Cinema e Teatro
"La casa di Bernalda Alba" di Garcia Lorca
sabato 25 marzo 2017 fino a domenica 26 marzo
Biglietto: €12
Teatro Vida - via Giardini, 72 - Gravina in Puglia
3683818381 teatrovida@libero.it
Una trasposizione in napoletano della celebre opera "La casa di Bernarda Alba", l'ultima opera completa scritta da Garcia Lorca.
Si tratta di una breve pièce teatrale, scritta quasi di getto dall'autore che ha dato anche poche e concise indicazioni nel testo. Il sipario si apre sull'interno della casa di Bernarda Alba. Si è appena concluso un ricevimento post mortem, per la dipartita del secondo marito della padrona di casa. Insieme a Bernarda, che governa sulla propria casa con piglio duro e militaresco, vivono le sue cinque figlie, nubili e sottomesse, oltre alle due serve e alla vecchia madre, ormai sulla soglia della follia e per questo rinchiusa in una stanza per non far danni. La figlia più anziana, Augusta è anche la più ricca perché l'unica ad aver ereditato terreni e ricchezze da suo padre naturale, primo marito di Bernarda; e pare anche la più fortunata dato che è stata appena chiesta in sposa da Peppe Romano, il più bel giovane del paese, il quale però sembra attirato più dai denari della donna che dal suo aspetto fisico, malaticcio. Così come vuole la dura consuetudine di quelle terre, alle altre quattro figlie invece spetta un grigio avvenire speso tra le anguste mura di casa.
L'unica a cullare ancora i propri sogni è la più giovane e ribelle Adele che ha solo vent'anni, carina e segretamente innamorata di Pepe Romano che ormai da qualche tempo si reca di nascosto alla finestra della giovane, scatenando, a poco a poco, le gelosie delle altre sorelle e le ire della madre. Bernarda, nonostante sia messa in guardia sulla tempesta imminente dalla serva Ponzia, s'illude di riuscire a tenere a freno le proprie figliole salvando così l'onore della casa. In realtà una notte, quando Adele esce per incontrare nuovamente Pepe, questa viene scoperta e bloccata da Martirio, la sorella più gelosa perché pure lei innamorata di Pepe. Le grida delle due sorelle svegliano il resto della famiglia, serve comprese. Bernarda è tra le prime ad uscire: qui, di fronte a quello spettacolo increscioso per i suoi occhi, va ovviamente su tutte le furie, imbraccia il fucile e spara a Pepe Romano. Nonostante questi sia riuscito a darsela a gambe, la crudele madre dice di averlo colpito in pieno e ucciso. Colta dalla disperazione la più giovane delle sorelle si chiude in camera e decide di farla finita, sparandosi. Al ritrovamento del corpo straziato di Adele, Bernarda reagisce con il solito, algido opportunismo, assicurandosi che vengano suonati i rintocchi a morto e che si dica che sua "figlia Adele è morta vergine".
L'appuntamento al Teatro Vida con la Compagnia "Teatro mio" è per sabato 25 marzo (Botteghino ore 20.30; Sipario ore 21.00) e domenica 26 marzo (Botteghino ore 17.00; Sipario ore 17.30).
Si tratta di una breve pièce teatrale, scritta quasi di getto dall'autore che ha dato anche poche e concise indicazioni nel testo. Il sipario si apre sull'interno della casa di Bernarda Alba. Si è appena concluso un ricevimento post mortem, per la dipartita del secondo marito della padrona di casa. Insieme a Bernarda, che governa sulla propria casa con piglio duro e militaresco, vivono le sue cinque figlie, nubili e sottomesse, oltre alle due serve e alla vecchia madre, ormai sulla soglia della follia e per questo rinchiusa in una stanza per non far danni. La figlia più anziana, Augusta è anche la più ricca perché l'unica ad aver ereditato terreni e ricchezze da suo padre naturale, primo marito di Bernarda; e pare anche la più fortunata dato che è stata appena chiesta in sposa da Peppe Romano, il più bel giovane del paese, il quale però sembra attirato più dai denari della donna che dal suo aspetto fisico, malaticcio. Così come vuole la dura consuetudine di quelle terre, alle altre quattro figlie invece spetta un grigio avvenire speso tra le anguste mura di casa.
L'unica a cullare ancora i propri sogni è la più giovane e ribelle Adele che ha solo vent'anni, carina e segretamente innamorata di Pepe Romano che ormai da qualche tempo si reca di nascosto alla finestra della giovane, scatenando, a poco a poco, le gelosie delle altre sorelle e le ire della madre. Bernarda, nonostante sia messa in guardia sulla tempesta imminente dalla serva Ponzia, s'illude di riuscire a tenere a freno le proprie figliole salvando così l'onore della casa. In realtà una notte, quando Adele esce per incontrare nuovamente Pepe, questa viene scoperta e bloccata da Martirio, la sorella più gelosa perché pure lei innamorata di Pepe. Le grida delle due sorelle svegliano il resto della famiglia, serve comprese. Bernarda è tra le prime ad uscire: qui, di fronte a quello spettacolo increscioso per i suoi occhi, va ovviamente su tutte le furie, imbraccia il fucile e spara a Pepe Romano. Nonostante questi sia riuscito a darsela a gambe, la crudele madre dice di averlo colpito in pieno e ucciso. Colta dalla disperazione la più giovane delle sorelle si chiude in camera e decide di farla finita, sparandosi. Al ritrovamento del corpo straziato di Adele, Bernarda reagisce con il solito, algido opportunismo, assicurandosi che vengano suonati i rintocchi a morto e che si dica che sua "figlia Adele è morta vergine".
L'appuntamento al Teatro Vida con la Compagnia "Teatro mio" è per sabato 25 marzo (Botteghino ore 20.30; Sipario ore 21.00) e domenica 26 marzo (Botteghino ore 17.00; Sipario ore 17.30).