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Manto stradale in condizioni pietose

Segnalazione di Maria Filomena D'Ecclesiis

Spett,le Redazione
mi piacerebbe tanto sapere qual'è la situazione finanziaria del bilancio comunale di Gravina. Non certo molto buona, visto che non esiste il minimo impegno da parte degli amministratori, tra le altre mille cose non fanno, di rifare il manto stradale che versa in condizioni pietose.
Abito in un quartire molto giovane in via di espansione: via Don Luigi Sturzo perpendicolare a via San Giuseppe - Zona Guardialto.
Il manto stradale è impercorribile, ma quel chè è peggio è che le nuove costruzioni non hanno neppure la strada.
Ovvero sul lato destro c'è una specie di asfalto, sul sinitro c'è ancora lo sterrato. Tra questa s'è creata una voragine pericolosa per i pedoni e per gli
automobilisti.
Natulmente gli spazzini che pure non fanno il loro dovere con senso del dovere, si fermano fin dove c'è l'asfalto , il resto non è di loro competenza.

Nessuno protesta. Ai nuovi abitanti che hanno comprato gli appartamenti sembra non importare niente di questo disservizio.
Pensando di risanare le strade, l'amministrazione ha mandato una squadra di addetti ai lavori con quale kg di bitume per rattopparle , che è risultato
insufficiente a coprire le voragini che rendono inpraticabile la circolazione.
Questo logicamente rientra in un discorso molto più ampio. A chi attribuire la responsabilità di questa disattenzione per le esigente
della collettività? Siamo cittadini che pagano le tasse, inoltre paghiamo salatissime tasse per la raccolta dei rifiuti, perchè non dobbiamo avere servizi che ci spettano di diritto?
La responsabilità è sempre e comunque della comunità che in quanto tale, non rivendica quella partecipazione democratica che li investe in prima persona
facendoli sentire soggetti attivi, attori consapevoli delle scelte comunali. E come conseguenza logica ci ritroviamo con un consiglio comunale, votato
dalla stessa comunità, costituita da elementi parte integrante di una classe politica che fa passare per interesse pubblico i propri interessi.

La parte propositiva di questa mia esternazione gratuita è questa: abbiamo bisogno di amministratori giovani e competenti.
Abbiamo bisogno di assessori giovani al bilancio che capiscano di bilancio, che sappiano come risanare il bilancio di un comune, andando a scavare nelle
pieghe dei costi e dei ricavi il marcio.
A chi è mai venuta in mente la opportunità di costituire una struttura appositamente dedicata per il reperimento dei fondi europei, ministeriali e
regionali? A chi è mai venuta in mente di investire nella raccolta differenziata, quella fatta porta a porta incentivando il cittadino alla raccolta in isole ecologiche
converitrici? A chi è mai venuta in mente di investire nell'energia fotovoltaica tale da soddisare le esigenze del cittadino e addirittura di vendere l'energia?
a chi è mai venuta in mente la possibilità di risanare le sorgenti d'acqua presenti sul territorio che debitamente depurate possa soddisfare la
distribuzione di acqua sul territorio?

Non è una favola bella.
Esistono realtà italiane in cui ci sono riusciti e questo risanamento ha portato soldi nelle casse comunali da poter reinvestire in opere pubbliche, nel
sostegno alla scuola pubblica disastrata dai tagli della Gelmini.
Il compito di un buon amministratore della RES PUBLICA è quello di ingegnarsi per trovare risorse e destinarle a qualcosa di importante che faccia il futuro.

Grazie per la disponibilità
Maria Filomena D'Ecclesiis
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