Tutti alla corte del "re" cardoncello
Tanti turisti nel centro storico. Ma numeri in calo per il maltempo
lunedì 19 novembre 2018
16.19
Bilancio positivo per la settima edizione del "Cardoncello Novello", la Sagra del Fungo Cardoncello e del Vino Novello, organizzata dalla Pro Loco e che mira alla promozione delle eccellenze del territorio.
Una due giorni ricca di spettacoli, musica popolare, laboratori sul tufo e la cartapesta, corsi di degustazione vino tenuti dal sommelier Giuseppe Magno e mini corsi sui principali funghi (sia velenosi che commestibili) del territorio murgiano da parte di responsabili ASL, stand enogastronomici dei prodotti più disparati ubicati in tutte le piazze del centro storico gravinese, lungo l'asse che va da Piazza Scacchi alla Cattedrale. E poi i piatti prelibati preparati con maestria e serviti in Piazza Notardomenico dalla brigata di chef e alunni dell'I.I.S.S. "De Nora" di Altamura tra cui il più succulento, a detta di molti, il primo proposto sia a pranzo che a cena: cavatelli di grano duro con purea di cicerchie, funghi cardoncelli, pancetta croccante e peperone crusco.
Il maltempo annunciato, e il freddo soprattutto, hanno causato parecchi forfait sia tra gli espositori, di funghi e non solo, sia tra i turisti che hanno preferito non rischiare e rimandare la visita ad altra occasione. Le presenze registrate però stupiscono per la provenienza: oltre ai paesi limitrofi e di tutta la Puglia, visitatori dalla Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e anche un gruppo dalla lontana Corsica.
Dopo l'inaugurazione di sabato alla presenza di una rappresentanza amministrativa, con i saluti del sindaco Alesio Valente e del presidente Pro Loco Raffaella Nardiello, domenica sera la manifestazione si è conclusa con l'esibizione della band Popularia Tantum e del gruppo folkloristico la Zjte che hanno ballato e fatto ballare i visitatori in un clima piacevole di festa e unione.
Una macchina organizzativa impeccabile quella dei volontari Pro Loco, partita in anticipo con una ricca comunicazione cartacea e web, che ha impreziosito un weekend di novembre con odori, sapori, suoni e tipicità.
Un'edizione quindi non esplosiva per il numero di presenze ma comunque positiva per l'indotto che ha generato: ristoranti e b&b pieni e prenotati già un mese prima della sagra (e anche al di fuori del centro storico) e turisti in giro per Gravina soddisfatti dopo gli acquisti, stanno a significare che manifestazioni di questo tipo fanno bene all'economia, vanno sostenute e sono un buon biglietto da visita per chi resta affascinato e porta con sé un piacevole ricordo delle bellezze storiche, paesaggistiche e culinarie di questa città.
Angela Mazzotta
(Foto a cura di Carlo Centonze)
Una due giorni ricca di spettacoli, musica popolare, laboratori sul tufo e la cartapesta, corsi di degustazione vino tenuti dal sommelier Giuseppe Magno e mini corsi sui principali funghi (sia velenosi che commestibili) del territorio murgiano da parte di responsabili ASL, stand enogastronomici dei prodotti più disparati ubicati in tutte le piazze del centro storico gravinese, lungo l'asse che va da Piazza Scacchi alla Cattedrale. E poi i piatti prelibati preparati con maestria e serviti in Piazza Notardomenico dalla brigata di chef e alunni dell'I.I.S.S. "De Nora" di Altamura tra cui il più succulento, a detta di molti, il primo proposto sia a pranzo che a cena: cavatelli di grano duro con purea di cicerchie, funghi cardoncelli, pancetta croccante e peperone crusco.
Il maltempo annunciato, e il freddo soprattutto, hanno causato parecchi forfait sia tra gli espositori, di funghi e non solo, sia tra i turisti che hanno preferito non rischiare e rimandare la visita ad altra occasione. Le presenze registrate però stupiscono per la provenienza: oltre ai paesi limitrofi e di tutta la Puglia, visitatori dalla Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e anche un gruppo dalla lontana Corsica.
Dopo l'inaugurazione di sabato alla presenza di una rappresentanza amministrativa, con i saluti del sindaco Alesio Valente e del presidente Pro Loco Raffaella Nardiello, domenica sera la manifestazione si è conclusa con l'esibizione della band Popularia Tantum e del gruppo folkloristico la Zjte che hanno ballato e fatto ballare i visitatori in un clima piacevole di festa e unione.
Una macchina organizzativa impeccabile quella dei volontari Pro Loco, partita in anticipo con una ricca comunicazione cartacea e web, che ha impreziosito un weekend di novembre con odori, sapori, suoni e tipicità.
Un'edizione quindi non esplosiva per il numero di presenze ma comunque positiva per l'indotto che ha generato: ristoranti e b&b pieni e prenotati già un mese prima della sagra (e anche al di fuori del centro storico) e turisti in giro per Gravina soddisfatti dopo gli acquisti, stanno a significare che manifestazioni di questo tipo fanno bene all'economia, vanno sostenute e sono un buon biglietto da visita per chi resta affascinato e porta con sé un piacevole ricordo delle bellezze storiche, paesaggistiche e culinarie di questa città.
Angela Mazzotta
(Foto a cura di Carlo Centonze)