Presentazione libri
Presentazione del libro "Biasone e l'asino. Noterelle d'uno de' professori" di Tobia Granieri
sabato 12 novembre 2016
A partire dalle ore 18:00 Libera partecipazione.
Officine Culturali "Peppino Impastato" in via San Vito Vecchio, 8 - Gravina
Sabato 12 novembre alle ore 18.00 presso le Officine Culturali "Peppino Impastato" in via San Vito Vecchio 8 a Gravina in Puglia, avrà luogo la presentazione del libro "Biasone e l'asino. Noterelle d'uno de' professori" di Tobia Granieri. Interverranno Franco Laiso e Luigi Viscanti. A coordinare l'evento, sarà Lucia Pallucca.
"Io credo in un'altra scuola, che crei cittadini liberi, autonomi e responsabili". È la scuola desiderata da Tobia Granieri, in quest'opera postuma, in questo suo "zibaldone" di appunti, memorie, scritti, pensieri che si sviluppano lungo l'arco temporale dell'anno scolastico.
Sono le "noterelle d'uno de' professori" che, accanto alle storielle di Biasone e l'asino e di Giacomino, il falchetto timidino, raccontano di orari scolastici, festività, esami di maturità e riparazione, corsi di recupero, di bidelli e colloqui con i genitori. E ritroviamo ancora il professore a discorrere di moda, extension, fumo, politically uncorrect, razzismo e comunismo, Oriente e Occidente, grillai e cavallette.
Tutto in maniera semplice e aulica insieme, col suo tipico "savoir être et faire" di un umile ma sapiente uomo, di un professore d'altri tempi che non sdegna la modernità, di un "cantore" della società e del suo tempo, che attinge ai classici, che sono parte della sua essenza, e che narra l'attualità del mondo, dell'Italia, del suo paese natìo.
Un'opera, questa di Granieri, donata a studenti e professori, a cittadini liberi, a uomini e donne di buona volontà, ai "peggiori" ma soprattutto ai "migliori" della classe, a coloro che "la loro intelligenza renderà infelici, perché non potranno appagare il desiderio d'infinito che un demonio beffardo seminò nella loro anima grande".
Biografia: Tobia Granieri è nato a Gravina nel 1948, laureato in Lettere, dal 1972 docente nelle scuole secondarie, ha insegnato italiano e latino al Liceo Scientifico di Gravina. È autore di raffinati componimenti poetici in lingua e in dialetto fra i quali ricordiamo la raccolta Un giorno qualsiasi (1972) e gli Epigrammi gravinesi (1989). Attento studioso della cultura locale e delle tradizioni popolari sotto i molteplici aspetti storici, linguistici e antropologici, si è dedicato alla ricerca, alla documentazione e all'interpretazione delle testimonianze culturali orali e scritte. Tra le ultime fatiche annoveriamo la pubblicazione di un documento del '500, con un commento che offre un'attraente panoramica sulla vita di Gravina in quell'epoca: Gravina nella seconda metà del Cinquecento: le Capitulationi (1560) e altri documenti, in Gravina e il Cinquecento. Edizioni a stampa e manoscritti del XVI secolo.
Il lavoro più recente è la raccolta dei Proverbi gravinesi (2000), scritto in collaborazione con la consorte Mimma Dibenedetto, alla quale lo hanno legato venticinque anni di matrimonio e comuni interessi di studi. L'opera raccoglie oltre duemila proverbi nel dialetto di Gravina con annessa traduzione. Nella Prefazione di grande interesse sono le notazioni di carattere linguistico e antropologico, sulla funzione sociale dei proverbi e sulla concezione della vita e del mondo tipica della cultura tradizionale. Sempre scritto con la moglie è il saggio storico-religioso Il Giubileo: storia e significato (1999), uscito sul «Giornale della Murgia»; scritto invece con l'amico e collega Francesco Laiso ricordiamo La carne del diavolo. Tradizioni popolari gravinesi (1995), che raccoglie numerosi saggi demoantropologici apparsi in precedenza in varie riviste. Con la collaborazione di Pasquale Vitucci ha pubblicato invece il libro Benedetto XIII: politica sociale ed economica (1990). In passato si era già occupato dell'Orsini scrivendo l'introduzione e curando la pubblicazione della nota Visita Apostolica della città di Gravina (1975). Questa è l'ultima fatica del professor Granieri, che si è interrotta intorno alla fine del 2005, pochi mesi prima della sua scomparsa, il 17 maggio 2006.
"Io credo in un'altra scuola, che crei cittadini liberi, autonomi e responsabili". È la scuola desiderata da Tobia Granieri, in quest'opera postuma, in questo suo "zibaldone" di appunti, memorie, scritti, pensieri che si sviluppano lungo l'arco temporale dell'anno scolastico.
Sono le "noterelle d'uno de' professori" che, accanto alle storielle di Biasone e l'asino e di Giacomino, il falchetto timidino, raccontano di orari scolastici, festività, esami di maturità e riparazione, corsi di recupero, di bidelli e colloqui con i genitori. E ritroviamo ancora il professore a discorrere di moda, extension, fumo, politically uncorrect, razzismo e comunismo, Oriente e Occidente, grillai e cavallette.
Tutto in maniera semplice e aulica insieme, col suo tipico "savoir être et faire" di un umile ma sapiente uomo, di un professore d'altri tempi che non sdegna la modernità, di un "cantore" della società e del suo tempo, che attinge ai classici, che sono parte della sua essenza, e che narra l'attualità del mondo, dell'Italia, del suo paese natìo.
Un'opera, questa di Granieri, donata a studenti e professori, a cittadini liberi, a uomini e donne di buona volontà, ai "peggiori" ma soprattutto ai "migliori" della classe, a coloro che "la loro intelligenza renderà infelici, perché non potranno appagare il desiderio d'infinito che un demonio beffardo seminò nella loro anima grande".
Biografia: Tobia Granieri è nato a Gravina nel 1948, laureato in Lettere, dal 1972 docente nelle scuole secondarie, ha insegnato italiano e latino al Liceo Scientifico di Gravina. È autore di raffinati componimenti poetici in lingua e in dialetto fra i quali ricordiamo la raccolta Un giorno qualsiasi (1972) e gli Epigrammi gravinesi (1989). Attento studioso della cultura locale e delle tradizioni popolari sotto i molteplici aspetti storici, linguistici e antropologici, si è dedicato alla ricerca, alla documentazione e all'interpretazione delle testimonianze culturali orali e scritte. Tra le ultime fatiche annoveriamo la pubblicazione di un documento del '500, con un commento che offre un'attraente panoramica sulla vita di Gravina in quell'epoca: Gravina nella seconda metà del Cinquecento: le Capitulationi (1560) e altri documenti, in Gravina e il Cinquecento. Edizioni a stampa e manoscritti del XVI secolo.
Il lavoro più recente è la raccolta dei Proverbi gravinesi (2000), scritto in collaborazione con la consorte Mimma Dibenedetto, alla quale lo hanno legato venticinque anni di matrimonio e comuni interessi di studi. L'opera raccoglie oltre duemila proverbi nel dialetto di Gravina con annessa traduzione. Nella Prefazione di grande interesse sono le notazioni di carattere linguistico e antropologico, sulla funzione sociale dei proverbi e sulla concezione della vita e del mondo tipica della cultura tradizionale. Sempre scritto con la moglie è il saggio storico-religioso Il Giubileo: storia e significato (1999), uscito sul «Giornale della Murgia»; scritto invece con l'amico e collega Francesco Laiso ricordiamo La carne del diavolo. Tradizioni popolari gravinesi (1995), che raccoglie numerosi saggi demoantropologici apparsi in precedenza in varie riviste. Con la collaborazione di Pasquale Vitucci ha pubblicato invece il libro Benedetto XIII: politica sociale ed economica (1990). In passato si era già occupato dell'Orsini scrivendo l'introduzione e curando la pubblicazione della nota Visita Apostolica della città di Gravina (1975). Questa è l'ultima fatica del professor Granieri, che si è interrotta intorno alla fine del 2005, pochi mesi prima della sua scomparsa, il 17 maggio 2006.