Ufficio di collocamento: i sindacati annullano la protesta
Mancherebbero pochi giorni alla riapertura. Sportello aperto solo due giorni a settimana.
lunedì 10 dicembre 2012
14.40
"E' tutto pronto. Manca solo l'allaccio dell'energia elettrica"
10 dicembre 2012: era questa la data che sindacati e cittadini avevano concordato come limite massimo per la riapertura dell'ufficio di collocamento. "Se l'ufficio non sarà riaperto entro il 10 dicembre, occuperemo la Provincia": era questo l'impegno preso in quella riunione. Oggi allo scadere dell'ultimatum, il vice sindaco (e segretario della Cisl) Gino Lorusso frena: "L'ufficio è pronto. Abbiamo tutto: computer, scrivanie, cancelleria, fax e fotocopiatore così come ci è stato richiesto dalla stessa Provincia, a cui abbiamo inviato la scorsa settimana anche tutti i certificati di idoneità e di agibilità della struttura nonostante l'ufficio sino a poco fa fosse gestito dalla Provincia stessa. C'è solo un problema che stiamo cercando di risolvere in queste ore, ossia l'allacciamento dell'energia elettrica". La richiesta sarebbe partita più di 15 giorni fa, ma da allora nessun tecnico Enel sarebbe intervenuto. "Stamattina siamo riusciti a contattare il dirigente regionale dell'Enel - aggiunge Lorusso - a cui abbiamo sottoposto il problema. Spero che in questi giorni vengano a sistemare l'impianto che abbiamo potenziato ulteriormente per consentire anche l'accensione dei condizionatori".
Dunque questione di pochi giorni? "Certamente. Appena avremo l'impianto elettrico perfettamente funzionante dobbiamo solo inviare la comunicazione in Provincia, così che provvedano a inviare due impiegati", assicura il vice sindaco. Del resto che l'apertura quanto meno parziale dei centri per l'impiego sacrificati a luglio scorso in nome della spending review fosse imminente lo aveva confermato a mezzo stampa lo stesso presidente Schittulli già nei giorni scorsi. E proprio a seguito di quelle parole gli animi gravinesi si sono rasserenati. "Il 10 dicembre era una data indicativa, ora se c'è da aspettare un altro paio di giorni non è mica la fine del mondo", chiosa Vincenzo Varrese leader cittadino della Cgil e consigliere comunale di Sel. "So che l'ufficio è pronto e so anche che in Provincia stanno provvedendo all'individuazione degli impiegati da inviare a Gravina: oramai ci siamo non serve fare polemica", chiosa il segretario cigiellino.
E se dal palazzo provinciale spunta nuovamente la voce di Mimmo Romita che "sebbene in questi mesi sono stato zitto, è giusto che si sappia che non ho mai smesso di lottare per la riapertura dell'ufficio", a Gravina amministratori e sindacati sembrano aver deposto le armi e abbandonato l'idea di rivedere l'ufficio aperto per 5 giorni la settimana, come pure richiesto a più riprese e addirittura certificato dalla giunta comunale in una delibera di fine settembre: "Facciamo in modo che l'ufficio venga aperto per i due giorni stabiliti e dopo, in base alle esigenze della cittadinanza, decideremo il da farsi", chiude Vincenzo Varrese, a cui fa eco proprio il vice sindaco: "Aspettiamo e vediamo cosa succede. Se davvero ci dovesse essere l'esigenza di tenere aperto l'ufficio per più giorni allora ci muoveremo di conseguenza".
10 dicembre 2012: era questa la data che sindacati e cittadini avevano concordato come limite massimo per la riapertura dell'ufficio di collocamento. "Se l'ufficio non sarà riaperto entro il 10 dicembre, occuperemo la Provincia": era questo l'impegno preso in quella riunione. Oggi allo scadere dell'ultimatum, il vice sindaco (e segretario della Cisl) Gino Lorusso frena: "L'ufficio è pronto. Abbiamo tutto: computer, scrivanie, cancelleria, fax e fotocopiatore così come ci è stato richiesto dalla stessa Provincia, a cui abbiamo inviato la scorsa settimana anche tutti i certificati di idoneità e di agibilità della struttura nonostante l'ufficio sino a poco fa fosse gestito dalla Provincia stessa. C'è solo un problema che stiamo cercando di risolvere in queste ore, ossia l'allacciamento dell'energia elettrica". La richiesta sarebbe partita più di 15 giorni fa, ma da allora nessun tecnico Enel sarebbe intervenuto. "Stamattina siamo riusciti a contattare il dirigente regionale dell'Enel - aggiunge Lorusso - a cui abbiamo sottoposto il problema. Spero che in questi giorni vengano a sistemare l'impianto che abbiamo potenziato ulteriormente per consentire anche l'accensione dei condizionatori".
Dunque questione di pochi giorni? "Certamente. Appena avremo l'impianto elettrico perfettamente funzionante dobbiamo solo inviare la comunicazione in Provincia, così che provvedano a inviare due impiegati", assicura il vice sindaco. Del resto che l'apertura quanto meno parziale dei centri per l'impiego sacrificati a luglio scorso in nome della spending review fosse imminente lo aveva confermato a mezzo stampa lo stesso presidente Schittulli già nei giorni scorsi. E proprio a seguito di quelle parole gli animi gravinesi si sono rasserenati. "Il 10 dicembre era una data indicativa, ora se c'è da aspettare un altro paio di giorni non è mica la fine del mondo", chiosa Vincenzo Varrese leader cittadino della Cgil e consigliere comunale di Sel. "So che l'ufficio è pronto e so anche che in Provincia stanno provvedendo all'individuazione degli impiegati da inviare a Gravina: oramai ci siamo non serve fare polemica", chiosa il segretario cigiellino.
E se dal palazzo provinciale spunta nuovamente la voce di Mimmo Romita che "sebbene in questi mesi sono stato zitto, è giusto che si sappia che non ho mai smesso di lottare per la riapertura dell'ufficio", a Gravina amministratori e sindacati sembrano aver deposto le armi e abbandonato l'idea di rivedere l'ufficio aperto per 5 giorni la settimana, come pure richiesto a più riprese e addirittura certificato dalla giunta comunale in una delibera di fine settembre: "Facciamo in modo che l'ufficio venga aperto per i due giorni stabiliti e dopo, in base alle esigenze della cittadinanza, decideremo il da farsi", chiude Vincenzo Varrese, a cui fa eco proprio il vice sindaco: "Aspettiamo e vediamo cosa succede. Se davvero ci dovesse essere l'esigenza di tenere aperto l'ufficio per più giorni allora ci muoveremo di conseguenza".