Una città sporca e poco attenta all’igiene urbana

Il Movimento Civico Gravinese lancia l'emergenza rifiuti nel nostro territorio. Chieste le dimissioni dell'ass. Artal

lunedì 6 settembre 2010 18.11
A cura di Domingo Mastromatteo
"Non siamo ancora ad una vera e propria emergenza igienico–sanitaria, ma la situazione dei rifiuti nel territorio di Gravina si va facendo sempre più preoccupante".

E' il grido di allarme lanciato dal Movimento Civico Gravinese su una questione – quella dei rifiuti e della loro corretta raccolta e gestione – che ormai pare sempre più una problematica dalla risoluzione impossibile. L'organizzazione politica gravinese è tornata nuovamente alla carica sul fronte della denuncia, fotografando alcuni angoli della città in preda all'incuria degli addetti ai lavori e chiedendo efficaci misure di contrasto del fenomeno agli amministratori locali, oltre che chiedere le dimissioni del titolare dell'assessorato all'ambiente Vincenzo Artal.

"Sono rimaste inascoltate le numerose richieste di intervento, regolarmente protocollate, che sollecitavano il sindaco Divella, il vice sindaco Masiello e l'assessore all'ambiente Artal alla regolare evacuazione dei rifiuti solidi urbani dai cassonetti permanentemente pieni, al lavaggio ed alla disinfezione degli stessi, allo svuotamento delle campane adibite alla raccolta differenziata, alla riparazione e sostituzione dei cassonetti rotti o mal funzionanti, ad una maggiore pulizia delle vie cittadine – tuona Gianni Matera, Presidente del Movimento Civico Gravinese –. Anche le sollecitazioni avanzate dal Presidente della quinta commissione ambiente, il consigliere comunale Angelo Lapolla, in ordine alle problematiche in oggetto sono rimaste inascoltate".

Cinque sono i punti critici evidenziati dal M.C.G. legati a questa delicata questione: rifiuti di ogni genere abbandonati sui bordi delle strade di zone densamente abitate; campane della raccolta differenziata (carta, vetro, plastica, indumenti) strapiene a tal punto da rendere impossibile differenziare i rifiuti; cassonetti adibiti alla raccolta dei RSU sempre pieni in qualsiasi ora del giorno; cassonetti e campane adibiti alla raccolta dei rifiuti in gran parte rotti, mal funzionanti e maleodoranti; rifiuti nel centro storico deposti in abitazioni abbandonate e che fungono da vere e proprie discariche. "Tutto ciò considerando che – prosegue Matera –, con l'arrivo delle prossime bollette inerenti la TARSU, i cittadini gravinesi troveranno la sorpresa di un congruo aumento. E' evidente che il persistere di tale situazione potrebbe comportare un potenziale pericolo igienico-sanitario, oltre che di decoro e di cattiva immagine per la nostra città votata all'arte e al turismo".

Dopo le varie denunce il Movimento Civico Gravinese, oltre a chiedere "un immediato intervento al fine di ripristinare le normali condizioni di pulizia ed igiene che una società civile merita", ha avanzato le "dimissioni dell'assessore al ramo dott. Artal, in quanto incapace, sino ad oggi, di affrontare e gestire al meglio la problematica dei rifiuti sul nostro territorio. Tutto ciò tenuto conto che lo stesso dott. Artal è assessore all'ambiente da ben tre legislature e che il contratto con la società che si occupa della raccolta dei rifiuti risulta scaduto da circa 14 anni".

Nella nota ai mezzi di informazione il Movimento Civico Gravinese evidenzia, infine, che qualora la situazione di degrado dovesse persistere e non si dovesse procedere immediatamente all'indizione di una nuova gara di appalto, la stessa organizzazione si farebbe promotore di una class action contro i soggetti responsabili "al fine di ottenere un risarcimento dei danni per la perdita di immagine e spreco di denaro pubblico, atteso che il servizio offerto non è proporzionale a quanto i cittadini pagano".
Il degrado della citt e la scarsa tutela dei rifiuti
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