Europei di Jodo, l’esperienza di Giuseppe Pace
Il gravinese selezionato anche per il team Italia.
domenica 29 settembre 2013
11.00
Gli europei di jodo, tenutisi dal 13 al 15 settembre a Linz, hanno visto la partecipazione di un atleta gravinese, il ventitreenne Giuseppe Pace.
Pace, qualificatosi agli europei grazie alla vittoria del titolo italiano nella categoria Nidan (II Dan), oltre ad aver partecipato alle gare individuali, è stato selezionato anche per rappresentare il team Italia nelle gare tra nazionali.
Al termine di questa esperienza è lo stesso Pace a tirare le somme sulla propria prestazione. "Le gare individuali funzionano con una serie di pool in cui tre o quattro concorrenti si affrontano a turno tutti e i migliori due continuano la competizione, successivamente si svolge un torneo classico ad eliminazione diretta e si affrontano i vari avversari fino a raggiungere le finali. Ale gare a team, invece, partecipa una squadra per ogni nazione. Il modello è sempre il classico torneo con le pool e poi l'eliminazione diretta, ciò che cambia è che devono gareggiare uno dopo l'altro ogni membro del team contro un altro dell'altra squadra. Si creano quadre da quattro partecipanti di cui tre che gareggiano e una riserva, nel regolamento la somma del grado dei tre partecipanti non può superare i 10 dan (la nostra squadra era formata da me 2° dan e altri due 4° dan per un totale di 10).Il mio risultato non è stato brillantissimo, anche per il livello molto alto dei miei avversari. Nelle individuali sono riuscito ad uscire dalle pool ma sono stato eliminato al primo scontro ad eliminazione diretta, mentre con il team Italia non abbiamo superato le pool".
Ma, al di là del risultato sportivo, Pace è soddisfatto dell'esperienza europea. "Questo genere di esperienze sono molto formative non solo dal punto di vista sportivo, dato che ci si confronta con atleti provenienti da tutta l'Europa, ma anche dal punto di vista sociale. Si conoscono persone di ogni genere che hanno una propria idea del Jo-Do e un proprio modo di praticarlo oltre ad essere un'opportunità per conoscere nuove persone. Questa esperienza mi ha davvero ispirato ed anche se sono uscito sconfitto sono più che determinato a migliorare per dare il meglio di me sia a livello personale sia per la squadra".
Pace, qualificatosi agli europei grazie alla vittoria del titolo italiano nella categoria Nidan (II Dan), oltre ad aver partecipato alle gare individuali, è stato selezionato anche per rappresentare il team Italia nelle gare tra nazionali.
Al termine di questa esperienza è lo stesso Pace a tirare le somme sulla propria prestazione. "Le gare individuali funzionano con una serie di pool in cui tre o quattro concorrenti si affrontano a turno tutti e i migliori due continuano la competizione, successivamente si svolge un torneo classico ad eliminazione diretta e si affrontano i vari avversari fino a raggiungere le finali. Ale gare a team, invece, partecipa una squadra per ogni nazione. Il modello è sempre il classico torneo con le pool e poi l'eliminazione diretta, ciò che cambia è che devono gareggiare uno dopo l'altro ogni membro del team contro un altro dell'altra squadra. Si creano quadre da quattro partecipanti di cui tre che gareggiano e una riserva, nel regolamento la somma del grado dei tre partecipanti non può superare i 10 dan (la nostra squadra era formata da me 2° dan e altri due 4° dan per un totale di 10).Il mio risultato non è stato brillantissimo, anche per il livello molto alto dei miei avversari. Nelle individuali sono riuscito ad uscire dalle pool ma sono stato eliminato al primo scontro ad eliminazione diretta, mentre con il team Italia non abbiamo superato le pool".
Ma, al di là del risultato sportivo, Pace è soddisfatto dell'esperienza europea. "Questo genere di esperienze sono molto formative non solo dal punto di vista sportivo, dato che ci si confronta con atleti provenienti da tutta l'Europa, ma anche dal punto di vista sociale. Si conoscono persone di ogni genere che hanno una propria idea del Jo-Do e un proprio modo di praticarlo oltre ad essere un'opportunità per conoscere nuove persone. Questa esperienza mi ha davvero ispirato ed anche se sono uscito sconfitto sono più che determinato a migliorare per dare il meglio di me sia a livello personale sia per la squadra".