Rabbia, disagio e degrado dopo la Festa del Santissimo Crocifisso
Ambulanti costretti a vivere per strada e residenti esasperati
sabato 6 giugno 2015
16.32
iReport
Incredulità e rabbia dal quartiere San Sebastiano a pochi giorni dalla chiusura della festa del Santissimo Crocifisso. Dai residenti riceviamo, e integralmente pubblichiamo, una lettera nella quale denunciano quanto avvenuto in questi giorni nelle strade di quartiere, con i venditori ambulanti costretti a dormire e soggiornare per strada. Storie di degrado, di solitudine e di colpevole indifferenza.
"Entrate abitative e passi carrabili ostruiti dalle bancarelle, ambulanti disumanamente costretti a dormire all'aperto nel freddo degli 11 gradi notturni, sacchi dei rifiuti, oggetti di varia natura, tracce organiche lasciate sulle panchine e per le strade dopo la fine della festa di quartiere: questo lo scenario che si è presentato per più di tre giorni davanti agli occhi increduli dei residenti in Via San Sebastiano oltre che delle vie secondarie che la incrociano. Dopo il passaggio dei primi netturbini che hanno provveduto a riportare, se non interamente almeno in parte la situazione alla normalità, l'intero quartiere si lecca le ferite non senza però segnalare alle autorità competenti e responsabili in primis, il notevole disagio col quale questo è stato costretto a convivere negli ultimi giorni. Gli interrogativi permangono e sono molti.
Ad esempio balza subito agli occhi, la segnalazione di un residente all'altezza dell'incrocio con Via Teano, in merito al come mai i vigili urbani abbiano potuto ordinare ai suddetti ambulanti l'insediamento non solo in prossimità dei portoni d'accesso alle abitazioni ma anche di quello davanti a due passi carrabili regolarmente registrati, ostruendo cosi l'eventuale e legittima necessità di uscita da parte di un automezzo, quando dall'altra parte del marciapiede vi era la presenza di altri due garage sprovvisti del succitato passo carrabile e lasciati però inspiegabilmente liberi nonostante la maggior larghezza dello stesso marciapiede sottostante rispetto a quello occupato frontalmente.
Così come appare assurdo il totale disinteresse che i proprietari delle bancarelle hanno mostrato, trascurando completamente le buone norme d'igiene, urinando per la strada anche ad un solo metro distante dal luogo in cui lavoravano, mangiavano e dormivano, non consentendo di conseguenza agli stessi abitanti di favorire la necessaria areazione dei sovrastanti appartamenti ubicati nei primissimi piani degli immobili a causa del fetore provocato. Per tutti questi motivi, si spera che tra un anno, questo possa non ripetersi più, ma soprattutto che il Comando dei vigili urbani, riesca ad ovviare a tali carenze magari mettendo questa gente nelle adeguate e più dignitose condizioni igienico sanitarie che ad oggi invece risultano tristemente inesistenti".
"Entrate abitative e passi carrabili ostruiti dalle bancarelle, ambulanti disumanamente costretti a dormire all'aperto nel freddo degli 11 gradi notturni, sacchi dei rifiuti, oggetti di varia natura, tracce organiche lasciate sulle panchine e per le strade dopo la fine della festa di quartiere: questo lo scenario che si è presentato per più di tre giorni davanti agli occhi increduli dei residenti in Via San Sebastiano oltre che delle vie secondarie che la incrociano. Dopo il passaggio dei primi netturbini che hanno provveduto a riportare, se non interamente almeno in parte la situazione alla normalità, l'intero quartiere si lecca le ferite non senza però segnalare alle autorità competenti e responsabili in primis, il notevole disagio col quale questo è stato costretto a convivere negli ultimi giorni. Gli interrogativi permangono e sono molti.
Ad esempio balza subito agli occhi, la segnalazione di un residente all'altezza dell'incrocio con Via Teano, in merito al come mai i vigili urbani abbiano potuto ordinare ai suddetti ambulanti l'insediamento non solo in prossimità dei portoni d'accesso alle abitazioni ma anche di quello davanti a due passi carrabili regolarmente registrati, ostruendo cosi l'eventuale e legittima necessità di uscita da parte di un automezzo, quando dall'altra parte del marciapiede vi era la presenza di altri due garage sprovvisti del succitato passo carrabile e lasciati però inspiegabilmente liberi nonostante la maggior larghezza dello stesso marciapiede sottostante rispetto a quello occupato frontalmente.
Così come appare assurdo il totale disinteresse che i proprietari delle bancarelle hanno mostrato, trascurando completamente le buone norme d'igiene, urinando per la strada anche ad un solo metro distante dal luogo in cui lavoravano, mangiavano e dormivano, non consentendo di conseguenza agli stessi abitanti di favorire la necessaria areazione dei sovrastanti appartamenti ubicati nei primissimi piani degli immobili a causa del fetore provocato. Per tutti questi motivi, si spera che tra un anno, questo possa non ripetersi più, ma soprattutto che il Comando dei vigili urbani, riesca ad ovviare a tali carenze magari mettendo questa gente nelle adeguate e più dignitose condizioni igienico sanitarie che ad oggi invece risultano tristemente inesistenti".