Una campagna di scavi nel parco archeologico, l'ultima speranza di Archè

Finale carico di prospettive per la rassegna di archeologia

martedì 9 settembre 2014 13.45
A cura di Antonella Testini
"Abbiamo ripulito. La speranza, ora, è tornare a scavare".

Finale da buoni propositi per la terza edizione di Archè che lunedì sera ha chiuso i battenti dopo una settimana di eventi. Un'edizione sotto tono, penalizzata dalle avverse condizioni meteorologiche e segnata dalle polemiche dopo il dietro front della Fondazione Santomasi nell'organizzazione dell'intera manifestazione, che ha registrato anche assenze pesanti nel calendario degli eventi. A cominciare dai rappresentanti regionali, Angela Barbanente e Silvia Godelli, invitate a Gravina per discutere delle prospettive reali del parco archeologico. Così come sono risultati assenti il sovrintendente Luigi Larocca che per primo si era reso disponibile ad avviare una collaborazione per salvare il parco e i rappresentati del comitato Matera 2019.
Lunedì sera, è toccato ai corsisti di Sos Botromagno sintetizzare l'esperienza e spiegare quanto erbacce e spazzatura hanno nascosto per troppo tempo, oltre ad illustrare cosa la collaborazione tra i 30 corsisti e i lavoratori del servizio civico comunale ha riportato alla luce.
Una lunga carrellata di immagini tra fotografie e ricostruzioni grafiche dei ritrovamenti, sintetizzati a conclusione in un'unica grande speranza comune a tutti i partecipanti: "Tornare a scavare avviando quanto prima una nuova campagna di scavi con degli archeologi professionisti, perché tanto è stato trovato ma ancora tanto attende di essere scoperto".

Una speranza condivisa dai corsisti e anche dal pubblico che applaude entusiasta. Un progetto su cui avrebbero dovuto discutere proprio gli asseti Luigi Larocca e l'assessore Angela Barbanente per spiegare quali siano le reali possibilità di far rivivere il parco archeologico.
Risposte che ha fornito, in parte, l'assessore municipale alla cultura Laura Marchetti che nel ringraziare quanti hanno collaborato attivamente al progetto ha ricordato l'intenzione manifestata da Regione e Soprintendenza di candidare il parco ai finanziamenti dei fondi Fesr.
Speranze che dovranno essere quanto prima concretizzate in un progetto fattibile "per restituire il parco alla comunità, per tornare a scoprire e ad amare le nostre bellezze perché se perdiamo il senso della bellezza abbiamo perso l'umanesimo che deve contraddistinguere ogni comunità" conclude l'assessore che riceve emozionata un regalo dalla comunità di Poggiardo con cui Gravina ha stretto un patto di amicizia proprio durante le serate di Archè.

La serata volge al termine e tocca ai quattro superlativi musicisti del James Taylor quartet, allietare il pubblico presente al castello Svevo, una delle cornici più incantevoli che il patrimonio gravinese offre.
finale archè
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