Baskin: il basket per tutti
Quando lo sport è veramente inclusivo
mercoledì 12 settembre 2018
17.35
Un primo assaggio con il baskin la città di Gravina lo aveva avuto a giugno, quando nel corso della manifestazione Sportivity c'era stata una lezione dimostrativa tenuta da Nino Diana, allenatore di basket che negli ultimi anni si è dedicato con passione al baskin con la sua associazione ASH Taranto.
Da allora sono passati pochi mesi e si può dire che tra Gravina e il baskin è stato amore a prima vista. L'associazione sportiva Fortitudo basket, che aveva organizzato l'evento, ha deciso di mettere insieme una squadra per portare avanti un progetto che, partendo dallo sport, intende mettere in campo i principi della integrazione e dell'inclusione.
Infatti, caso quasi unico nello sport, nel baskin, diversabili e normodotati giocano insieme, impegnati gomito a gomito. Una disciplina per certi versi rivoluzionaria, che si ispira si al basket tradizionale, ma ha caratteristiche particolari ed innovative, ideata per consentire a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra.
Nato per caso a Cremona nel 2003, il Baskin è stato inventato da Antonio Bodini, ingegnere di professione e padre di una figlia disabile e Fausto Capellini, professore di educazione fisica presso una scuola media di Cremona.
L'obiettivo era semplicemente quello di permettere a tutti i partecipanti (maschi e femmine, normodotati e disabili fisici e intellettivi) di giocare insieme e di esprimere il massimo delle proprie capacità.
Sviluppatosi prevalentemente al centro-nord il baskin, sbarca per la prima volta nel meridione d'Italia, con un torneo a quattro squadre, confermando come in diverse realtà del sud stanno nascendo nuove formazioni.
Come quella di Gravina, fortemente voluta dalla società Fortitudo basket, che da subito ha sposato il progetto, "soprattutto per la sua valenza sociale ed altamente educativa"- affermano i due coach della Fortitudo, Stefano Ninivaggi e Natalino Buono.
E finalmente adesso la parola passa al campo.
Il 16 settembre, infatti, a partire dalle 09,30, al Palavitulli di Santeramo, si svolgerà il primo torneo di Baskin Puglia.
Quattro le squadre che si sfideranno per contendersi la vittoria: l'Asd Fortitudo Basket di Gravina, l'Asd AS.SO.RI. di Foggia, l'Asd A.S.H. di Taranto e l'Asd Olimpia di Gioia.
Ad impreziosire la manifestazione ci saranno anche Susan G. Komen, dell'Associazione "Un Angelo per Capello" e Vittorio Brandi, tedoforo ai giochi Olimpici di Londra 2012 e alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018 e attuale giocatore di Baskin, che ha preso parte anche all'iniziativa organizzato nel giugno scorso a Gravina.
Il Torneo è organizzato dalla Murgiabasket di Santeramo, che per bocca Roberto Ficarra non nasconde la propria soddisfazione "perché il Baskin rappresenta una forma intelligente di abbattimento delle barriere tra i normodotati e i portatori di diversabilità, con lo sport come veicolo per avvicinare questi due mondi, apparentemente distinti, ma che possono dare tanto reciprocamente l'uno all'altro".
di Roberto Varvara
Da allora sono passati pochi mesi e si può dire che tra Gravina e il baskin è stato amore a prima vista. L'associazione sportiva Fortitudo basket, che aveva organizzato l'evento, ha deciso di mettere insieme una squadra per portare avanti un progetto che, partendo dallo sport, intende mettere in campo i principi della integrazione e dell'inclusione.
Infatti, caso quasi unico nello sport, nel baskin, diversabili e normodotati giocano insieme, impegnati gomito a gomito. Una disciplina per certi versi rivoluzionaria, che si ispira si al basket tradizionale, ma ha caratteristiche particolari ed innovative, ideata per consentire a giovani normodotati e giovani disabili di giocare nella stessa squadra.
Nato per caso a Cremona nel 2003, il Baskin è stato inventato da Antonio Bodini, ingegnere di professione e padre di una figlia disabile e Fausto Capellini, professore di educazione fisica presso una scuola media di Cremona.
L'obiettivo era semplicemente quello di permettere a tutti i partecipanti (maschi e femmine, normodotati e disabili fisici e intellettivi) di giocare insieme e di esprimere il massimo delle proprie capacità.
Sviluppatosi prevalentemente al centro-nord il baskin, sbarca per la prima volta nel meridione d'Italia, con un torneo a quattro squadre, confermando come in diverse realtà del sud stanno nascendo nuove formazioni.
Come quella di Gravina, fortemente voluta dalla società Fortitudo basket, che da subito ha sposato il progetto, "soprattutto per la sua valenza sociale ed altamente educativa"- affermano i due coach della Fortitudo, Stefano Ninivaggi e Natalino Buono.
E finalmente adesso la parola passa al campo.
Il 16 settembre, infatti, a partire dalle 09,30, al Palavitulli di Santeramo, si svolgerà il primo torneo di Baskin Puglia.
Quattro le squadre che si sfideranno per contendersi la vittoria: l'Asd Fortitudo Basket di Gravina, l'Asd AS.SO.RI. di Foggia, l'Asd A.S.H. di Taranto e l'Asd Olimpia di Gioia.
Ad impreziosire la manifestazione ci saranno anche Susan G. Komen, dell'Associazione "Un Angelo per Capello" e Vittorio Brandi, tedoforo ai giochi Olimpici di Londra 2012 e alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018 e attuale giocatore di Baskin, che ha preso parte anche all'iniziativa organizzato nel giugno scorso a Gravina.
Il Torneo è organizzato dalla Murgiabasket di Santeramo, che per bocca Roberto Ficarra non nasconde la propria soddisfazione "perché il Baskin rappresenta una forma intelligente di abbattimento delle barriere tra i normodotati e i portatori di diversabilità, con lo sport come veicolo per avvicinare questi due mondi, apparentemente distinti, ma che possono dare tanto reciprocamente l'uno all'altro".
di Roberto Varvara