Vito Saracino riceve il 1° Premio "Enzo Marchetti"

Premiato per il suo libro "Un libertario al servizio della Murgia"

sabato 9 luglio 2016 13.24
"Un libertario al servizio della Murgia" è il nome del libro, scritto da Vito Saracino, che si è aggiudicato il 1° Premio "Enzo Marchetti" nella serata di Venerdì 8 Luglio presso la splendida terrazza della Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi". Un libro in cui è racchiusa l'umanità del professore gravinese, nato, durante l'archiviazione dei suoi documenti, dall'esigenza non di riprodurre in maniera fredda i contenuti archivistici, ma di raccontare una storia viva, fatta di testimonianze.

Ad aprire la cerimonia di premiazione l'ex assessore alla cultura di Gravina, Laura Marchetti, che ha definito il padre un profeta. Profeta perché già nel 1967, come testimonia la "Relazione sullo sviluppo turistico dell'Alta Murgia", realizzata insieme ad Onofrio Petrara, denunciava i danni di un turismo aggressivo, fondato sul consumismo, promuovendo al contrario un turismo culturale e formativo che servisse non solo ad acculturare il viaggiatore e lo straniero, ma ad auto-educare le stesse comunità. "Ecco la profezia: il mese scorso il Ministero ha associato il turismo con i beni culturali e questo è stato frutto di una grande battaglia nazionale. Non lo ha associato allo sviluppo economico, ma alla conoscenza, alla custodia, alla conservazione dei beni culturali. E Gravina, Altamura e Matera costituiscono il cuore culturale della Puglia."

Concetto che ha ripreso anche il professore emerito Franca Pinto Minerva, riprendendo la concezione del professor Marchetti, punto di incontro di tante culture scientifiche – da intellettuale a etnologo, a "libertario" – secondo cui Gravina diviene cerniera dei territori di Puglia e Basilicata, in quanto in essa si concentra l'interscambio culturale delle due regioni, dal punto di vista paesaggistico, storico e linguistico-dialettale che le accomuna alla Leonessa di Puglia ed alla Capitale europea della Cultura 2019.

Nel corso dell'incontro, l'Avvocato Rosa Volse ha presentato le finalità del Centro Studi Enzo Marchetti, nato su iniziativa dei figli e degli amici più cari che si sono formati con lui politicamente e culturalmente, con lo scopo di promuovere iniziative per mantenere viva la memoria del professor Marchetti; in particolare si spenderà per valorizzare la solida e critica cultura umanistica attraverso convegni e dibattiti. "Enzo - ha affermato la dott.ssa Volse - ci ha sempre insegnato che la cultura e il cambiamento si producono nella socialità, nell'iniziativa comune, quindi l'associazione potrà avere successo se troverà il consenso dei giovani a cui lui era molto vicino e della cittadinanza tutta".

Tornando al vincitore del premio il dottor Mauro Squeo ha aggiunto: "Saracino ricostruisce con la precisione e accuratezza di uno storico le vicende che hanno visto coinvolto la figura di Enzo Marchetti, strettamente intrecciata alla Sinistra ed alla comunità gravinese, nonché a significativi eventi di respiro nazionale ed internazionale. Quattro sono i regali che il professore ci ha generosamente lasciato e l'autore li ha abilmente colti e trasmessi nel suo libro: in primis l'importanza dell'insegnare a pensare; poi la preminenza assoluta assegnata all'attenzione verso la pace e i diritti delle persone; terzo regalo, l'irrinunciabilità a porsi sempre in una posizione di reciprocità, di relazionalità, di ascolto dell'altro e disponibilità a mettersi in discussione che ha contraddistinto lo spirito rivoluzionario del professore. Infine, la creatività delle riflessioni sulla fiaba, un luogo di sospensione, a metà fra pensiero logico e simbolico, che porta oltre."

Con molta umiltà, il giovane autore, premiato da Armando Capone, ha concluso la cerimonia dicendo: "Ringrazio quanti con le loro testimonianze hanno reso possibile la stesura e la pubblicazione di questo libro, perché è grazie a loro se oggi mi sento di conoscere il grande uomo e intellettuale che è stato Enzo Marchetti, pur non avendolo mai incontrato di persona."
1° Premio
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