Valente richiama la maggioranza al senso di responsabilità
Ma Dipalma attacca: "Se hanno i numeri vadano avanti". Stasera il consiglio della verità.
giovedì 29 novembre 2012
12.15
A poche ore dal rinvio del consiglio comunale per mancanza del numero legale, la discussione politica, come oramai d'abitudine, si sposta sull'agorà internauta di facebook.
E' notte fonda e il sindaco Alesio Valente dalla sua bacheca personale striglia i suoi richiamandoli al senso di responsabilità: "La città non può attendere. Domani approveremo l'assestamento di bilancio in Consiglio. Il senso di responsabilità di una classe politica seria dovrà venir fuori".
E' ancora notte, ed evidentemente non solo per il sindaco la nottata è tormentata. "La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; se tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione. D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste", gli risponde per le rime il consigliere Pino Dipalma, dei "Democratici e riformisti". Uno degli assenti al consiglio comunale del 28 novembre.
Sorge il sole e inizia una giornata decisiva per l'amministrazione comunale. In mattinata, i cellulari degli altri assenti tra le fila della maggioranza squillano invano. Ariani e Santomasi lasciano che a rispondere per loro sia una vocina gentile: "Numero occupato". Coi cronisti, evidentemente, non vogliono parlare. Giuseppe Mazzilli, invece, risponde, precisando di essere "molto impegnato". Ma il tempo per una battuta c'è: "La mia assenza è stata dovuta a motivi personali".
Nessun problema politico dietro le assenze del giorno prima? A squarciare il velo della ragion di stato, proprio Dipalma. Che trova tempo per rispondere alle domande e per confermare sostanzialmente quanto scritto la notte precedente al domicilio informatico del primo cittadino: "La responsabilità presuppone libertà di poter decidere, di essere messi nelle condizioni di decidere liberamente". Dipalma parla, spiega e ribadisce: "Stiamo ancora aspettando la convocazione di un tavolo politico con i gruppi consiliari e le segreterie dei partiti, per definire il percorso politico da intraprendere". Insomma l'assenza del numero legale in consiglio, che ha fatto saltare il banco per l'approvazione del riequilibrio di bilancio sarebbe legata a problemi politici tra il resto della maggioranza e "un gruppo formato da 5 consiglieri che chiedono semplicemente maggiore condivisione nelle scelte". "Vogliamo sapere quale è il percorso che questa amministrazione intende fare – continua Dipalma- se poi hanno i numeri per andare avanti, allora che lo facciano pure".
Affermazioni pesanti, che richiedono un chiarimento: "Consigliere, è a rischio il vostro sostegno a questa amministrazione?". Dipalma risponde con un'altra domanda: "Lei cosa farebbe al posto nostro, se nessuno fosse disposto ad ascoltare la sua opinione, nella convinzione di poter andare avanti da solo?" Dunque niente consiglio comunale neanche stasera? "Adesso sono impegnato. Devo andare". Una voce isolata, quella di Dipalma? Non proprio. Anche il quinto dei consiglieri assenti, Giovanni Depascale, egli pure in forza ai "Democratici e riformisti, giustifica il suo banco vuoto con l'esistenza di "frizioni politiche gravi".
Frizioni che saranno spiegate in un documento che i consiglieri si impegnano a diffondere nelle prossime ore, sebbene non si capisce ancora da quali e soprattutto da quanti consiglieri sarà sottoscritto. Al momento, infatti, tra le fila della maggioranza c'è ancora molta confusione e anche i dissidenti fanno fatica a riconoscersi se è vero che comunque, come precisa lo stesso Depascale, l'assenza simultanea dei cinque consiglieri mercoledì sera "è stata solo una casualità".
E' notte fonda e il sindaco Alesio Valente dalla sua bacheca personale striglia i suoi richiamandoli al senso di responsabilità: "La città non può attendere. Domani approveremo l'assestamento di bilancio in Consiglio. Il senso di responsabilità di una classe politica seria dovrà venir fuori".
E' ancora notte, ed evidentemente non solo per il sindaco la nottata è tormentata. "La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; se tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione. D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste", gli risponde per le rime il consigliere Pino Dipalma, dei "Democratici e riformisti". Uno degli assenti al consiglio comunale del 28 novembre.
Sorge il sole e inizia una giornata decisiva per l'amministrazione comunale. In mattinata, i cellulari degli altri assenti tra le fila della maggioranza squillano invano. Ariani e Santomasi lasciano che a rispondere per loro sia una vocina gentile: "Numero occupato". Coi cronisti, evidentemente, non vogliono parlare. Giuseppe Mazzilli, invece, risponde, precisando di essere "molto impegnato". Ma il tempo per una battuta c'è: "La mia assenza è stata dovuta a motivi personali".
Nessun problema politico dietro le assenze del giorno prima? A squarciare il velo della ragion di stato, proprio Dipalma. Che trova tempo per rispondere alle domande e per confermare sostanzialmente quanto scritto la notte precedente al domicilio informatico del primo cittadino: "La responsabilità presuppone libertà di poter decidere, di essere messi nelle condizioni di decidere liberamente". Dipalma parla, spiega e ribadisce: "Stiamo ancora aspettando la convocazione di un tavolo politico con i gruppi consiliari e le segreterie dei partiti, per definire il percorso politico da intraprendere". Insomma l'assenza del numero legale in consiglio, che ha fatto saltare il banco per l'approvazione del riequilibrio di bilancio sarebbe legata a problemi politici tra il resto della maggioranza e "un gruppo formato da 5 consiglieri che chiedono semplicemente maggiore condivisione nelle scelte". "Vogliamo sapere quale è il percorso che questa amministrazione intende fare – continua Dipalma- se poi hanno i numeri per andare avanti, allora che lo facciano pure".
Affermazioni pesanti, che richiedono un chiarimento: "Consigliere, è a rischio il vostro sostegno a questa amministrazione?". Dipalma risponde con un'altra domanda: "Lei cosa farebbe al posto nostro, se nessuno fosse disposto ad ascoltare la sua opinione, nella convinzione di poter andare avanti da solo?" Dunque niente consiglio comunale neanche stasera? "Adesso sono impegnato. Devo andare". Una voce isolata, quella di Dipalma? Non proprio. Anche il quinto dei consiglieri assenti, Giovanni Depascale, egli pure in forza ai "Democratici e riformisti, giustifica il suo banco vuoto con l'esistenza di "frizioni politiche gravi".
Frizioni che saranno spiegate in un documento che i consiglieri si impegnano a diffondere nelle prossime ore, sebbene non si capisce ancora da quali e soprattutto da quanti consiglieri sarà sottoscritto. Al momento, infatti, tra le fila della maggioranza c'è ancora molta confusione e anche i dissidenti fanno fatica a riconoscersi se è vero che comunque, come precisa lo stesso Depascale, l'assenza simultanea dei cinque consiglieri mercoledì sera "è stata solo una casualità".