Wifi gratis nei comuni, ecco come ottenere i fondi dell'Europa.
Arrivano i primi bandi per ottenere i buoni della Commissione europea a sostegno del wifi gratis negli spazi pubblici
sabato 31 marzo 2018
La Commissione europea assegnerà risorse ai comuni per installare connessioni internet gratuite e senza fili.
La notizia arriva dalle consigliere cinque stelle che esortano l'amministrazione Valente a cogliere questa nuova possibilità e guadagnare un buono da 15mila euro per installare punti wifi in spazi pubblici, come biblioteche, parchi, musei e piazze.
Sul piatto la Commissione europea ha messo 120 milioni per il wifi comunitario. Entro il 2020 l'obiettivo è di distribuire risorse a ottomila comuni negli stati membri e anche in Norvegia e Islanda. I buoni wifi serviranno a coprire i costi delle apparecchiature e delle infrastrutture, mentre i comuni dovranno farsi carico di manutenzione e abbonamenti per i successivi tre anni.
Le amministrazione locali hanno un anno e mezzo di tempo dall'assegnazione del buono per installare il wifi scegliendo in autonomia in quale area collocare il servizio e con quale operatore telefonico abbonarsi.
Per partecipare e ottenere il contributo occorre registrarsi sul sito di Wifi4Eu come hanno già fatto 2.469 comuni. Sul sito sono indicati i comuni italiani e le unioni municipali che possono concorrere all'assegnazione del wifi made in Ue. Successivamente occorre tenere d'occhio i bandi. La Commissione conta di pubblicare il primo a metà maggio del 2018. Saranno accolte le domande di un primo lotto di mille comuni.
"Chi prima arriva, meglio alloggia – commentano le pentastellate - questo sarà il principio per ridistribuire i fondi. Pertanto esortiamo l'amministrazione in carica ad attivarsi, procedendo, prima di tutto, alla semplice registrazione del comune di Gravina al portale. L'accesso a internet è un diritto e va riconosciuto a tutti i cittadini".
Da palazzo di città fanno sapere di aver già avviato le procedure per la candidatura al progetto.
La notizia arriva dalle consigliere cinque stelle che esortano l'amministrazione Valente a cogliere questa nuova possibilità e guadagnare un buono da 15mila euro per installare punti wifi in spazi pubblici, come biblioteche, parchi, musei e piazze.
Sul piatto la Commissione europea ha messo 120 milioni per il wifi comunitario. Entro il 2020 l'obiettivo è di distribuire risorse a ottomila comuni negli stati membri e anche in Norvegia e Islanda. I buoni wifi serviranno a coprire i costi delle apparecchiature e delle infrastrutture, mentre i comuni dovranno farsi carico di manutenzione e abbonamenti per i successivi tre anni.
Le amministrazione locali hanno un anno e mezzo di tempo dall'assegnazione del buono per installare il wifi scegliendo in autonomia in quale area collocare il servizio e con quale operatore telefonico abbonarsi.
Per partecipare e ottenere il contributo occorre registrarsi sul sito di Wifi4Eu come hanno già fatto 2.469 comuni. Sul sito sono indicati i comuni italiani e le unioni municipali che possono concorrere all'assegnazione del wifi made in Ue. Successivamente occorre tenere d'occhio i bandi. La Commissione conta di pubblicare il primo a metà maggio del 2018. Saranno accolte le domande di un primo lotto di mille comuni.
"Chi prima arriva, meglio alloggia – commentano le pentastellate - questo sarà il principio per ridistribuire i fondi. Pertanto esortiamo l'amministrazione in carica ad attivarsi, procedendo, prima di tutto, alla semplice registrazione del comune di Gravina al portale. L'accesso a internet è un diritto e va riconosciuto a tutti i cittadini".
Da palazzo di città fanno sapere di aver già avviato le procedure per la candidatura al progetto.