Un importante appuntamento per la A.S.D. Karate Gravina: il saggio-esame
L’appuntamento è inserito nel programma della Prima edizione della Settimana Sportiva Gravinese
mercoledì 8 giugno 2011
Si è tenuto sabato 4 giugno nella palestra dell'ITC V. Bachelet il saggio-esame di Karate degli allievi dell'ASD Karate Gravina. Divisi in più categorie i ragazzi hanno frequentano i corsi di Karate diretti dal maestro Franco De Lucia coadiuvato dai tecnici Mina Gavioli ed Elisa Marculli.
Il saggio inserito nel programma della Prima edizione della Settimana Sportiva Gravinese, è iniziato con la sfilata degli atleti che, per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, hanno indossato sul Karategi (kimono) una coccarda tricolore e subito dopo il rituale del saluto, tutti hanno intonato, insieme al pubblico presente, l'Inno d'Italia.
Il Karate praticato rientra all'interno del "progetto per lo sviluppo dell'intelligenza motoria integrato con i programmi Miur" della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM), un progetto che ha lo scopo di migliorare l'apprendimento scolastico e contribuire a sviluppare competenze spendibili nella vita di relazione e nel mondo del lavoro.
Il karate FIJLKAM permette ai ragazzi in età scolare di sviluppare funzioni importanti di tipo neuro-cognitivo e di potenziare la motricità di base, la motricità relazionale ed i comportamenti sociali.
Durante il saggio, gli atleti hanno eseguito dei circuiti atletici, finalizzati allo sviluppo dell'intelligenza motoria, che rappresentano la coerente applicazione in forma agonistica dell'articolazione del percorso formativo previsto dalla Federazione, tenendo conto delle fasi sensibili dello sviluppo umano, tra i 5 e i 13 anni, e delle esigenze del mondo della scuola ("Lo Sport è un mezzo, non un fine"), espresse nelle linee guida fissate alcuni anni fa dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e sulle quali è imperniato il Progetto approvato dalla Commissione C.O.N.I. – M.I.U.R.
Gli atleti hanno iniziato un percorso di gioco, con facili movimenti per sviluppare il coordinamento dei movimenti, l'equilibrio ed acquisire dimestichezza, con il proprio corpo giocando: il Karate, come ormai viene universalmente riconosciuto, prima di essere sport o manifestazione di forza individuale è una disciplina mentale e spirituale.
Si è poi proseguito la dimostrazione degli esercizi di tecniche basi (kyhon) propedeutici per l'apprendimento dei "Kata" esercizi complessi che richiedono concentrazione, velocità, forza e controllo della respirazione in sintonia con i movimenti che simulano combattimenti contro uno o più avversari. Con l'acquisizione della corretta posizione nell'eseguire ogni movimento, visualizzando mentalmente l'avversario, si può arrivare al "Kumite": il combattimento con uno o più avversari, dove, con l'autocontrollo acquisito, i colpi vengono vibrati con la massima carica e arrestati prima di colpire l'obiettivo. A seguire, una spettacolare esibizione di tutti gli allievi nel kumite (combattimento) che hanno dato dimostrazione di attacco-difesa in svariati modi e con più avversari.
Le cinture nere e gli allievi più grandi si sono esibiti in semplici tecniche di difesa personale.
La manifestazione è terminata con la consegna dei diplomi, delle sudate cinture di livello superiore e la soddisfazione di allievi, genitori e familiari.
Un particolare ringraziamento a Vito Loglisci che ha condotto, nelle sue fasi, magistralmente la presentazione del saggio.
Il saggio inserito nel programma della Prima edizione della Settimana Sportiva Gravinese, è iniziato con la sfilata degli atleti che, per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, hanno indossato sul Karategi (kimono) una coccarda tricolore e subito dopo il rituale del saluto, tutti hanno intonato, insieme al pubblico presente, l'Inno d'Italia.
Il Karate praticato rientra all'interno del "progetto per lo sviluppo dell'intelligenza motoria integrato con i programmi Miur" della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM), un progetto che ha lo scopo di migliorare l'apprendimento scolastico e contribuire a sviluppare competenze spendibili nella vita di relazione e nel mondo del lavoro.
Il karate FIJLKAM permette ai ragazzi in età scolare di sviluppare funzioni importanti di tipo neuro-cognitivo e di potenziare la motricità di base, la motricità relazionale ed i comportamenti sociali.
Durante il saggio, gli atleti hanno eseguito dei circuiti atletici, finalizzati allo sviluppo dell'intelligenza motoria, che rappresentano la coerente applicazione in forma agonistica dell'articolazione del percorso formativo previsto dalla Federazione, tenendo conto delle fasi sensibili dello sviluppo umano, tra i 5 e i 13 anni, e delle esigenze del mondo della scuola ("Lo Sport è un mezzo, non un fine"), espresse nelle linee guida fissate alcuni anni fa dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e sulle quali è imperniato il Progetto approvato dalla Commissione C.O.N.I. – M.I.U.R.
Gli atleti hanno iniziato un percorso di gioco, con facili movimenti per sviluppare il coordinamento dei movimenti, l'equilibrio ed acquisire dimestichezza, con il proprio corpo giocando: il Karate, come ormai viene universalmente riconosciuto, prima di essere sport o manifestazione di forza individuale è una disciplina mentale e spirituale.
Si è poi proseguito la dimostrazione degli esercizi di tecniche basi (kyhon) propedeutici per l'apprendimento dei "Kata" esercizi complessi che richiedono concentrazione, velocità, forza e controllo della respirazione in sintonia con i movimenti che simulano combattimenti contro uno o più avversari. Con l'acquisizione della corretta posizione nell'eseguire ogni movimento, visualizzando mentalmente l'avversario, si può arrivare al "Kumite": il combattimento con uno o più avversari, dove, con l'autocontrollo acquisito, i colpi vengono vibrati con la massima carica e arrestati prima di colpire l'obiettivo. A seguire, una spettacolare esibizione di tutti gli allievi nel kumite (combattimento) che hanno dato dimostrazione di attacco-difesa in svariati modi e con più avversari.
Le cinture nere e gli allievi più grandi si sono esibiti in semplici tecniche di difesa personale.
La manifestazione è terminata con la consegna dei diplomi, delle sudate cinture di livello superiore e la soddisfazione di allievi, genitori e familiari.
Un particolare ringraziamento a Vito Loglisci che ha condotto, nelle sue fasi, magistralmente la presentazione del saggio.