Un nuovo colpo al patrimonio del clan Di Palma
Sequestrati a Bari e Turi beni per 20ml di euro
venerdì 28 ottobre 2011
12.22
In applicazione della normativa antimafia sulle misure di prevenzione patrimoniale (il cosiddetto "Pacchetto sicurezza") nella mattinata di oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno eseguito un provvedimento di sequestro di beni mobili ed immobili – emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo – nei confronti di Raffaele Dipalma, 60 anni, pluripregiudicato di Gravina, con precedenti penali per associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all'estorsione, al traffico di sostanze stupefacenti, omicidio e usura. Sigilli sono stati apposti a immobili siti a Bari e Turi ed a conti correnti per un valore di 20 milioni di euro.
"Quella di Gravina è un'organizzazione malavitosa di stampo mafioso, fortemente radicata sul territorio, capace non solo di resistere ai continui arresti operati dalle forze dell'ordine nel corso degli anni (si ricorderanno su tutte le operazioni antimafia "Gravina" e "Canto del cigno"), ma anche di disporre di ingenti quantitativi di denaro che vengono riciclati attraverso o società finanziarie o società edilizie costituite appositamente o attraverso l'acquisto di lussuosi beni mobili e di prestigiosi immobili. Un patrimonio che la Procura Antimafia di Bari sta continuamente "attaccando" nella convinzione che proprio la sottrazione dei beni ai clan malavitosi possa produrre i maggiori risultati sul piano della lotta anti-mafia" - si legge nel comunicato stampa della procura della Repubblica.
"Quella di Gravina è un'organizzazione malavitosa di stampo mafioso, fortemente radicata sul territorio, capace non solo di resistere ai continui arresti operati dalle forze dell'ordine nel corso degli anni (si ricorderanno su tutte le operazioni antimafia "Gravina" e "Canto del cigno"), ma anche di disporre di ingenti quantitativi di denaro che vengono riciclati attraverso o società finanziarie o società edilizie costituite appositamente o attraverso l'acquisto di lussuosi beni mobili e di prestigiosi immobili. Un patrimonio che la Procura Antimafia di Bari sta continuamente "attaccando" nella convinzione che proprio la sottrazione dei beni ai clan malavitosi possa produrre i maggiori risultati sul piano della lotta anti-mafia" - si legge nel comunicato stampa della procura della Repubblica.