Valente mette la crisi nel congelatore

Il sindaco ottiene il passo indietro di Fli. Rimpasto e nomine di sottogoverno bloccati fino a febbraio.

sabato 19 gennaio 2013 16.10
A cura di Gianpaolo Iacobini
Il 7 febbraio, al più tardi il giorno dopo, tornerà a riunirsi il consiglio comunale. Soltanto in seguito si prenderanno ufficialmente le decisioni che contano. Due su tutte: se e come rimodellare, eventualmente, la giunta; a chi affidare gli incarichi di rappresentanza in enti e fondazioni.

La decisione è stata ratificata al tavolo di maggioranza venerdì sera. Tutto secondo le previsioni: Fli s'è presentata all'incontro pronta a raccogliere l'appello al senso di responsabilità ed ha sostanzialmente affidato al primo cittadino ogni decisione in merito al futuro dell'assessore Lorenzo Carbone: deleghe e mandato, hanno fatto sapere i futuristi, sono a disposizione della coalizione. Valente, dal canto suo, ha ribadito quanto già prospettato ai finiani nel corso degli incontri dei giorni prima: per il momento si va comunque avanti così, ma pure in caso di dimissioni pilotate dell'assessore, le sue deleghe non saranno assegnate ad altri. Ugualmente, non si procederà all'affidamento di incarichi di sottogoverno. Tutto in freezer fino al prossimo consiglio comunale. Poi si vedrà.

Intanto, il confronto interno alla maggioranza continua. Lunedì prossimo ennesimo vertice, stavolta anche alla presenza dell'Udc, assente venerdì sera. "Abbiamo chiesto un rinvio ai nostri alleati", spiega il centrista Stefano Valente, "perchè avevamo la necessità di un passaggio interno al partito. Siamo impegnati a verificare la possibilità di riprendere il dialogo con il "Centro Democratico" e chiudere quella che, più che una crisi, pare una mancanza di coordinamento". E loro, i tabacciani? Sebbene forti di quattro consiglieri e del presidente del consiglio comunale, sembrano spaesati. Disorientamento tattico o reale emarginazione? "Il mio gruppo continua a non sapere niente di quel che accade in maggioranza, se non da voci di corridoio", sostiene il portavoce Antonello Galtieri: "Non ci fosse Gravinalife, non sapremmo nulla".