Un'assicurazione contro i randagi

Il canile non può ospitarli tutti: Palazzo di città rimedia

martedì 17 settembre 2013 13.31
A cura di Ilaria Logruosso
Una polizza assicurativa per tutelarsi dai randagi gravinesi.

Suona come una resa di fronte al fenomeno: poichè Palazzo di città non è riuscita a debellare o almeno arginare il randagismo, punta adesso sulla riduzione del danno alle casse comunali, provate dalle continue azioni di risarcimento avviate da cittadini stanchi d'essere presi a morsi. A quattro mesi di distanza dal taglio del nastro, il tanto anelato canile sanitario, gestito dalla Lega del cane di Gravina, sembra non bastare a contenere il grande numero di randagi che abitano strade e periferie, molto spesso in condizioni sanitarie precarie. E' per questo motivo che il Comune ha provveduto ad imbastire l'ennesimo provvedimento precauzionale (oltre alle sterilizzazioni ed alle operazioni di accalappiamento degli esemplari ritenuti pericolosi) nei confronti di un fenomeno che non accenna a placarsi mai del tutto.

I quadrupedi ospitati dal canile, unitamente a quelli in circolazione in eccedenza rispetto alle venti unità disponibili nella struttura, qualora non trovassero una sistemazione adeguata potrebbero essere rimessi sul territorio. Ad ottenere la libertà solo le razze o gli incroci ritenute innocue per l'uomo nonché quelle sterilizzate. Tutti gli esemplari vengono inoltre schedati presso l'anagrafe canina, muniti di un collare con il logo del Comune e infine microchippati dai veterinari della Asl di competenza. Se tanto non dovesse bastare, sarà un'assicurazione a coprire eventuali indennizzi fino a cinquanta cani, con un massimale per sinistri a cose o persone di 500.000 euro, stessa somma per quanto riguarda la franchigia e 50 euro per ogni esemplare. Ammonterà a 2.500 euro il compenso che spetterà all'agenzia di broker "Assigem srl", l'unica ad aver risposto con un preventivo.

Insomma, l'ennesimo fascicolo da aggiungere al dossier del randagismo gravinese, che si è arricchito con il passare del tempo di denunce di cittadini impauriti vittime di aggressioni e, associazioni animaliste che se pur con i pochi mezzi a disposizione cercano di salvare da una morte certa animali, la cui unica colpa è quella di vivere per strada. L'auspicio è che venga presto archiviato.