Valente: "Resto in campo per nuovo progetto politico"
Parla l'ex sindaco dopo la fine anticipata del mandato: accuse e prospettive
lunedì 24 gennaio 2022
Il "popolo" di Valente chiamato a raccolta presso il cinema Sidion. Un incontro con la città voluto dall'ex sindaco per spiegare le ragioni del suo "defenestramento" prematuro, a solo 4 mesi dalla fine della legislatura, ma anche per lanciare le basi per un percorso condiviso con le forze politiche della città che lo hanno sostenuto in questi anni di governo.
E' un fiume in piena Alesio Valente che dal palco del cinema, francamente non gremito in ogni ordine di posti, ha tuonato contro chi ha deciso la fine prematura della sua amministrazione e ribadito la volontà di dare seguito alle attività dell'uscente amministrazione. Si è tolto più di un sassolino dalla scarpa il primo cittadino, che ha affondato il colpo contro i consiglieri di maggioranza che con le loro dimissioni hanno determinato la chiusura anticipata della sua esperienza amministrativa, individuando una regia occulta dietro questo gesto definito da Valente "una congiura", senza però mai nominare esplicitamente quello che ritiene essere stato il mandante di questo "complotto".
La manifestazione era iniziata con l'attore Giorgio Zuccaro che aveva dato lettura di diversi messaggi di ringraziamento e sostegno al sindaco, con l'invito a non mollare da parte di alcuni cittadini. Poi ha preso la parola Valente che ha esplicitato le ragioni di questo incontro, voluto per "spiegare ciò che è successo".
L'ex primo cittadino ha ripercorso gli anni a capo del governo municipale, rivendicando le iniziative realizzate per la città, pur ammettendo che il secondo mandato "è stato sempre travagliato" e chiedendosi come mai, se tutte le lagnanze espresse in questi giorni dagli artefici della caduta dell'amministrazione fossero già presenti da lungo tempo, si è deciso di porre fine al governo della città solo ora. "Ci sono voluti 9 anni e 8 mesi per accorgervene?" -ha detto Valente rivolgendosi ai cinque "dissidenti" che "invece di scegliere la strada della democrazia hanno scelto la strada del complotto" - ha ribadito.
La verità – ha detto Valente dal palco- è che la decisione arriva da un regista che ha deciso di indebolire gli attuali amministratori "solo per ego personale". Così come personali e non politici sono stati gli attacchi che il sindaco uscente lamenta, sintomo di una povertà di proposta politica e programmatica da parte dei suoi avversari.
Poi rivolto alla platea, Valente ha rilanciato e difeso la propria azione amministrativa, lanciando uno sguardo al futuro. "Adesso è il momento di voltar pagina e guardare al futuro, ripartendo da quanto di buono è stato fatto, lavorando insieme alle forze politiche e alle persone che condividono questo nuovo progetto" -ha affermato Valente, annunciando la sua volontà di continuare ad essere "in campo per servire il nuovo progetto politico, a prescindere dal ruolo". In conclusione l'appello lanciato dall'ex primo cittadino, che ha "chiamato alle armi i patrioti" (citando una canzone di Battiato), chiedendo il loro impegno per far risplendere la città di Gravina.
E' un fiume in piena Alesio Valente che dal palco del cinema, francamente non gremito in ogni ordine di posti, ha tuonato contro chi ha deciso la fine prematura della sua amministrazione e ribadito la volontà di dare seguito alle attività dell'uscente amministrazione. Si è tolto più di un sassolino dalla scarpa il primo cittadino, che ha affondato il colpo contro i consiglieri di maggioranza che con le loro dimissioni hanno determinato la chiusura anticipata della sua esperienza amministrativa, individuando una regia occulta dietro questo gesto definito da Valente "una congiura", senza però mai nominare esplicitamente quello che ritiene essere stato il mandante di questo "complotto".
La manifestazione era iniziata con l'attore Giorgio Zuccaro che aveva dato lettura di diversi messaggi di ringraziamento e sostegno al sindaco, con l'invito a non mollare da parte di alcuni cittadini. Poi ha preso la parola Valente che ha esplicitato le ragioni di questo incontro, voluto per "spiegare ciò che è successo".
L'ex primo cittadino ha ripercorso gli anni a capo del governo municipale, rivendicando le iniziative realizzate per la città, pur ammettendo che il secondo mandato "è stato sempre travagliato" e chiedendosi come mai, se tutte le lagnanze espresse in questi giorni dagli artefici della caduta dell'amministrazione fossero già presenti da lungo tempo, si è deciso di porre fine al governo della città solo ora. "Ci sono voluti 9 anni e 8 mesi per accorgervene?" -ha detto Valente rivolgendosi ai cinque "dissidenti" che "invece di scegliere la strada della democrazia hanno scelto la strada del complotto" - ha ribadito.
La verità – ha detto Valente dal palco- è che la decisione arriva da un regista che ha deciso di indebolire gli attuali amministratori "solo per ego personale". Così come personali e non politici sono stati gli attacchi che il sindaco uscente lamenta, sintomo di una povertà di proposta politica e programmatica da parte dei suoi avversari.
Poi rivolto alla platea, Valente ha rilanciato e difeso la propria azione amministrativa, lanciando uno sguardo al futuro. "Adesso è il momento di voltar pagina e guardare al futuro, ripartendo da quanto di buono è stato fatto, lavorando insieme alle forze politiche e alle persone che condividono questo nuovo progetto" -ha affermato Valente, annunciando la sua volontà di continuare ad essere "in campo per servire il nuovo progetto politico, a prescindere dal ruolo". In conclusione l'appello lanciato dall'ex primo cittadino, che ha "chiamato alle armi i patrioti" (citando una canzone di Battiato), chiedendo il loro impegno per far risplendere la città di Gravina.