Via Giudice Montea, il sindaco risponde al M5S

«In questa città  si trova sempre occasione per attaccare inutilmente chi cerca di realizzare qualcosa»

giovedì 21 luglio 2016 9.00
«Su Via Giudice Montea è stata montata una storia assolutamente falsa».

E' un Sindaco determinato a spiegare come sono i fatti ed, in qualche circostanza a smentire le ricostruzioni fatte dagli attivisti del Movimento 5 Stelle sull'annosa questione inerente Via Giudice Montea.

Ricorderete la nota pubblicata qualche giorno fa sul nostro portale con la quale, gli attivisti pentastellati, muovevano una serie di accuse agli inquilini di Palazzo di Città sulla esecuzione dei lavori e sullo stato dei luoghi. Spazio, dunque, alle parole del primo cittadino.

«Il Comune non ha ancora preso in carico il cantiere - ha commentato Valente - esclusivamente perché l'area è ancora interessata da ulteriori opere complementari che gli uffici comunali stanno discutendo con il direttore dei lavori e l'impresa, allo stesso tempo ci sono due privati che devono adeguare le loro strutture per una questione di sicurezza. Esclusivamente per queste ragioni si sono prolungati i tempi di consegna del cantiere».

Sempre su questa problematica, il Sindaco aggiunge che, per fare ulteriore chiarezza sulla questione, si è svolta in comune una riunione con tutti gli attori principali di Via Giudice Montea.

«E' nostra intenzione rendere fruibile questa zona della città, e se l'impresa ha ritenuto opportuno inibirla al transito è solo per ragioni di pubblica incolumità in quanto, appunto, l'area è ancora interessata dalle attività di cantiere».

E sui rapporti tra Palazzo di Città e il proprietario dell'immobile crollato, il primo cittadino ha tenuto a precisare che «sono rapporti formali tra una Amministrazione e gli uffici comunali che hanno ordinato la messa in sicurezza di un palazzo e chi è chiamato a rispettare tali ordinanze, alla quali il proprietario sta ottemperando. Sono stati fatti importanti passi in avanti, al momento non sufficienti a chiudere la questione».

Altro argomento spinoso avanzato dagli attivisti 5 stelle riguarda "i contenziosi legati a doppia mandata tra il Comune ed il titolare del rudere e del Parco di Bruno" che a detta degli scriventi "condizionerebbe" non poco la vicenda di Via Giudice Montea.

«Sulla questione Via Giudice Montea - ha chiarito il sindaco - non vi è alcun contenzioso con i privati. Sul Parco di Bruno, invece, si sta consumando un contenzioso che proviene dal passato, siamo in attesa che il giudice emetta la propria sentenza relativa al recupero di un immobile al patrimonio comunale. Non vi è alcun nesso tra le due questioni, anzi - ha concluso Valente - se ci fosse qualcuno a conoscenza di strani intrecci, a noi ignoti, ha il dovere di denunciare il tutto alle autorità competenti, altrimenti si rischia l'esatto contrario».

Sempre dalla nota firmata Cinque stelle si apprende che durante i lavori di rimozione delle rovine del palazzo di via Montea, le stesse siano state gettate lungo il costone della gravina.

«Chi ha scritto questo comunicato probabilmente avrà fatto un po' di confusione - taglia corto Valente - in quanto già al momento del crollo una grande quantità di tufi ed inerti cadde nel costone, a parer mio -ha commentato il primo cittadino - l'impresa appaltatrice non avrebbe perso nulla a rimuovere e smaltire i detriti presenti sulla superficie stradale, anche in questo caso invito coloro che sono a conoscenza di notizie di reato a rivolgersi alle autorità competenti, a dare prova di certe affermazioni, informando anche il Comune».

Infine un passaggio obbligato sui tempi di riapertura di Via Giudice Montea a cittadini e turisti.

«Dipendesse da noi la riapriremmo anche domani, ma vi sono delle variabili che possono influire sui tempi. Tra questi fattori ricordo la presenza di due proprietà private che presentano problemi di sicurezza, anche se in percentuali decisamente differenti, sulle quali si dovrà intervenire per risolvere definitivamente la questione».