Viabilità precaria: la verifica a Palazzo di Città

Un tavolo tecnico coi rappresentanti della Regione, Provincia e Consorzio di Bonifica. Valutati i danni dell'alluvione del mese scorso

martedì 7 dicembre 2010
A cura di Domingo Mastromatteo
Lunedì 6 dicembre si è fatto il punto, presso il Comune di Gravina, sulle problematiche relative alle gravi criticità ambientali alla viabilità che insistono in molte zone del territorio comunale dovuto all'eccezionale alluvione del mese scorso. Si è trattato dell'ennesimo evento meteorico che ha provocato disastri e blocchi della viabilità a causa delle enormi quantità di fango e detriti sulle carreggiate, crollo di muri di sostegno e scalzamento delle scarpate.

Il tavolo tecnico ha analizzato il mancato funzionamento di molte opere idrauliche, tra le quali gli invasi, i canali di bonifica e le traverse idrauliche, quasi tutte gestite dal Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia; opere che evidentemente necessitano di manutenzione e che oggi non svolgono la loro funzione di regimazione delle acque, il loro incanalamento e non attutiscono i fenomeni di erosione del terreno. Oltre al Sindaco Divella e all'Assessore all'Agricoltura Dibattista, assistiti dai colleghi di Giunta Prezzano e Ostuni, dai Dirigenti Paolucci e Parisi e dal Ten. Donatiello, erano presenti il Geom. Francesco Bitetto (Servizi Lavori Pubblici) e il dott. Leonardo Dragone (Ufficio Infrastrutture Rurali Bonifica e Irrigazione) in rappresentanza della Regione Puglia, gli ingegneri Nicola Anaclerio e Onofrio Tragni della Provincia di Bari (insieme al consigliere provinciale Domenico Romita) e, infine, gli ingegneri Marinelli e Attorico, insieme al geom. Pasquale Cordasco, per il Consorzio di Bonifica Terre D'Apulia.

Durante la riunione il Sindaco e Dibattista hanno proposto di intervenire subito sulla S.P. 53 "Gravina-Matera" e S.P. 158 "Annunziatella" verso il Bosco Comunale, per cercare di riaprire al traffico. È emersa grave anche la situazione dei torrenti Gravina e Pentecchia (con i relativi affluenti) che versano in uno stato di degrado e sono ricolmi di fango e vegetazione che impediscono il normale deflusso delle acque.

"Non è più accettabile che le opere idrauliche non siano manutentate e che provochino danni incalcolabili sul nostro territorio – ha detto Divella a fine incontro –. Comprendo che le risorse sono scarse e spesso solo necessarie per una gestione ordinaria, ma la situazione attuale merita una profonda presa di coscienza da parte di tutti gli organi competenti". Dello stesso avviso l'ass. Dibattista, il quale sottolinea come tutti gli intervenuti si siano "impegnati nell'immediato a fornire risorse e mezzi per affrontare le criticità e i pericoli che ancora insistono nel nostro territorio. Un tavolo tecnico che continuerà a lavorare anche nei mesi a venire e che ha dimostrato che solo con una visione condivisa e guidati dal desiderio di fare il bene della collettività si possono risolvere i problemi".