Deiezioni canine in via Picasso: "si salvi chi può"
La segnalazione di una lettrice adirata per l'odore nauseabondo dei bisogni degli amici a 4 zampe non raccolti
mercoledì 6 dicembre 2017
iReport
La nostra lettrice Grazia ogni giorno si reca sul posto di lavoro e puntualmente trova sempre nuove, ma indesiderate sorprese ad attenderla: dirimpetto all'attività commerciale presso cui lavora, infatti, c'è una costruzione abbandonata e lì ci sono sempre una infinità di deiezioni canine, non raccolte da padroncini incivili. Un gesto che equivale ad una mancanza di rispetto non solo nei confronti della città ma anche dei suoi abitanti. "C'è una vera e propria toilette per cani - scrive - e, spesso, il cattivo odore delle feci entra persino nel negozio!".
Oltre ad essere un dovere civico, la raccolta delle deiezioni canine - lo ricordiamo - è un obbligo previsto dalla legge, come sancisce l'articolo 1, comma 4, dell'ordinanza del 6 agosto 2013, emanata dal Ministero della Salute e avente per oggetto "Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani". Tale ordinanza di fatto recita: "è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse", sia che ne sia il proprietario sia che lo tenga in custodia per un periodo di tempo. Per i trasgressori, inoltre, la legge prevede sanzioni che possono variare da un minimo di €25,00 ad un massimo di €500,00.
Rinnoviamo per l'ennesima volta l'invito, rivolto a chi è in possesso di un cane, ad adempiere al proprio dovere di cittadino.
Perché la citta è di tutti, per cui occorre preservarne il decoro. E perché no, lasciare i luoghi in uno stato migliore di come lo si è trovato.
Oltre ad essere un dovere civico, la raccolta delle deiezioni canine - lo ricordiamo - è un obbligo previsto dalla legge, come sancisce l'articolo 1, comma 4, dell'ordinanza del 6 agosto 2013, emanata dal Ministero della Salute e avente per oggetto "Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani". Tale ordinanza di fatto recita: "è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse", sia che ne sia il proprietario sia che lo tenga in custodia per un periodo di tempo. Per i trasgressori, inoltre, la legge prevede sanzioni che possono variare da un minimo di €25,00 ad un massimo di €500,00.
Rinnoviamo per l'ennesima volta l'invito, rivolto a chi è in possesso di un cane, ad adempiere al proprio dovere di cittadino.
Perché la citta è di tutti, per cui occorre preservarne il decoro. E perché no, lasciare i luoghi in uno stato migliore di come lo si è trovato.