Valente scivola ancora sulle quote rosa
Stop ai lavori di giunta
sabato 5 ottobre 2019
"Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico".
E in una giunta composta solitamente da otto assessori almeno tre dovrebbero essere di sesso femminile.
Nella realtà dei fatti, al Municipio gravinese, a difender le quote rosa tra i banchi della giunta al momento ci sono Claudia Stimola e la vice sindaca Maria Matera. Manca il terzo tassello e la quota spettante agli arrabbiati consiglieri di Gravina on oramai da sei mesi fuori dalla maggioranza.
Al rientro dalla pausa estiva e con la ripresa dei lavori, a palazzo di città la situazione politica non è cambiata.
"Al momento il tassello libero è quello femminile e a noi non interessa" sentenzia il segretario di Gravina on Giuseppe Loglisci prima di addrizzare il tiro: "Qui non è una questione di genere né di colori. La verità è che per rientrare in maggioranza dovremmo definire seriamente criteri e regole da rispettare".
Loglisci ammette un avvicinamento tra il gruppo di Gravina on, che intanto si è allargato ufficialmente al consigliere Michele Tedesco, e la maggioranza: da entrambe le parti abbiamo fatto dei passi in avanti a cominciare dalle discussioni politiche che finalmente si svolgono nelle riunioni di maggioranza e non nelle riunioni private ma la verità è che in una amministrazione andrebbero definiti e rispettati i ruoli, i criteri con cui si fanno determinate nomine e si affidano determinati incarichi e soprattutto le regole da rispettare per governare seriamente una città".
Rapporti più sereni dunque ma l'accordo è ancora lontano.
"Chiediamo regole chiare e soprattutto un assessorato che ristetti il peso politico del gruppo Gravina on che seppure ridimensionato oggi conta comunque tre consiglieri" conclude Loglisci.
Intanto nelle stanze del palazzo serpeggiano malumori e difficoltà rese ancora più evidenti dagli ultimi pochi provvedimenti di giunta volti solo a definire atti di indirizzo per manifestazioni culturali e turistiche.
Le solite rane dalla bocca larga sentenziano: "Giunta illegittima. Se manca il rispetto delle quote rosa la norma stabilisce che i provvedimenti potrebbero essere tutti annullabili".
Ma la norma, si sa, vive di interpretazione. E questo Valente lo sa.
E in una giunta composta solitamente da otto assessori almeno tre dovrebbero essere di sesso femminile.
Nella realtà dei fatti, al Municipio gravinese, a difender le quote rosa tra i banchi della giunta al momento ci sono Claudia Stimola e la vice sindaca Maria Matera. Manca il terzo tassello e la quota spettante agli arrabbiati consiglieri di Gravina on oramai da sei mesi fuori dalla maggioranza.
Al rientro dalla pausa estiva e con la ripresa dei lavori, a palazzo di città la situazione politica non è cambiata.
"Al momento il tassello libero è quello femminile e a noi non interessa" sentenzia il segretario di Gravina on Giuseppe Loglisci prima di addrizzare il tiro: "Qui non è una questione di genere né di colori. La verità è che per rientrare in maggioranza dovremmo definire seriamente criteri e regole da rispettare".
Loglisci ammette un avvicinamento tra il gruppo di Gravina on, che intanto si è allargato ufficialmente al consigliere Michele Tedesco, e la maggioranza: da entrambe le parti abbiamo fatto dei passi in avanti a cominciare dalle discussioni politiche che finalmente si svolgono nelle riunioni di maggioranza e non nelle riunioni private ma la verità è che in una amministrazione andrebbero definiti e rispettati i ruoli, i criteri con cui si fanno determinate nomine e si affidano determinati incarichi e soprattutto le regole da rispettare per governare seriamente una città".
Rapporti più sereni dunque ma l'accordo è ancora lontano.
"Chiediamo regole chiare e soprattutto un assessorato che ristetti il peso politico del gruppo Gravina on che seppure ridimensionato oggi conta comunque tre consiglieri" conclude Loglisci.
Intanto nelle stanze del palazzo serpeggiano malumori e difficoltà rese ancora più evidenti dagli ultimi pochi provvedimenti di giunta volti solo a definire atti di indirizzo per manifestazioni culturali e turistiche.
Le solite rane dalla bocca larga sentenziano: "Giunta illegittima. Se manca il rispetto delle quote rosa la norma stabilisce che i provvedimenti potrebbero essere tutti annullabili".
Ma la norma, si sa, vive di interpretazione. E questo Valente lo sa.