Ufficio di collocamento: non convincono le rassicurazioni del sindaco
Si mobilitano i sindacati. In campo anche il Pdl
domenica 29 luglio 2012
09.45
Le rassicurazioni del sindaco sulla "salvezza" dell'ufficio di collocamento non convincono nè il Pdl, nè tantomeno i sindacati, che per questo motivo tornano alla carica.
Il componente del coordinamento provinciale del Pdl di Bari, Leo Vicino "nella convinzione che ci siano ancora dei margini per poter modificare la delibera già approvata dalla Giunta provinciale di Bari", ha inviato nei giorni scorsi una missiva al coordinatore provinciale dei pidiellini, Antonio Distaso, per sollecitarlo ad attivarsi per una immediata apertura di un tavolo di confronto con il presidente Schittulli e l'assessore competente. Un tavolo che permetta di formulare osservazioni e che porti a rivedere quanto disposto dalla Provincia con il deliberato avente ad oggetto la "Razionalizzazione degli Ambiti territoriali dei Centri per l'impiego della Provincia di Bari. Provvedimenti".
La paura in materia di ufficio di collocamento fa rima con disagio: "Molti cittadini di un'area vasta come quella della Murgia - afferma Vicino - sarebbero altrimenti costretti, per usufruire dei tanti servizi offerti dai Centri per l'Impiego (s'immagini a tutte le pratiche lavorative, ma soprattutto a quelle relative alla disoccupazione in questo periodo di crisi), a dover anche sopportare disagi economici per raggiungere un altro sportello in un'altra città".
Ma anche dal fronte dei sindacati giungono notizie fresche e per nulla confortanti come quelle invece diffuse nei giorni scorsi dal primo cittadino. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, a seguito dell'incontro con l'assessore al lavoro e alla formazione professionale e con l'assessore al personale, chiedono l'immediata sospensione degli effetti della delibera taglia-uffici. Proprio in quell'incontro sarebbe emersa secondo la Triplice, come unica causa della chiusura dei 18 sportelli polifunzionali territoriali e dei 4 policentri, "la carenza di organico, esistente in alcune ripartizioni a cui si ovvierebbe con la chiusura degli sportelli polifunzionali e lo spostamento del personale interessato nelle ripartizioni a corto di personale".
Le sigle sindacali però non ci stanno e ribadiscono che, oltre a non risolvere la carenza di organico, la chiusura degli sportelli apporterebbe una minima riduzione di spesa, pari a circa 200.000 euro. Chiedono così "l'apertura immediata di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, con le Rsu aziendali, al fine di individuare un percorso di razionalizzazione, e riorganizzazione della amministrazione provinciale di Bari, che porti ad un migliore utilizzo del personale, senza adottare iniziative unilaterali ed inefficaci".
Il rischio chiusura, insomma, non è stato ancora scongiurato, e non lo sarà almeno fino a quando dalla Provincia non verrà comunicato il contrario. Alla disponibilità del presidente Schittulli a rivedere almeno in parte la delibera non è infatti seguito, almeno per il momento, alcun concreto provvedimento.
Il componente del coordinamento provinciale del Pdl di Bari, Leo Vicino "nella convinzione che ci siano ancora dei margini per poter modificare la delibera già approvata dalla Giunta provinciale di Bari", ha inviato nei giorni scorsi una missiva al coordinatore provinciale dei pidiellini, Antonio Distaso, per sollecitarlo ad attivarsi per una immediata apertura di un tavolo di confronto con il presidente Schittulli e l'assessore competente. Un tavolo che permetta di formulare osservazioni e che porti a rivedere quanto disposto dalla Provincia con il deliberato avente ad oggetto la "Razionalizzazione degli Ambiti territoriali dei Centri per l'impiego della Provincia di Bari. Provvedimenti".
La paura in materia di ufficio di collocamento fa rima con disagio: "Molti cittadini di un'area vasta come quella della Murgia - afferma Vicino - sarebbero altrimenti costretti, per usufruire dei tanti servizi offerti dai Centri per l'Impiego (s'immagini a tutte le pratiche lavorative, ma soprattutto a quelle relative alla disoccupazione in questo periodo di crisi), a dover anche sopportare disagi economici per raggiungere un altro sportello in un'altra città".
Ma anche dal fronte dei sindacati giungono notizie fresche e per nulla confortanti come quelle invece diffuse nei giorni scorsi dal primo cittadino. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, a seguito dell'incontro con l'assessore al lavoro e alla formazione professionale e con l'assessore al personale, chiedono l'immediata sospensione degli effetti della delibera taglia-uffici. Proprio in quell'incontro sarebbe emersa secondo la Triplice, come unica causa della chiusura dei 18 sportelli polifunzionali territoriali e dei 4 policentri, "la carenza di organico, esistente in alcune ripartizioni a cui si ovvierebbe con la chiusura degli sportelli polifunzionali e lo spostamento del personale interessato nelle ripartizioni a corto di personale".
Le sigle sindacali però non ci stanno e ribadiscono che, oltre a non risolvere la carenza di organico, la chiusura degli sportelli apporterebbe una minima riduzione di spesa, pari a circa 200.000 euro. Chiedono così "l'apertura immediata di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, con le Rsu aziendali, al fine di individuare un percorso di razionalizzazione, e riorganizzazione della amministrazione provinciale di Bari, che porti ad un migliore utilizzo del personale, senza adottare iniziative unilaterali ed inefficaci".
Il rischio chiusura, insomma, non è stato ancora scongiurato, e non lo sarà almeno fino a quando dalla Provincia non verrà comunicato il contrario. Alla disponibilità del presidente Schittulli a rivedere almeno in parte la delibera non è infatti seguito, almeno per il momento, alcun concreto provvedimento.