parte del sindaco e dell'ufficio tecnico, ha approvato in giunta il 13 settembre 2013 il progetto di "Consolidamento e miglioramento sismico delle fondazioni del corpo "C" della scuola media statale "Don Eustacchio Montemurro" per un totale di 470.000 euro".

Un progetto complesso, finalizzato a consolidare la struttura dell'ala nuova dell'istituto, già oggetto di interventi di manutenzione ordinaria negli anni scorsi, prima di essere definitivamente chiusa al pubblico all'inizio del 2013 attraverso un'ordinanza sindacale. Altri interventi, invece, prevedono il rifacimento ex novo del muro di cinta della scuola.

"Considerata la situazione in cui versa il corpo C della Scuola Media Statale Montemurro - fanno sapere dallo staff del sindaco - ristrutturata ed ampliata solo nel 2006, l'amministrazione comunale ha deciso di candidare i due progetti, avendo già predisposto il progetto esecutivo immediatamente cantierabile".

Peccato che il bando "prevedeva una procedura telematica che più volte bloccava la corretta esecuzione dell'iter a causa del sovraccarico di domande che arrivavano dai vari utenti (testimoniato dagli uffici regionali). Il Comune ha inviato nei giorni precedenti, alla data di scadenza, note alla Regione in cui evidenziava l'impossibilità di riuscire a completare procedura di trasmissione on line del progetto a causa del non corretto funzionamento del portale regionale, documentando, contestualmente, il non funzionamento del sito".

Tutto questo, prima di concludere che "emerge, con solare evidenza, che alcuna responsabilità per l'irricevibilità del progetto potrà essere imputata all'ente comunale che, pertanto, adirà le autorità giudiziarie competenti, onde ottenere l'annullamento del provvedimento regionale di esclusione dal finanziamento".

Da palazzo di città assicurano che terranno informata l'intera cittadinanza sugli sviluppi della vicenda.

Intanto, precisazione per precisazione, è bene sottolineare che nulla di quanto scritto nel precedente articolo è frutto della redazione di Gravinalife poiché le notizie riportate sono state integralmente stralciate dalle determina regionale n. 71 del 15-10-2013 nella quale a proposito dell'istanza gravinese testualmente si legge: "Richiesta irricevibile. Conclusione della compilazione on line della scheda di adesione e invio mezzo Pec oltre il limite stabilito".