Vendola: “I compensi degli eletti devoluti per il sociale”
Il Pd: “Offerte da supermercato”. Il centrodestra non si schiera: libertà di voto al ballottaggio
venerdì 18 maggio 2012
11.26
Le ultime, febbrili giornate di campagna elettorale in vista del ballottaggio del 20 e 21 maggio vedono accendersi sempre più lo scontro tra la coalizione di Alesio Valente e quella di Rino Vendola, impegnate in un rimpallo di promesse e accuse reciproche, mentre le due compagini politiche "minori", a bocce ferme, tirano le somme o rettificano le proprie posizioni.
Il centrodestra, uscito pesantemente ridimensionato dalla competizione elettorale e che quasi certamente non avrà rappresentanti nel prossimo consiglio comunale, in un comunicato prende atto del messaggio giunto dall'elettorato moderato e si ripropone di "iniziare da subito un percorso di ricostruzione dell'area moderata", pur restando convinto che gli strascichi della caduta dell'amministrazione Divella non siano dipesi solo dal Pdl, e puntando il dito contro "gli uomini che hanno fatto parte delle ultime tre amministrazioni comunali", presenti nelle due coalizioni giunte al ballottaggio. Ragione per cui Pdl e Gravina Sviluppo dichiarano di non appoggiare ufficialmente né Valente né Vendola, lasciando libertà di voto ai propri elettori, e pronosticando vita breve alla prossima amministrazione, data "l'eterogeneità politica delle coalizioni" e "l'inaffidabilità di certi uomini".
Sul fronte dei contendenti per la vittoria, dopo aver lanciato proposte di abolizione o riduzione dell'Imu e della tassa sullo smaltimento dei rifiuti, i partiti che sostengono Vendola dichiarano che in caso di vittoria tutti gli eletti, comprese le cariche di governo, rinunceranno ai propri compensi. Una scelta destinata a non passare inosservata, visto che viene annunciata in un momento di forte distacco dei cittadini dalla politica e di crisi economica, e finalizzata secondo il comunicato della coalizione a finanziare l'assistenza sociale, in un contesto che vede le casse comunali non certo piene. Non si fa attendere la replica del Pd, in un botta e risposta fatto a colpi di volantini satirici e scontri sul web: sulle bacheche dei social network del partito di Valente è tutto un ironizzare sulla estemporaneità della proposta, paragonata alle "offerte da supermercato".
Nel frattempo sembra che sia stato fatto un passo indietro rispetto a un'esplicita chiamata in causa dell'associazione ALBA in merito alla decisione della prof.ssa Marchetti di esprimere una dichiarazione di voto al ballottaggio. In un comunicato infatti l'associazione pone fine alle polemiche, dichiara di non aver partecipato "alla pseudo-guerra civile nostrana che si sta consumando a Gravina a scapito della Città" e si propone di "dare vita ad una nuova forma di agire politico" al fine di "superare l'attuale proliferazione di 'nuovi' soggetti politici utili ad organizzare in modo personalistico il consenso elettorale verso gruppi, o famiglie intere o persino singoli individui". Nel nuovo comunicato diffuso dallo staff della candidata di Rifondazione si legge ora che ad esprimere appoggio a Valente è "il gruppo politico e di opinione" che oltre al partito della sinistra radicale comprende le "culture politiche come quella ecologista, pacifista, di cittadinanza attiva e di attenzione ai beni comuni".
Il centrodestra, uscito pesantemente ridimensionato dalla competizione elettorale e che quasi certamente non avrà rappresentanti nel prossimo consiglio comunale, in un comunicato prende atto del messaggio giunto dall'elettorato moderato e si ripropone di "iniziare da subito un percorso di ricostruzione dell'area moderata", pur restando convinto che gli strascichi della caduta dell'amministrazione Divella non siano dipesi solo dal Pdl, e puntando il dito contro "gli uomini che hanno fatto parte delle ultime tre amministrazioni comunali", presenti nelle due coalizioni giunte al ballottaggio. Ragione per cui Pdl e Gravina Sviluppo dichiarano di non appoggiare ufficialmente né Valente né Vendola, lasciando libertà di voto ai propri elettori, e pronosticando vita breve alla prossima amministrazione, data "l'eterogeneità politica delle coalizioni" e "l'inaffidabilità di certi uomini".
Sul fronte dei contendenti per la vittoria, dopo aver lanciato proposte di abolizione o riduzione dell'Imu e della tassa sullo smaltimento dei rifiuti, i partiti che sostengono Vendola dichiarano che in caso di vittoria tutti gli eletti, comprese le cariche di governo, rinunceranno ai propri compensi. Una scelta destinata a non passare inosservata, visto che viene annunciata in un momento di forte distacco dei cittadini dalla politica e di crisi economica, e finalizzata secondo il comunicato della coalizione a finanziare l'assistenza sociale, in un contesto che vede le casse comunali non certo piene. Non si fa attendere la replica del Pd, in un botta e risposta fatto a colpi di volantini satirici e scontri sul web: sulle bacheche dei social network del partito di Valente è tutto un ironizzare sulla estemporaneità della proposta, paragonata alle "offerte da supermercato".
Nel frattempo sembra che sia stato fatto un passo indietro rispetto a un'esplicita chiamata in causa dell'associazione ALBA in merito alla decisione della prof.ssa Marchetti di esprimere una dichiarazione di voto al ballottaggio. In un comunicato infatti l'associazione pone fine alle polemiche, dichiara di non aver partecipato "alla pseudo-guerra civile nostrana che si sta consumando a Gravina a scapito della Città" e si propone di "dare vita ad una nuova forma di agire politico" al fine di "superare l'attuale proliferazione di 'nuovi' soggetti politici utili ad organizzare in modo personalistico il consenso elettorale verso gruppi, o famiglie intere o persino singoli individui". Nel nuovo comunicato diffuso dallo staff della candidata di Rifondazione si legge ora che ad esprimere appoggio a Valente è "il gruppo politico e di opinione" che oltre al partito della sinistra radicale comprende le "culture politiche come quella ecologista, pacifista, di cittadinanza attiva e di attenzione ai beni comuni".