Zona economica speciale, via libera da Regione. C'è anche area PIP di Gravina
Soddisfatto il sindaco Valente: "Pronti a candidare importanti progetti"
mercoledì 8 maggio 2019
11.00
"E' una grande notizia che accogliamo con orgoglio soprattutto se pensiamo che in un primo momento Gravina era stata tagliata fuori dalla Zona Economica speciale. Ci fa piacere avere conferma che la Regione ci ha dato ragione. Ovviamente concluso l'iter ministeriale siamo già pronti a sottoporre a Regione e Ministero importanti progetti per la nostra zona industriale".
Questo il commento del primo cittadino Alesio Valente alla notizia dell'approvazione da parte della giunta regionale del Piano Strategico della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica (Puglia-Molise).
Come si ricorderà la ZES Adriatica insieme alla Zes Jonica costituisce una delle due macroaree geografiche del territorio regionale, collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all'attrazione di investimenti, all'incremento di scambi commerciali ed export.
Con il via libera dato dalla Giunta regionale al Piano Strategico della ZES Adriatica (che comprende anche i territori della Regione Molise) non manca, ora, nient'altro se non l'approvazione da parte dei Ministeri competenti per il varo definitivo di questa grande opportunità.
"La ZES Adriatica, ricordo, è connessa, per quanto riguarda la Puglia, ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Molfetta, Monopoli e Brindisi (nonché agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell'interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata) e comprende superfici pari a circa 2889 ettari", spiega il consigliere regionale Enzo Colonna.
Territorio che comprende anche una parte dell'area Pip di Gravina e l'intera zona artigianale e di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina).
"L'inserimento dell'area murgiana (con i Comuni di Altamura e Gravina in Puglia, cui si potranno aggiungere anche aree di altri comuni grazie alla previsione, contenuta nel Piano Strategico, di estendere le zone già perimetrate, pari a 2628 ettari, con ulteriori 261 ettari circa che saranno individuati a seguito di un avviso pubblico rivolto ai comuni) all'interno della ZES Adriatica rappresenta certamente un importante traguardo raggiunto da questo territorio sotto il profilo di una aggiornata prospettiva di sviluppo economico, che consentirà di attrarre investimenti e di creare nuova impresa e occupazione" ha spiegato il consigliere regionale Enzo Colonna che ha seguito l'intero procedimento regionale collaborando con gli uffici tecnici dei Comuni e con le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale (CNA - Area Metropolitana di Bari, Confesercenti - Terra di Bari, Confcommercio - Delegazione di Altamura, Apulia Fashion Makers, Copim).
Per l'Alta Murgia e per Gravina e Altamura in particolare si aprono nuovi scenari: "I progetti già ci sono dobbiamo solo limarli e candidarli a finanziamento".
Concluso il procedimento regionale ora toccherà attendere l'approvazione definitiva da parte dei Ministeri competenti.
Questo il commento del primo cittadino Alesio Valente alla notizia dell'approvazione da parte della giunta regionale del Piano Strategico della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica (Puglia-Molise).
Come si ricorderà la ZES Adriatica insieme alla Zes Jonica costituisce una delle due macroaree geografiche del territorio regionale, collegate a una o più aree portuali, per le quali sono previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all'attrazione di investimenti, all'incremento di scambi commerciali ed export.
Con il via libera dato dalla Giunta regionale al Piano Strategico della ZES Adriatica (che comprende anche i territori della Regione Molise) non manca, ora, nient'altro se non l'approvazione da parte dei Ministeri competenti per il varo definitivo di questa grande opportunità.
"La ZES Adriatica, ricordo, è connessa, per quanto riguarda la Puglia, ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Molfetta, Monopoli e Brindisi (nonché agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell'interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata) e comprende superfici pari a circa 2889 ettari", spiega il consigliere regionale Enzo Colonna.
Territorio che comprende anche una parte dell'area Pip di Gravina e l'intera zona artigianale e di Altamura (183,50 ettari della zona industriale che insiste sulla strada statale 96 per Gravina).
"L'inserimento dell'area murgiana (con i Comuni di Altamura e Gravina in Puglia, cui si potranno aggiungere anche aree di altri comuni grazie alla previsione, contenuta nel Piano Strategico, di estendere le zone già perimetrate, pari a 2628 ettari, con ulteriori 261 ettari circa che saranno individuati a seguito di un avviso pubblico rivolto ai comuni) all'interno della ZES Adriatica rappresenta certamente un importante traguardo raggiunto da questo territorio sotto il profilo di una aggiornata prospettiva di sviluppo economico, che consentirà di attrarre investimenti e di creare nuova impresa e occupazione" ha spiegato il consigliere regionale Enzo Colonna che ha seguito l'intero procedimento regionale collaborando con gli uffici tecnici dei Comuni e con le associazioni e le organizzazioni del mondo imprenditoriale (CNA - Area Metropolitana di Bari, Confesercenti - Terra di Bari, Confcommercio - Delegazione di Altamura, Apulia Fashion Makers, Copim).
Per l'Alta Murgia e per Gravina e Altamura in particolare si aprono nuovi scenari: "I progetti già ci sono dobbiamo solo limarli e candidarli a finanziamento".
Concluso il procedimento regionale ora toccherà attendere l'approvazione definitiva da parte dei Ministeri competenti.