Omicidio Matera: preso il presunto assassino

Si tratta di Giuseppe Carducci. Il delitto sarebbe maturato dopo un litigio col figlio della vittima.

sabato 6 ottobre 2012 18.39
A cura di Antonella Testini
La svolta nelle indagini dell'omicidio di Nicola Matera è arrivata a tarda notte.

La Squadra Mobile di Bari ed il commissariato di Polizia di Gravina in Puglia hanno eseguito il decreto di fermo emesso dai sostituti procuratori Giuseppe Gatti e Luciana Silvestris a carico di Giuseppe Carducci, di 32 anni, già noto alle forze dell'ordine, residente a Gravina.

Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, l'omicidio sarebbe scaturito da contrasti personali tra il presunto omicida e la vittima. Stando a quanto trapelato dal riserbo istruttorio, pare che nella mattinata di venerdì sarebbe scoppiato un violento litigio tra il Carducci e il figlio ventunenne di Matera. All'ora di pranzo, Nicola Matera si sarebbe recato dal Carducci per chiedere conto dell'accaduto ma il giovane, invece di chiarire, avrebbe preso un revolver e aperto il fuoco contro il suo interlocutore. Sul posto sono poi immediatamente intervenuti gli agenti della squadra mobile e i sanitari del 118 che avrebbero tentato invano di soccorrere il cinquantenne, sorvegliato speciale. Gli agenti della Polizia, avvertiti da una telefonata fatta da una signora residente in zona, che avrebbe riferito di aver sentito solo gli spari ma di non aver visto nulla, si sono quasi da subito strette intorno agli ambienti criminali della città. Per tutto il pomeriggio sono state eseguite perquisizioni domiciliari e personali mentre presso il commissariato di Polizia numerose persone, ritenute informate dei fatti, sono state ascoltate dagli inquirenti.

Proprio il lavoro congiunto della Squadra Mobile di Bari e degli agenti del Commissariato di Gravina avrebbe consentito di infrangere il muro di omertà che nelle prime fasi delle indagini aveva ostacolato il procedere dell'inchiesta. Infine, la svolta.

Su Giuseppe Carducci ora pende l'accusa di omicidio. Nelle prossime ore il giovane comparirà davanti ai pm baresi per essere interrogato. Quindi, probabilmente già nella giornata di lunedì, sulla base degli elementi raccolti, la Procura deciderà se chiedere la convalida del fermo al giudice per le indagini preliminari.