Cinema e Teatro
La Compagnia Teatrale Colpi di Scena e il Teatro Vida
sabato 28 aprile 2012 fino a lunedì 30 aprile
sabato e lunedì ore 20.30 sipario ore 21.00 domenica ore 17.00 sipario ore 17.30 12 € intero 7 € ridotto
Teatro Vida Via Giardini, 72 - Gravina in Puglia
La Compagnia Teatrale Colpi di Scena e il Teatro Vida
presentano
La stagione di prosa 2011-2012
Amattori… insieme "Vito D'Agostino"
Premio "Pippo Schinco"
Compagnia Teatrale La Compagnia Colpi di Scena di Gravina in Puglia (Ba)
in "Mia Famiglia" di E. De Filippo
regia di Michele Mindicini
Fuori concorso
La commedia...
In questa commedia scritta nel 1955 Eduardo squarcia il velo di ipocrisia che cela la falsità sulla quale è edificata la famiglia del dopoguerra. Padre, madre, figlio e figlia costituiscono il nucleo classico che guarda al benessere, che programma le nascite per garantire il livello economico a tutti i componenti e dove la falsità rappresenta la via maestra per il quieto vivere. Alla mancanza di rispetto e sincerità, il capofamiglia risponde con l'indifferenza, cercando altrove quella considerazione che perde tra le proprie mura. Tutti sanno ciò che non è possibile dire. Guarda avanti Eduardo, parla di donne che dilapidano fortune al gioco, di omosessualità, di perdita della verginità, in anticipo sul sessantotto che vedrà questi temi al centro della rivoluzione culturale. Senza giudicare, l'autore riflette sulla famiglia che cambia, che perde la sacralità e tenta di rivedere i ruoli fissi di un presepe che non è sufficiente spolverare ogni anno per ritrovare l'armonia.
presentano
La stagione di prosa 2011-2012
Amattori… insieme "Vito D'Agostino"
Premio "Pippo Schinco"
Compagnia Teatrale La Compagnia Colpi di Scena di Gravina in Puglia (Ba)
in "Mia Famiglia" di E. De Filippo
regia di Michele Mindicini
Fuori concorso
La commedia...
In questa commedia scritta nel 1955 Eduardo squarcia il velo di ipocrisia che cela la falsità sulla quale è edificata la famiglia del dopoguerra. Padre, madre, figlio e figlia costituiscono il nucleo classico che guarda al benessere, che programma le nascite per garantire il livello economico a tutti i componenti e dove la falsità rappresenta la via maestra per il quieto vivere. Alla mancanza di rispetto e sincerità, il capofamiglia risponde con l'indifferenza, cercando altrove quella considerazione che perde tra le proprie mura. Tutti sanno ciò che non è possibile dire. Guarda avanti Eduardo, parla di donne che dilapidano fortune al gioco, di omosessualità, di perdita della verginità, in anticipo sul sessantotto che vedrà questi temi al centro della rivoluzione culturale. Senza giudicare, l'autore riflette sulla famiglia che cambia, che perde la sacralità e tenta di rivedere i ruoli fissi di un presepe che non è sufficiente spolverare ogni anno per ritrovare l'armonia.