Una via per Benedetto XIII anche a Gioia del Colle
La decisione della giunta comunale
venerdì 24 marzo 2023
8.46
Una via per il papa gravinese e pugliese Benedetto XIII si va ad aggiungere a quelle già esistenti in Puglia e in altre parti d'Italia. E' toccato a Gioia del Colle, ultimamente. Il provvedimento di Giunta risale al 18 ottobre dell'anno scorso, ma solo oggi ne siamo venuti a conoscenza, tramite la comunicazione pervenutaci dal presidente dell'Associazione Internazionale Pugliesi nel mondo, Giuseppe Cuscito.
Per noi gravinesi dovrebbe essere un motivo d'orgoglio, quando veniamo a sapere che anche altre realtà territoriali, sia pure dietro spinte e sollecitazioni, abbiano raggiunto il traguardo meritevole della memoria da conservare per un personaggio che ha fatto grande la Chiesa ed il mondo durante il suo pontificato ed aver reso importanti diocesi come Manfredonia, Cesena e Benevento per i benefici elargiti, le opere realizzate e le testimonianze affidate alla storia del tempo.
Peraltro, lo stesso Comune di Gioia del Colle non poteva restare insensibile di fronte ad una richiesta di intitolazione di una via, di una piazza, di uno slargo, di un vicolo, perché nel centro murgiano vi sono testimonianze, come racconteremo nel seguito di questo scritto, che richiamano la figura del pontefice gravinese. Intanto, la prima è quella che il santo protettore di Gioia del Colle è quel San Filippo Neri di cui l'Orsini era devotissimo, avendolo eletto, prima di tutto a suo patrono speciale, per essere stato salvato dalle rovine del terremoto di Benevento del 5 giugno 1688.
Parte di una intera collezione composta da 20 tele, appartenuta alla famiglia Eramo di Gioia del Colle, da questa, successivamente, donata alla Pinacoteca comunale è la riproduzione della scena relativa al terremoto del 5 giugno 1688, avvenuto a Benevento. L'opera, è del pittore Nicola Sammarco, così come si può leggere sulla trave di legno che si trova sotto i piedi del giovane posto a sinistra del cardinale Orsini, risalente al XVIII sec.
A Gioia del Colle, in piazza Plebiscito, una piazza centralissima, cuore pulsante della città, vi è una chiesa intitolata a San Francesco, con l'annesso convento, attualmente adibito a sede della Compagnia e Stazione dei Carabinieri. Nell'anno 1727 il Convento, avendo probabilmente raggiunto o superato il numero minimo di 12 individui, ed essendosi provvisto di rendite sufficienti, fu esentato dalla sottomissione alla ordinaria giurisdizione dell'Arcivescovo di Bari, come si legge e si desume da una iscrizione posta nella scalinata del Convento al termine della prima rampa di scale che porta al primo piano.
BEN : PAPA XIII A. D. 1727 S. C. EP. ET. REG.° DECREVIT UT. CONT.us IOVIAE ORD. M. C. SIT AB OMD. IURISD. ORD. EXEMPL. D. R. 28 9 BRIS e cioè: "Essendo Papa Benedetto XIII, l'anno 1727, la Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari decretò che il Convento di Gioia, dell'Ordine dei Minori Conventuali, sia esente da qualsiasi giurisdizione ordinaria: Dato a Roma il 28 novembre".
Per noi gravinesi dovrebbe essere un motivo d'orgoglio, quando veniamo a sapere che anche altre realtà territoriali, sia pure dietro spinte e sollecitazioni, abbiano raggiunto il traguardo meritevole della memoria da conservare per un personaggio che ha fatto grande la Chiesa ed il mondo durante il suo pontificato ed aver reso importanti diocesi come Manfredonia, Cesena e Benevento per i benefici elargiti, le opere realizzate e le testimonianze affidate alla storia del tempo.
Peraltro, lo stesso Comune di Gioia del Colle non poteva restare insensibile di fronte ad una richiesta di intitolazione di una via, di una piazza, di uno slargo, di un vicolo, perché nel centro murgiano vi sono testimonianze, come racconteremo nel seguito di questo scritto, che richiamano la figura del pontefice gravinese. Intanto, la prima è quella che il santo protettore di Gioia del Colle è quel San Filippo Neri di cui l'Orsini era devotissimo, avendolo eletto, prima di tutto a suo patrono speciale, per essere stato salvato dalle rovine del terremoto di Benevento del 5 giugno 1688.
Parte di una intera collezione composta da 20 tele, appartenuta alla famiglia Eramo di Gioia del Colle, da questa, successivamente, donata alla Pinacoteca comunale è la riproduzione della scena relativa al terremoto del 5 giugno 1688, avvenuto a Benevento. L'opera, è del pittore Nicola Sammarco, così come si può leggere sulla trave di legno che si trova sotto i piedi del giovane posto a sinistra del cardinale Orsini, risalente al XVIII sec.
A Gioia del Colle, in piazza Plebiscito, una piazza centralissima, cuore pulsante della città, vi è una chiesa intitolata a San Francesco, con l'annesso convento, attualmente adibito a sede della Compagnia e Stazione dei Carabinieri. Nell'anno 1727 il Convento, avendo probabilmente raggiunto o superato il numero minimo di 12 individui, ed essendosi provvisto di rendite sufficienti, fu esentato dalla sottomissione alla ordinaria giurisdizione dell'Arcivescovo di Bari, come si legge e si desume da una iscrizione posta nella scalinata del Convento al termine della prima rampa di scale che porta al primo piano.
BEN : PAPA XIII A. D. 1727 S. C. EP. ET. REG.° DECREVIT UT. CONT.us IOVIAE ORD. M. C. SIT AB OMD. IURISD. ORD. EXEMPL. D. R. 28 9 BRIS e cioè: "Essendo Papa Benedetto XIII, l'anno 1727, la Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari decretò che il Convento di Gioia, dell'Ordine dei Minori Conventuali, sia esente da qualsiasi giurisdizione ordinaria: Dato a Roma il 28 novembre".