Vertenza Natuzzi, i Comuni accanto ai lavoratori
Lungo confronto in aula per chiedere pari diritti per gli operai in esubero
martedì 1 marzo 2016
12.11
Consiglio comunale congiunto dei comuni dell'Alta Murgia per affrontare la crisi del mobile imbottito che ha travolto le comunità di Santeramo, Altamura, Gravina e Matera, Laterza e Ginosa.
In una gremita aula magna dell'istituto "Sette" di Santeramo si è svolto il consiglio comunale alla presenza delle rappresentanze istituzionali dei comuni mentre non è passata inosservata la totale assenza degli esponenti politici e istituzionali a livello regionale e parlamentare.
Presenti il sindaco di Santeramo e il presidente del consiglio insieme a tutti il consiglio comunale, il presidente del consiglio di Gravina Giacinto Lupoli accompagnato da una delegazione di consiglieri, mentre la delegazioni numericamente più nutrita è stata quella altamurana guidata dal sindaco Giacinto Forte, unico sindaco presente oltre al padrone di casa Michele D'ambrosio, e dal presidente del consiglio Giandomenico Marroccoli.
Tanti i consiglieri comunali intervenuti e tanti i rappresentanti sindacali presenti in aula. Al centro della discussione è stata posta l'emergenza dei 350 lavoratori in esubero dichiarati dall'azienda Natuzzi leader del settore.
Dopo un lungo e approfondito dibattito nel corso del quel non sono mancate voci contrastanti l'assise ha approvato una delibera unitaria già varata dalle singole giunte comunali per ribadire il sostegno delle amministrazioni comunali agli oltre 300 dipendenti della Natuzzi S.p.A. rimasti fuori dal programma di reinserimento in azienda.
"Il numero dei lavoratori attualmente interessati dai tagli previsti dalle intese raggiunte fra l'azienda, i sindacati e le istituzioni preposte vede attualmente oltre 300 lavoratori in attesa di risposte di lungo periodo per la propria stabilità occupazionale. La suddetta incertezza – si legge nei deliberati - insieme alla crisi occupazionale dell'intero settore del mobile imbottito sul nostro territorio, sta comportando pesanti disagi nelle nostre comunità. Si auspica un'accelerazione nell'avvio delle attività delle nuove realtà aziendali che dovrebbero insediarsi sul nostro territorio".
In particolare i comuni chiedono "La ricollocazione del personale presso le NEW CO dovrà essere accompagnata da garanzie di mantenimento dei diritti. In attesa dell'entrata a regime delle predette NEW CO, ci si adopererà per la concessione di un ulteriore periodo di cassa integrazione. Inoltre, andrà monitorata la capacità occupazionale del gruppo Natuzzi S.p.A., auspicando un consolidamento dell'attuale monte ore lavorato ed un ampliamento dello stesso in grado di riassorbire unità lavorative attualmente collocate in cassa integrazione a zero ore".
Pesanti critiche contro l'azienda sono state espresse da Felice Dileo rappresentante dalle Unione sindacale di base che ancora una volta ha stigmatizzato il comportamento della società. Il sindacato anche in occasione del consiglio comunale è tornato a chiedere un passo indietro alla Natuzzi auspicando il reintegro in produzione di tutti i dipendenti trasferiti presso il sito di Ginosa.
In una gremita aula magna dell'istituto "Sette" di Santeramo si è svolto il consiglio comunale alla presenza delle rappresentanze istituzionali dei comuni mentre non è passata inosservata la totale assenza degli esponenti politici e istituzionali a livello regionale e parlamentare.
Presenti il sindaco di Santeramo e il presidente del consiglio insieme a tutti il consiglio comunale, il presidente del consiglio di Gravina Giacinto Lupoli accompagnato da una delegazione di consiglieri, mentre la delegazioni numericamente più nutrita è stata quella altamurana guidata dal sindaco Giacinto Forte, unico sindaco presente oltre al padrone di casa Michele D'ambrosio, e dal presidente del consiglio Giandomenico Marroccoli.
Tanti i consiglieri comunali intervenuti e tanti i rappresentanti sindacali presenti in aula. Al centro della discussione è stata posta l'emergenza dei 350 lavoratori in esubero dichiarati dall'azienda Natuzzi leader del settore.
Dopo un lungo e approfondito dibattito nel corso del quel non sono mancate voci contrastanti l'assise ha approvato una delibera unitaria già varata dalle singole giunte comunali per ribadire il sostegno delle amministrazioni comunali agli oltre 300 dipendenti della Natuzzi S.p.A. rimasti fuori dal programma di reinserimento in azienda.
"Il numero dei lavoratori attualmente interessati dai tagli previsti dalle intese raggiunte fra l'azienda, i sindacati e le istituzioni preposte vede attualmente oltre 300 lavoratori in attesa di risposte di lungo periodo per la propria stabilità occupazionale. La suddetta incertezza – si legge nei deliberati - insieme alla crisi occupazionale dell'intero settore del mobile imbottito sul nostro territorio, sta comportando pesanti disagi nelle nostre comunità. Si auspica un'accelerazione nell'avvio delle attività delle nuove realtà aziendali che dovrebbero insediarsi sul nostro territorio".
In particolare i comuni chiedono "La ricollocazione del personale presso le NEW CO dovrà essere accompagnata da garanzie di mantenimento dei diritti. In attesa dell'entrata a regime delle predette NEW CO, ci si adopererà per la concessione di un ulteriore periodo di cassa integrazione. Inoltre, andrà monitorata la capacità occupazionale del gruppo Natuzzi S.p.A., auspicando un consolidamento dell'attuale monte ore lavorato ed un ampliamento dello stesso in grado di riassorbire unità lavorative attualmente collocate in cassa integrazione a zero ore".
Pesanti critiche contro l'azienda sono state espresse da Felice Dileo rappresentante dalle Unione sindacale di base che ancora una volta ha stigmatizzato il comportamento della società. Il sindacato anche in occasione del consiglio comunale è tornato a chiedere un passo indietro alla Natuzzi auspicando il reintegro in produzione di tutti i dipendenti trasferiti presso il sito di Ginosa.