Cinema e Teatro
La Compagnia A Zeza in “La cantata dei pastori”
sabato 17 dicembre 2016 fino a domenica 18 dicembre
Biglietto: €12
Teatro Vida - via Giardini, 72 - Gravina in Puglia
3683818381 teatrovida@libero.it
Nel 1698 Casmiro Ruggiero Ogone, al secolo Andrea Perrucci, mette in scena una rappresentazione sacra destinata a diventare il rito con cui Napoli festeggia il Natale da ormai tre secoli: la cosiddetta Cantata dei pastori. La storia è quella di Giuseppe e Maria che vagano per le campagne di Betlemme alla ricerca di un riparo, ostacolati dal perfido Belfagor e protetti dalla spada divina dell'arcangelo Gabriele. Ma il motore dell'azione drammatica è il comico personaggio popolano Razullo, uno scrivano partenopeo, capitato in quei sacri luoghi per il censimento voluto dall'Imperatore, costretto a mutare costumi e mestieri pur di placare la fame che lo perseguita.
Contrappuntando la fissità epica dei versi arcadici con la ritmicità fìgurativa del dialetto, il Perrucci crea un'opera dalla struttura multiforme che entra a far parte della tradizione orale. E il popolo se ne appropria, la arricchisce con le espressioni degli imbonitori di piazza, con monorimi giullareschi e doppi sensi, moltiplica i diavoli e s'inventa Sarchiapone, un compagno di lazzi licenziosi da affiancare a Razullo. Così, a dispetto dei censori di ogni tempo, la Cantata perde la sua funzione edificante trasformandosi in un «erotico accoppiamento tra il Bene e il Male».
Appuntamento al Teatro Vida, sabato 17 dicembre (Botteghino ore 20.30; Sipario ore 21.00) e domenica 18 dicembre (Botteghino ore 17.00; Sipario ore 17.30).
Contrappuntando la fissità epica dei versi arcadici con la ritmicità fìgurativa del dialetto, il Perrucci crea un'opera dalla struttura multiforme che entra a far parte della tradizione orale. E il popolo se ne appropria, la arricchisce con le espressioni degli imbonitori di piazza, con monorimi giullareschi e doppi sensi, moltiplica i diavoli e s'inventa Sarchiapone, un compagno di lazzi licenziosi da affiancare a Razullo. Così, a dispetto dei censori di ogni tempo, la Cantata perde la sua funzione edificante trasformandosi in un «erotico accoppiamento tra il Bene e il Male».
Appuntamento al Teatro Vida, sabato 17 dicembre (Botteghino ore 20.30; Sipario ore 21.00) e domenica 18 dicembre (Botteghino ore 17.00; Sipario ore 17.30).