Bosco: alla Gielle la vigilanza

Anche quest’anno l’affidamento arriva dopo i roghi. Intanto continua l’opera della Protezione Civile

sabato 14 luglio 2012 19.00
A cura di Francesco Mastromatteo
A vigilare sul bosco (o meglio, su ciò che ne rimane), per il resto dell'estate, sarà l'azienda altamurana "Gielle Sistemi Integrati Antincendio".

Lo scorso 26 giugno il Comune aveva indetto la gara per affidare il servizio di vigilanza antincendio del bosco Difesa Grande, con un importo a base d'asta di 78.512,40 euro, mentre la ditta vincitrice ha proposto un'offerta di 72.993,88 euro. Battuta l'unica azienda concorrente, la "Co.le.for. s.n.c.", la cui offerta era di 80.492,69, superiore all'importo posto a base di gara. Esattamente il contrario di quanto avvenuto nel 2011, quando era stata la Co.le.for. ad aggiudicarsi il servizio, mentre la Gielle era stata scartata per lo stesso motivo. Nel frattempo, in silenzio e con ammirevole spirito di abnegazione, a monitorare la situazione del bosco sono i volontari della Protezione Civile.

Lo scorso anno, dopo che il servizio era stato affidato, come da prassi consolidata, a lavoratori stagionali chiamati direttamente dal Comune, la giunta Divella, sia pure a fine luglio e ad incendi ormai appiccati e spenti, decise di esternalizzare il servizio, una filosofia condivisa anche dall'amministrazione Valente e che evidentemente punta a evitare al Comune la "patata bollente" della gestione diretta di vedette ed autisti addetti alla sorveglianza antincendio.

L'affidamento del servizio arriva a stagione inoltrata, e dopo il rogo più disastroso degli ultimi decenni, sulle cui responsabilità si discute ancora in maniera accesa. Se gli agricoltori, su cui si erano puntati sospetti e accuse nelle prime ore dell'incendio, si difendono energicamente raccogliendo la solidarietà di molti, c'è chi punta il dito sul fatto che ogni estate, puntualmente, la questione dell'affidamento del servizio antincendio venga risolta sempre dopo che, proverbialmente, i buoi sono scappati dalla stalla, quasi che esso sia la causa e non la soluzione del problema che affligge il bosco. Un problema di cui gli incendi, evidentemente, costituiscono solo la punta dell'iceberg. Il dibattito sui conflitti di competenze riguardanti il bosco, con annesse deficienze e contraddizioni, è rinviato all'anno prossimo, con annessi strascichi di polemiche, sospetti e soluzioni tardive…