Valente pensa al bilancio e apre al Gruppo misto
E spunta l’ipotesi azzeramento
martedì 1 luglio 2014
9.33
Quando mancano oramai pochi giorni all' approvazione in giunta del bilancio di previsione 2014 Alesio Valente, sindaco da due anni tra crisi politiche reali e solo annunciate, procede con i piedi di piombo consapevole che una parola azzardata potrebbe essere mal interpretata e il rischio di far saltare il banco è più che mai elevato. Sono lontani i tempi in cui il sindaco dettava tempi e azioni di governo. Lontani i tempi in cui incalzava la maggioranza: "o si tira tutti il carro o si va a casa". Dimenticati i giorni in cui minacciava di salire sul palco "per fare nome e cognome di coloro che vivono la politica come interesse personale e dimenticano il bene della comunità"
Oggi Valente risponde cauto al trio he compone il Gruppo Misto, senza porre condizioni ma invitandoli ad aspettare.
"Adesso la priorità è il bilancio di previsione che ci accingiamo ad approvare in giunta per poi andare in Consiglio comunale, per cui chiedo ai consiglieri di maggioranza di non farsi distrarre da questioni squisitamente politiche ma di concentrarsi sul bilancio. Insomma è il documento fondamentale per la nostra amministrazione dobbiamo discutere di opere pubbliche, del nuovo sistema di tassazione, del recupero di piazza Pellicciari e dobbiamo continuare a sistemare le strade. In questo momento occorre dare priorità allo strumento finanziario più importante per la vita di un'amministrazione perché dobbiamo dare priorità alla città".
E poi?
"Approvato il bilancio – promette il primo cittadino - il giorno dopo potremmo ricominciare a discutere. Ascolterò i consiglieri del Gruppo misto e valuterò le loro proposte".
Proposte che i tre, Vito Mazzarella, Giacinto Lupoli e Michele Tedesco, non hanno mai tenuto nascoste e, da ultimo, sono state sintetizzate in una richiesta di azzeramento della giunta. A detta dei tre, la squadra di governo avrebbe tradito tanto le aspettative dei singoli consiglieri, quanto il cronoprogramma stilato di recente e sottoscritto dall'intera maggioranza, per ridare nuova linfa all'amministrazione.
Il sindaco, però, non ci sta e difende i suoi assessori: "A dire il vero, Mazzarella e Tedesco, pur dichiarandosi interni alla maggioranza, non hanno mai sottoscritto il documento perché già da tempo erano critici verso la nostra azione di governo. Certo gli assessori potrebbero fare molto di più ma ora chiedo un ulteriore atto di fiducia nei confronti di questa amministrazione".
E poi?
"Poi discuteremo. Magari già dal giorno dopo visto che non mi sono mai sottratto al confronto con nessuno".
Un discussione che non potrà prescindere dalla recente richiesta di una nuova, ennesima, revisione della giunta municipale. "Per ora – chiude Valente -non mi sento di escludere alcuna possibilità".
Intanto, pochi giorni fa, il primo cittadino è tornato a strigliare pubblicamente i dipendenti comunali per ricordargli "che la pausa caffè non è un vostro diritto".
"Chissà – scriveva il sindaco sulla sua pagina facebook - se un giorno i dipendenti comunali capiranno che sono fortunati ad avere un posto di lavoro fisso e non degli svantaggiati soprattutto nel periodo storico nel quale viviamo, che è un onore servire i cittadini e non un semplice lavoro. Che non sono i proprietari degli uffici ma delle persone disponibili a cambiare incarico a seconda delle esigenze della città. Che non fanno favori ma garantiscono diritti. Forse anche la burocrazia ha le proprie responsabilità. Vi dovete dar na mossa" chiudeva con tanto di esclamazione prima di raddrizzare parzialmente il tiro.
"Innanzitutto non faccio di tutta l'erba un fascio ma è ovvio che c'è tanto da fare e che per garantire il funzionamento della macchina amministrativa è importante che anche i dipendenti facciano di più".
Oggi Valente risponde cauto al trio he compone il Gruppo Misto, senza porre condizioni ma invitandoli ad aspettare.
"Adesso la priorità è il bilancio di previsione che ci accingiamo ad approvare in giunta per poi andare in Consiglio comunale, per cui chiedo ai consiglieri di maggioranza di non farsi distrarre da questioni squisitamente politiche ma di concentrarsi sul bilancio. Insomma è il documento fondamentale per la nostra amministrazione dobbiamo discutere di opere pubbliche, del nuovo sistema di tassazione, del recupero di piazza Pellicciari e dobbiamo continuare a sistemare le strade. In questo momento occorre dare priorità allo strumento finanziario più importante per la vita di un'amministrazione perché dobbiamo dare priorità alla città".
E poi?
"Approvato il bilancio – promette il primo cittadino - il giorno dopo potremmo ricominciare a discutere. Ascolterò i consiglieri del Gruppo misto e valuterò le loro proposte".
Proposte che i tre, Vito Mazzarella, Giacinto Lupoli e Michele Tedesco, non hanno mai tenuto nascoste e, da ultimo, sono state sintetizzate in una richiesta di azzeramento della giunta. A detta dei tre, la squadra di governo avrebbe tradito tanto le aspettative dei singoli consiglieri, quanto il cronoprogramma stilato di recente e sottoscritto dall'intera maggioranza, per ridare nuova linfa all'amministrazione.
Il sindaco, però, non ci sta e difende i suoi assessori: "A dire il vero, Mazzarella e Tedesco, pur dichiarandosi interni alla maggioranza, non hanno mai sottoscritto il documento perché già da tempo erano critici verso la nostra azione di governo. Certo gli assessori potrebbero fare molto di più ma ora chiedo un ulteriore atto di fiducia nei confronti di questa amministrazione".
E poi?
"Poi discuteremo. Magari già dal giorno dopo visto che non mi sono mai sottratto al confronto con nessuno".
Un discussione che non potrà prescindere dalla recente richiesta di una nuova, ennesima, revisione della giunta municipale. "Per ora – chiude Valente -non mi sento di escludere alcuna possibilità".
Intanto, pochi giorni fa, il primo cittadino è tornato a strigliare pubblicamente i dipendenti comunali per ricordargli "che la pausa caffè non è un vostro diritto".
"Chissà – scriveva il sindaco sulla sua pagina facebook - se un giorno i dipendenti comunali capiranno che sono fortunati ad avere un posto di lavoro fisso e non degli svantaggiati soprattutto nel periodo storico nel quale viviamo, che è un onore servire i cittadini e non un semplice lavoro. Che non sono i proprietari degli uffici ma delle persone disponibili a cambiare incarico a seconda delle esigenze della città. Che non fanno favori ma garantiscono diritti. Forse anche la burocrazia ha le proprie responsabilità. Vi dovete dar na mossa" chiudeva con tanto di esclamazione prima di raddrizzare parzialmente il tiro.
"Innanzitutto non faccio di tutta l'erba un fascio ma è ovvio che c'è tanto da fare e che per garantire il funzionamento della macchina amministrativa è importante che anche i dipendenti facciano di più".