Valorizzare la Cola cola e riscoprire le nostre tradizioni
La giunta comunale a sostegno del progetto Murgia Lab
lunedì 11 aprile 2016
12.04
Valorizzare la cola cola e farne uno strumento di marketing territoriale ricordando e celebrando la "tradizione agricolo- pastorale il fischietto in terracotta, dai colori sgargianti del giallo, verde, blu e rosso, dal suono bitonale, a forma di volatile ricorda la gazza, abituale frequentatrice dei boschi gravinesi che incarnava una funzione propiziatrice di prosperità, buon auspicio e di rinascita della terra in primavera, capace anche di allontanare le forze negative del male".
Storie di leggende, di suggestioni, di racconti tramandati di generazione in generazione e arrivati sino a noi grazie all'instancabile opera dei fratelli Loglisci che hanno tenuto in vita na delle pochissime botteghe artigiane presenti a Gravina.
Storie che oggi la cooperativa Murgia Lab guidata da Michele Capone ha deciso di recuperare con un progetto di valorizzazione della Cola Cola, consistente in una serie di eventi tra cui: mostra di Cola Cola provenienti da diverse collezioni private, allestimento di postazioni di produzione e pittura delle Cola Cola, allestimento di una esposizione di poster, quadri, foto ed attrezzature per la produzione della Cola Cola, presso la sede della cooperativa oltre a laboratori per la produzione della Cola Cola, per evitare che questa antica arte cada nei dimenticatoio.
Finalità che la giunta comunale ha condiviso concedendo anche un contributo economico a favore di Murgia Lab pari a 1.800,00 euro, IVA inclusa.
E proprio in questi giorni le iniziative hanno preso il via presso l'istituto scolastico Don Saverio Valerio dove gli alunni hanno potuto conoscere la storia della Cola Cola e le diverse tipologie di argilla gravinese oltre a conoscere i segreti della lavorazione, dalla cottura dell'argilla alla sua colorazione.
Durante l'incontro al quale hanno preso parte anche gli assessori comunali Michele Naglieri e Sergio Varvara, il rappresentante della cooperativa Murgia lab, Michele Capone ha spiegato: "Da sempre ho creduto in questo simbolo della nostra città, come uno straordinario strumento di marketing territoriale. La Cola Cola ha impreziosito da sempre cestini di prodotti agroalimentari e pacchi dono portati in giro per il mondo dagli imprenditori, dalle istituzioni, dalle associazioni, dagli esponenti del folclore gravinese ma anche da privati cittadini orgogliosi di avere un simbolo cosi bello. Per questo abbiamo costituito un soggetto giuridico, iscritto alla Camera di Commercio, autorizzato a fatturare in Italia e all'estero anche questi manufatti. Lo abbiamo fatto in collaborazione con alcuni disabili che nell'arte esprimono se stessi attribuendo un valore speciale ai manufatti".
"Sarebbe auspicabile la cooperazione tra tutti gli artigiani che operano in questo settore affinchè si migliori l'immagine dei nostri prodotti e con essi la stessa immagine della città" ha concluso Capone sperando di sentire presto "il suono antico della Cola Cola tra le vie del centro storico grazie ai turisti".
Storie di leggende, di suggestioni, di racconti tramandati di generazione in generazione e arrivati sino a noi grazie all'instancabile opera dei fratelli Loglisci che hanno tenuto in vita na delle pochissime botteghe artigiane presenti a Gravina.
Storie che oggi la cooperativa Murgia Lab guidata da Michele Capone ha deciso di recuperare con un progetto di valorizzazione della Cola Cola, consistente in una serie di eventi tra cui: mostra di Cola Cola provenienti da diverse collezioni private, allestimento di postazioni di produzione e pittura delle Cola Cola, allestimento di una esposizione di poster, quadri, foto ed attrezzature per la produzione della Cola Cola, presso la sede della cooperativa oltre a laboratori per la produzione della Cola Cola, per evitare che questa antica arte cada nei dimenticatoio.
Finalità che la giunta comunale ha condiviso concedendo anche un contributo economico a favore di Murgia Lab pari a 1.800,00 euro, IVA inclusa.
E proprio in questi giorni le iniziative hanno preso il via presso l'istituto scolastico Don Saverio Valerio dove gli alunni hanno potuto conoscere la storia della Cola Cola e le diverse tipologie di argilla gravinese oltre a conoscere i segreti della lavorazione, dalla cottura dell'argilla alla sua colorazione.
Durante l'incontro al quale hanno preso parte anche gli assessori comunali Michele Naglieri e Sergio Varvara, il rappresentante della cooperativa Murgia lab, Michele Capone ha spiegato: "Da sempre ho creduto in questo simbolo della nostra città, come uno straordinario strumento di marketing territoriale. La Cola Cola ha impreziosito da sempre cestini di prodotti agroalimentari e pacchi dono portati in giro per il mondo dagli imprenditori, dalle istituzioni, dalle associazioni, dagli esponenti del folclore gravinese ma anche da privati cittadini orgogliosi di avere un simbolo cosi bello. Per questo abbiamo costituito un soggetto giuridico, iscritto alla Camera di Commercio, autorizzato a fatturare in Italia e all'estero anche questi manufatti. Lo abbiamo fatto in collaborazione con alcuni disabili che nell'arte esprimono se stessi attribuendo un valore speciale ai manufatti".
"Sarebbe auspicabile la cooperazione tra tutti gli artigiani che operano in questo settore affinchè si migliori l'immagine dei nostri prodotti e con essi la stessa immagine della città" ha concluso Capone sperando di sentire presto "il suono antico della Cola Cola tra le vie del centro storico grazie ai turisti".