Vito De Robertis lascia la segreteria del Pd
Bilancio negativo ad un anno dal congresso. E sulla giunta tecnica spiega: "Rispettare la dignità delle persone"
mercoledì 21 gennaio 2015
16.43
"Sono una persona sempre troppo esigente verso me stesso, per questo dopo aver fatto un bilancio del mio lavoro mi sono accorto che era il caso di fare un passo indietro". Dunque niente gossip, niente strategie psicopolitiche. Nessuna diatriba con il primo cittadino.
Vito Derobertis lascia la segreteria del Partito Democratico senza troppi drammi: "Ho rivisto la mia mozione congressuale, quella con cui mi ero preso l'onere di riunire il mio partito e mettere fine alle divisioni. Dopo un anno mi sono reso conto di non aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Dunque è ora che io faccia un passo indietro" spiega l'oramai ex segretario il giorno dopo la consegna delle dimissioni "irrevocabili dalla segreteria".
Secondo i soliti ben informati, il dietro front di De Robertis arriva dopo mesi di discussioni interne al partito, durante i quali il segretario è stato più volte vittima del fuoco incrociato. Da una parte i "valentiani" quelli fedeli alla linea dettata dal primo cittadino che da ultimo, con la firma anche di De Robertis, hanno salutato con favore la nascita della giunta tecnica. Dall'altra i "renziani", guidati dall'ex assessore Nicola Lagreca, che hanno pesantemente criticato le scelte della maggioranza e dello stesso segretario.
Lacerazioni che hanno lasciato una frattura profonda nel Pd nonostante lo scorrere delle settimane.
"Ho sempre avuto un'idea di partito capace di perseguire degli obiettivi importanti per la città, lontano dai personalismi e dagli interessi di pochi. Così non è stato e me né assumo tutte le responsabilità" continua il segretario.
Adesso toccherà alla segreteria provinciale nominare un commissario in attesa di un nuovo congresso.
Intanto De Robertis ribadisce che non ci sono rancori ne rotture con nessuno. Smentita categoricamente anche l'ipotesi rilanciata da più d'uno in questi giorni, secondo cui che le dimissioni siano arrivare al culmine dell'ennesima discussione a proposito della giunta tecnica.
In maggioranza, infatti, si è tornato a parlare dell'ipotesi "giunta politica". Un'idea che avrebbe nuovamente spaccato il Pd ma anche su questo De Robertis è irremovibile: " Non è assolutamente vero non è questa la causa" spiega il segretario che poi aggiunge "Certo con la dignità delle persone non si scherza. Questa giunta si è insediata da due mesi e se contiamo che di mezzo ci sono state le vacanze natalizie è facile capire che solo ora gli assessori stanno iniziando a lavorare. Per quanto mi riguarda prima della politica viere il rispetto della dignità altrui".
Vito Derobertis lascia la segreteria del Partito Democratico senza troppi drammi: "Ho rivisto la mia mozione congressuale, quella con cui mi ero preso l'onere di riunire il mio partito e mettere fine alle divisioni. Dopo un anno mi sono reso conto di non aver raggiunto gli obiettivi prefissati. Dunque è ora che io faccia un passo indietro" spiega l'oramai ex segretario il giorno dopo la consegna delle dimissioni "irrevocabili dalla segreteria".
Secondo i soliti ben informati, il dietro front di De Robertis arriva dopo mesi di discussioni interne al partito, durante i quali il segretario è stato più volte vittima del fuoco incrociato. Da una parte i "valentiani" quelli fedeli alla linea dettata dal primo cittadino che da ultimo, con la firma anche di De Robertis, hanno salutato con favore la nascita della giunta tecnica. Dall'altra i "renziani", guidati dall'ex assessore Nicola Lagreca, che hanno pesantemente criticato le scelte della maggioranza e dello stesso segretario.
Lacerazioni che hanno lasciato una frattura profonda nel Pd nonostante lo scorrere delle settimane.
"Ho sempre avuto un'idea di partito capace di perseguire degli obiettivi importanti per la città, lontano dai personalismi e dagli interessi di pochi. Così non è stato e me né assumo tutte le responsabilità" continua il segretario.
Adesso toccherà alla segreteria provinciale nominare un commissario in attesa di un nuovo congresso.
Intanto De Robertis ribadisce che non ci sono rancori ne rotture con nessuno. Smentita categoricamente anche l'ipotesi rilanciata da più d'uno in questi giorni, secondo cui che le dimissioni siano arrivare al culmine dell'ennesima discussione a proposito della giunta tecnica.
In maggioranza, infatti, si è tornato a parlare dell'ipotesi "giunta politica". Un'idea che avrebbe nuovamente spaccato il Pd ma anche su questo De Robertis è irremovibile: " Non è assolutamente vero non è questa la causa" spiega il segretario che poi aggiunge "Certo con la dignità delle persone non si scherza. Questa giunta si è insediata da due mesi e se contiamo che di mezzo ci sono state le vacanze natalizie è facile capire che solo ora gli assessori stanno iniziando a lavorare. Per quanto mi riguarda prima della politica viere il rispetto della dignità altrui".