Urban Innovative Actions, il programma per strappare dal degrado le comunità
Presentato il progetto condiviso da Gravina, Irsina e Genzano
lunedì 23 maggio 2016
16.49
Parola d'ordine: condivisione.
E' stato presentato questa mattina il programma "Urban Innovative Actions" ai cui fondi si sono candidati i comuni di Gravina, Genzano e Irsina presentando un progetto unitario che punta ad intercettare i finanziamenti disponibili, finalizzati alla creazione di offerte di crescita e sviluppo nel campo della giustizia sociale.
Urban Innovative Actions è un programma finanziato dalla Comunità europea con l'intento di creare occasioni di inclusione sociale avendo a disposizione un budget totale di 371 milioni di euro per il periodo 2015-2020, mentre di 80 milioni di euro è la dotazione economica per finanziare il primo bando che si rivolge alle seguenti quattro sfide societarie: transizione energetica; aree urbane degradate; inclusione sociale (migranti e rifugiati); sviluppo di nuovi posti di lavoro e delle competenze all'interno dell'economia locale.
UIA cofinanzia l'80% delle attività del progetto, fornendo fino a 5 milioni di euro del fondo FESR per la realizzazione di progetti di carattere innovativo nel contesto urbano. E proprio sulle aree urbane degradate punta il progetto presentato dai tre Comuni per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro. Gravina, dopo aver portato a termine i lavori di Rigenerazione urbana in gran parte del centro storico, ha candidato ai finanziamenti il quartiere Piaggio, una ferita ancora aperta e che ora reclama cure.
"La nostra è una terra di cerniera tra due Regioni e consapevoli di questo ruolo e di quanto le comunità di Irsina e Genzano siano molto più simili a noi per tradizioni e cultura di quanto lo siano le comunità della costa – ha spiegato il sindaco gravinese Alesio Valente - abbiamo condiviso con loro un importante progetto che se andrà a buon fine permetterà non solo di strappare dal degrado pezzi importanti delle nostre città ma sarà l'avvio di una importante collaborazione tra comunità".
Dello stesso avviso anche il sindaco di Irsina, Massimo Morea che ha candidato il cuore antico di Irsina abitato da 50 famiglie di stranieri, tra inglesi, francesi, nord americani che si stanno integrando con la comunità irsinese e che hanno già avviato una importante opera di recupero del centro storico. "Ora occorre puntare sull'integrazione" ha spiegato il primo cittadino di Irsina convinto "delle possibilità di questo triangolo tra comunità con cui possiamo abbattere i limiti normativi e i confini geografici con l'obiettivo di svuotare sacche sempre più grandi di emarginazione" .
E sulla stessa lunghezza d'onda per contenuto e progetti anche Rocco Cancellara, sindaco di Genzano deciso a valorizzare tradizioni e culture al fine di creare un percorso condiviso tra Comuni anche ai fini turistici.
Se il progetto andrà a buon fine e l'Unione Europea deciderà di finanziare il progetto curato per conto dei comuni dalla società "Sts Saladino" si saprà entro fine ottobre.
"Se le cose non dovessero andare come speriamo – hanno concluso i tre amministratori – presenteremo il progetto ad altre fonti di finanziamento poiché siamo decisi a restituire alle nostre comunità la dignità e la centralità che meritano".
E' stato presentato questa mattina il programma "Urban Innovative Actions" ai cui fondi si sono candidati i comuni di Gravina, Genzano e Irsina presentando un progetto unitario che punta ad intercettare i finanziamenti disponibili, finalizzati alla creazione di offerte di crescita e sviluppo nel campo della giustizia sociale.
Urban Innovative Actions è un programma finanziato dalla Comunità europea con l'intento di creare occasioni di inclusione sociale avendo a disposizione un budget totale di 371 milioni di euro per il periodo 2015-2020, mentre di 80 milioni di euro è la dotazione economica per finanziare il primo bando che si rivolge alle seguenti quattro sfide societarie: transizione energetica; aree urbane degradate; inclusione sociale (migranti e rifugiati); sviluppo di nuovi posti di lavoro e delle competenze all'interno dell'economia locale.
UIA cofinanzia l'80% delle attività del progetto, fornendo fino a 5 milioni di euro del fondo FESR per la realizzazione di progetti di carattere innovativo nel contesto urbano. E proprio sulle aree urbane degradate punta il progetto presentato dai tre Comuni per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro. Gravina, dopo aver portato a termine i lavori di Rigenerazione urbana in gran parte del centro storico, ha candidato ai finanziamenti il quartiere Piaggio, una ferita ancora aperta e che ora reclama cure.
"La nostra è una terra di cerniera tra due Regioni e consapevoli di questo ruolo e di quanto le comunità di Irsina e Genzano siano molto più simili a noi per tradizioni e cultura di quanto lo siano le comunità della costa – ha spiegato il sindaco gravinese Alesio Valente - abbiamo condiviso con loro un importante progetto che se andrà a buon fine permetterà non solo di strappare dal degrado pezzi importanti delle nostre città ma sarà l'avvio di una importante collaborazione tra comunità".
Dello stesso avviso anche il sindaco di Irsina, Massimo Morea che ha candidato il cuore antico di Irsina abitato da 50 famiglie di stranieri, tra inglesi, francesi, nord americani che si stanno integrando con la comunità irsinese e che hanno già avviato una importante opera di recupero del centro storico. "Ora occorre puntare sull'integrazione" ha spiegato il primo cittadino di Irsina convinto "delle possibilità di questo triangolo tra comunità con cui possiamo abbattere i limiti normativi e i confini geografici con l'obiettivo di svuotare sacche sempre più grandi di emarginazione" .
E sulla stessa lunghezza d'onda per contenuto e progetti anche Rocco Cancellara, sindaco di Genzano deciso a valorizzare tradizioni e culture al fine di creare un percorso condiviso tra Comuni anche ai fini turistici.
Se il progetto andrà a buon fine e l'Unione Europea deciderà di finanziare il progetto curato per conto dei comuni dalla società "Sts Saladino" si saprà entro fine ottobre.
"Se le cose non dovessero andare come speriamo – hanno concluso i tre amministratori – presenteremo il progetto ad altre fonti di finanziamento poiché siamo decisi a restituire alle nostre comunità la dignità e la centralità che meritano".