Via Consolazione: dopo due anni si interviene
Ricostruzione del tronco idrico e ripristino dello stato dei luoghi. Entro un mese i lavori dovrebbero essere completati
martedì 3 aprile 2012
10.00
Dal dicembre 2009 all'aprile 2012.
Più di due anni per rimettere in sesto via Consolazione, la piccola strada ubicata nei pressi della "casa delle cento stanze", interessata da un fenomeno di cedimento del manto stradale nel lontano 2009 a causa di costanti infiltrazioni d' acqua.
Una strada transennata per anni, asserragliata da via Federico Meninni, eppure transitata dalle automobili di residenti e non residenti attraverso la via Papa Giovanni XXIII, nonostante il grande, grosso divieto di accesso.
A metà gennaio scorso dal Palazzo di Città si convocava l'Acquedotto Pugliese al fine di sollecitare la società a risolvere una serie di problematiche, tra cui proprio il fardello di via Consolazione. E così da qualche giorno hanno preso avvio i lavori di ricostruzione del tronco idrico, ai quali seguirà il ripristino dello stato dei luoghi.
Le speranze contano 30 giorni di interventi.
All'origine della problematica la rottura del tronco idrico a seguito di un notevole aumento della pressione dell'acqua. Il fenomeno interessava anche buona parte degli edifici insistenti lunga la stessa via a tal punto da comportare il cedimento dei pavimenti e il crollo di alcune cantine.
Per porre rimedio alla situazione l'AQP realizzava nei giorni immediatamente successivi all'allagamento, allacci idrici temporanei, esterni, accessibili a chiunque (non congeniali naturalmente da un punto di vista igienico-estetico).
La vicenda veniva portata agli onori della cronaca a seguito delle denunce del Movimento Civico Gravinese; l'allora sindaco di Gravina Giovanni Divella emetteva un'ordinanza di divieto di transito sulla suddetta via, provvedeva alla nomina di un geologo, il quale effettuava un'approfondita indagine idrogeologica.
Agli interventi di analisi del fenomeno e di tamponamento iniziali non seguiva, però, la soluzione al problema.
Forse solo a distanza di due anni i cittadini potrebbero tornare a fruire, non più abusivamente, della strada.
Quantomeno le ruspe sono a lavoro.
Più di due anni per rimettere in sesto via Consolazione, la piccola strada ubicata nei pressi della "casa delle cento stanze", interessata da un fenomeno di cedimento del manto stradale nel lontano 2009 a causa di costanti infiltrazioni d' acqua.
Una strada transennata per anni, asserragliata da via Federico Meninni, eppure transitata dalle automobili di residenti e non residenti attraverso la via Papa Giovanni XXIII, nonostante il grande, grosso divieto di accesso.
A metà gennaio scorso dal Palazzo di Città si convocava l'Acquedotto Pugliese al fine di sollecitare la società a risolvere una serie di problematiche, tra cui proprio il fardello di via Consolazione. E così da qualche giorno hanno preso avvio i lavori di ricostruzione del tronco idrico, ai quali seguirà il ripristino dello stato dei luoghi.
Le speranze contano 30 giorni di interventi.
All'origine della problematica la rottura del tronco idrico a seguito di un notevole aumento della pressione dell'acqua. Il fenomeno interessava anche buona parte degli edifici insistenti lunga la stessa via a tal punto da comportare il cedimento dei pavimenti e il crollo di alcune cantine.
Per porre rimedio alla situazione l'AQP realizzava nei giorni immediatamente successivi all'allagamento, allacci idrici temporanei, esterni, accessibili a chiunque (non congeniali naturalmente da un punto di vista igienico-estetico).
La vicenda veniva portata agli onori della cronaca a seguito delle denunce del Movimento Civico Gravinese; l'allora sindaco di Gravina Giovanni Divella emetteva un'ordinanza di divieto di transito sulla suddetta via, provvedeva alla nomina di un geologo, il quale effettuava un'approfondita indagine idrogeologica.
Agli interventi di analisi del fenomeno e di tamponamento iniziali non seguiva, però, la soluzione al problema.
Forse solo a distanza di due anni i cittadini potrebbero tornare a fruire, non più abusivamente, della strada.
Quantomeno le ruspe sono a lavoro.