Ucraina, l’Anpi Gravina promuove un presidio per la pace
Invito alla popolazione per dire no alla guerra
sabato 26 febbraio 2022
I venti di guerra che spirano in Ucraina non lasciano indifferente la comunità gravinese. C'è mobilitazione da parte delle associazioni pacifiste per manifestare la propria indignazione e protesta contro l'invasione della Ucraina da parte della Russia. Tra queste l'Anpi, l'associazione italiana dei Partigiani, che ha livello nazionale ha diramato un comunicato invitando tutta la popolazione a scendere in piazza per protestare contro le barbarie delle guerre.
"Siamo a un passo dal baratro. A chi governa la Russia, gli Stati Uniti, l'Ucraina, i Paesi dell'Unione Europea, il nostro stesso Paese, chiediamo un atto di responsabilità e di saggezza. Prima che sia troppo tardi"- dicono dall'Anpi, auspicandosi che "il governo italiano rispetti un inviolabile obbligo costituzionale: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Ragione che porta a pensare che l'Italia possa "svolgere un ruolo di raffreddamento delle tensioni e di pacificazione attraverso gli strumenti della diplomazia e del negoziato. Così rafforza il suo prestigio internazionale e il suo ruolo di ambasciatrice di pace nel mondo".
Motivazioni condivise dalla locale sezione dell'associazione Nazionale dei Partigiani Italiani che domenica 27 febbraio, alle ore 10, in Piazza Scacchi, ha chiamato a raccolta le scuole, le associazioni, le forze politiche e la cittadinanza tutta, per dar vita ad un presidio per la Pace contro la guerra.
"Siamo a un passo dal baratro. A chi governa la Russia, gli Stati Uniti, l'Ucraina, i Paesi dell'Unione Europea, il nostro stesso Paese, chiediamo un atto di responsabilità e di saggezza. Prima che sia troppo tardi"- dicono dall'Anpi, auspicandosi che "il governo italiano rispetti un inviolabile obbligo costituzionale: l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Ragione che porta a pensare che l'Italia possa "svolgere un ruolo di raffreddamento delle tensioni e di pacificazione attraverso gli strumenti della diplomazia e del negoziato. Così rafforza il suo prestigio internazionale e il suo ruolo di ambasciatrice di pace nel mondo".
Motivazioni condivise dalla locale sezione dell'associazione Nazionale dei Partigiani Italiani che domenica 27 febbraio, alle ore 10, in Piazza Scacchi, ha chiamato a raccolta le scuole, le associazioni, le forze politiche e la cittadinanza tutta, per dar vita ad un presidio per la Pace contro la guerra.