Quel punto d'equilibrio, raccontare la città con la fotografia

Quel punto d'equilibrio è un percorso di racconto della città che si dipana attraverso le Fotografie Di Maurizio Cimino e le Narrazioni del Circolo In Luce Stories ma che coinvolge tante altre persone descrivendo il loro profondo legame ai luoghi che abitano e che vivono nella meravigliosa terra della città di Gravina in Puglia con il suo grande patrimonio storico, artistico e culturale, raccontata attraverso lo sguardo di chi con curiosità, ha voluto scoprirla o riscoprirla contemplando la facoltà di sorprendersi, di coltivare la meraviglia, di abitare un tempo denso di stupore.

Dal 27 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023 a partire dall'ammirabile lavoro fotografico e narrativo realizzato e visibile tutti i giorni, sono in programmazione tre settimane di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali aperti a tutta la cittadinanza. La location è il Museo Civico di Gravina in Puglia in piazza Benedetto XIII.
La manifestazione è promossa dal Centro di Salute Mentale 2 Altamura – Gravina in P. – Poggiorsini ma si svolge sulla base di un percorso di progettazione partecipata, con la collaborazione e il coinvolgimento di un'ampia rete di associazioni locali e di partner istituzionali, ma anche di quanti tra artisti e tecnici hanno voluto condividere l'esperienza insieme ai diretti interessati.

Maurizio Cimino è organizzatore e referente di tale programmazione di eventi. Come fotografo ed educatore spesso lascia che entrambe le esperienze si contaminino per dar luogo a percorsi espressivi di narrazione autobiografica nei quali le persone possano raccontarsi cercando di comprendere, trascrivere, parlare dell'esistente e rivelare del proprio orizzonte visibile e possibile.

"Vorrei far comprendere il senso di questo percorso facendo riferimento alle parole di Duccio Demetrio quando descrive un paese come il luogo dove non poter essere soli. Noi apparteniamo al tempo, agli altri e ai luoghi. Sono i nostri luoghi più intimi, i paesaggi interiori e aperti che dobbiamo proteggere e salvare, a permetterci di non sentirci soli. Abbiamo bisogno di condividere relazioni e spazi indispensabili. Le comunità interiori o locali sono volti, storie, affetti. Ecco perché è indispensabile trovare quel punto d'equilibrio tra la nostra interiorità e ciò che sta all'esterno. Le Immagini e le letterature dei luoghi, le memorie partecipate e salvate, quanto possiamo ricordare e raccontare della città, del suo paesaggio, sono il grande tema esistenziale e simbolico di questo Percorso".

Questi i motivi che portano all'organizzazione degli eventi, ricchi e diversificati, che costituiranno occasione di ascolto e di scambio nel corso delle tre settimane.

Per promuovere la salute e suscitare consapevolezza, iniziative di attivazione comunitaria sono fondamentali, soprattutto se oltre ad essere promosse a livello istituzionale, hanno base logistica, di proposizione e promozione sul territorio da parte di associazioni e cittadini.
Questa programmazione di eventi è sostenuta da tanti soggetti diversi e non è un'iniziativa occasionale ma frutto di una progettualità lunga e strutturata che si colloca dentro un ragionamento di salute mentale di comunità.