Volo in diretta
La famiglia dei grillai abbandona il nido. Prosegue il progetto del Parco nazionale e della Lipu
venerdì 27 luglio 2012
10.10
Il Grande Fratello è finito anche per loro.
Hanno spiccato il volo e abbandonato definitivamente il nido i tre giovani grillai, nati sotto l'occhio delle webcam del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e della Lipu. Le telecamere che li hanno filmati nei primi mesi di vita non sono targate Mediaset, ma hanno comunque dato la possibilità a tanti studiosi e curiosi di seguire minuto per minuto lo sviluppo dei giovani rapaci e dei loro genitori.
Ora che sono diventati grandi però, i protagonisti del progetto 2012 non spariranno dalla scena: alle loro zampe gli ornitologi hanno applicato un anello rosso con un codice specifico che li renderà riconoscibili a distanza consentendo di verificare il ritorno nella colonia di appartenenza oppure di seguirne gli spostamenti in caso di ritrovamento in altre aree. "Ancora una volta – commenta soddisfatto il presidente del parco Cesare Veronico – abbiamo offerto uno spettacolo straordinario del mondo naturale: la riproduzione di una coppia di falchi grillai, la cura della loro prole e l'involo dei piccoli. Questa esperienza, che ha portato migliaia di visitatori sul sito ufficiale del Parco per assistere alla vita del grillaio in diretta dimostra che cultura ed educazione ambientale si possono effettuare anche attraverso i moderni mezzi di comunicazione".
Il progetto, sperimentato per la prima volta lo scorso anno, è finalizzato non soltanto a "spiare" i grillai, quanto a salvarne il maggior numero possibile partendo dai piccoli che, alle prime esperienze di volo, cadono dal nido e spesso, senza il pronto intervento dei volontari della Lipu ma soprattutto dei cittadini, hanno scarse possibilità di sopravvivenza. Un progetto che sta dando i suoi buoni frutti visto che sono circa 200 i grillai fino ad oggi recuperati per le strade dei centri storici di Gravina e Altamura. "Il recupero dei grillai effettuato dai nostri volontari – chiosa Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu – ha effetti molto positivi sulla conservazione di questa specie, che ricordiamo essere minacciata a livello globale"
Hanno spiccato il volo e abbandonato definitivamente il nido i tre giovani grillai, nati sotto l'occhio delle webcam del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e della Lipu. Le telecamere che li hanno filmati nei primi mesi di vita non sono targate Mediaset, ma hanno comunque dato la possibilità a tanti studiosi e curiosi di seguire minuto per minuto lo sviluppo dei giovani rapaci e dei loro genitori.
Ora che sono diventati grandi però, i protagonisti del progetto 2012 non spariranno dalla scena: alle loro zampe gli ornitologi hanno applicato un anello rosso con un codice specifico che li renderà riconoscibili a distanza consentendo di verificare il ritorno nella colonia di appartenenza oppure di seguirne gli spostamenti in caso di ritrovamento in altre aree. "Ancora una volta – commenta soddisfatto il presidente del parco Cesare Veronico – abbiamo offerto uno spettacolo straordinario del mondo naturale: la riproduzione di una coppia di falchi grillai, la cura della loro prole e l'involo dei piccoli. Questa esperienza, che ha portato migliaia di visitatori sul sito ufficiale del Parco per assistere alla vita del grillaio in diretta dimostra che cultura ed educazione ambientale si possono effettuare anche attraverso i moderni mezzi di comunicazione".
Il progetto, sperimentato per la prima volta lo scorso anno, è finalizzato non soltanto a "spiare" i grillai, quanto a salvarne il maggior numero possibile partendo dai piccoli che, alle prime esperienze di volo, cadono dal nido e spesso, senza il pronto intervento dei volontari della Lipu ma soprattutto dei cittadini, hanno scarse possibilità di sopravvivenza. Un progetto che sta dando i suoi buoni frutti visto che sono circa 200 i grillai fino ad oggi recuperati per le strade dei centri storici di Gravina e Altamura. "Il recupero dei grillai effettuato dai nostri volontari – chiosa Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu – ha effetti molto positivi sulla conservazione di questa specie, che ricordiamo essere minacciata a livello globale"