Vitalizi: taglio anche in Puglia
Risparmio di 2,5 milioni all'anno. I 5 Stelle rilanciano: "Si poteva fare di più"
venerdì 31 maggio 2019
15.18
La questione legata ai vitalizi è sempre stata molto controversa e spinosa: se chi da un lato difende tale "costo della politica", guardandolo come un diritto acquisito, c'è chi, invece, dall'altro storce il naso, guardandoli come un privilegio appannaggio di "pochi eletti" e, per questo, odioso e iniquo.
Il movimento 5 stelle, che già da tempo conduce una storica battaglia sul taglio dei vitalizi a livello nazionale, si è battuto anche in Puglia per la proposta di legge che ridetermina i trattamenti previdenziali e i vitalizi di presidenti, consiglieri e assessori regionali, applicando il metodo contributivo agli assegni, diretti, indiretti e di reversibilità e che è stata approvata in commissione consiliare Bilancio.
La proposta è stata messa all'ordine del giorno della seduta di Consiglio di mercoledì 29 maggio. Si calcola che in Puglia il risparmio sarà di circa due milioni di euro e mezzo. Il Movimento 5 Stelle sperava nell'applicazione del metodo contributivo puro.
"Grazie al governo nazionale finalmente è stato fatto un passo avanti per l'abolizione dei vitalizi anche per i consiglieri regionali. Inutile dire - sostiene il gruppo consiliare del M5S - che per noi è una bella giornata ma di certo non ci fermeremo qui: la proposta di legge approvata oggi si limita ad attuare quanto stabilito nell'intesa Stato - Regioni per venire incontro a quelle regioni in cui i vitalizi erano già bassi. Sicuramente non è il caso della Puglia, per questo già domani presenteremo una proposta di legge che va a modificare quella approvata oggi, prevedendo un ricalcolo con il sistema contributivo puro, in linea con quanto già fatto da Camera e Senato. In questo modo arriveremo a un risparmio di 10 milioni di euro l'anno, invece dei 2 milioni e mezzo attuali".
"La Regione ha fatto il minimo indispensabile - continuano - sotto la minaccia del taglio del 20% dei trasferimenti non vincolati. Minaccia che non c'era stata per la precedente intesa del 2014, a cui la Puglia ovviamente non si era adeguata. Di conseguenza, possiamo divertirci a credere che oggi l'aula abbia dovuto scegliere tra decurtare i vitalizi agli ex consiglieri, o decurtare i propri stipendi e davanti a questo dilemma la scelta è stata ovvia.
"Si poteva fare molto di più - sostengono ancora - come chiedevamo con gli emendamenti presentati in aula, ovviamente bocciati da destra e sinistra. La nostra battaglia portata avanti dall'inizio della legislatura continua: dal 2016 la nostra proposta giace inspiegabilmente in VII Commissione nonostante la valutazione tecnica degli uffici. Domani la ripresenteremo, auspicando che venga discussa prima possibile. I vitalizi vanno aboliti e non ci fermeremo fino a quando questo privilegio non sarà solo un ricordo".
La norma approvata in Consiglio dà attuazione a quanto previsto dalla Legge di Stabilità per la riduzione dei vitalizi dei consiglieri regionali.
Il movimento 5 stelle, che già da tempo conduce una storica battaglia sul taglio dei vitalizi a livello nazionale, si è battuto anche in Puglia per la proposta di legge che ridetermina i trattamenti previdenziali e i vitalizi di presidenti, consiglieri e assessori regionali, applicando il metodo contributivo agli assegni, diretti, indiretti e di reversibilità e che è stata approvata in commissione consiliare Bilancio.
La proposta è stata messa all'ordine del giorno della seduta di Consiglio di mercoledì 29 maggio. Si calcola che in Puglia il risparmio sarà di circa due milioni di euro e mezzo. Il Movimento 5 Stelle sperava nell'applicazione del metodo contributivo puro.
"Grazie al governo nazionale finalmente è stato fatto un passo avanti per l'abolizione dei vitalizi anche per i consiglieri regionali. Inutile dire - sostiene il gruppo consiliare del M5S - che per noi è una bella giornata ma di certo non ci fermeremo qui: la proposta di legge approvata oggi si limita ad attuare quanto stabilito nell'intesa Stato - Regioni per venire incontro a quelle regioni in cui i vitalizi erano già bassi. Sicuramente non è il caso della Puglia, per questo già domani presenteremo una proposta di legge che va a modificare quella approvata oggi, prevedendo un ricalcolo con il sistema contributivo puro, in linea con quanto già fatto da Camera e Senato. In questo modo arriveremo a un risparmio di 10 milioni di euro l'anno, invece dei 2 milioni e mezzo attuali".
"La Regione ha fatto il minimo indispensabile - continuano - sotto la minaccia del taglio del 20% dei trasferimenti non vincolati. Minaccia che non c'era stata per la precedente intesa del 2014, a cui la Puglia ovviamente non si era adeguata. Di conseguenza, possiamo divertirci a credere che oggi l'aula abbia dovuto scegliere tra decurtare i vitalizi agli ex consiglieri, o decurtare i propri stipendi e davanti a questo dilemma la scelta è stata ovvia.
"Si poteva fare molto di più - sostengono ancora - come chiedevamo con gli emendamenti presentati in aula, ovviamente bocciati da destra e sinistra. La nostra battaglia portata avanti dall'inizio della legislatura continua: dal 2016 la nostra proposta giace inspiegabilmente in VII Commissione nonostante la valutazione tecnica degli uffici. Domani la ripresenteremo, auspicando che venga discussa prima possibile. I vitalizi vanno aboliti e non ci fermeremo fino a quando questo privilegio non sarà solo un ricordo".
La norma approvata in Consiglio dà attuazione a quanto previsto dalla Legge di Stabilità per la riduzione dei vitalizi dei consiglieri regionali.