Rimuovere la lapide dedicata ai Partigiani
Per Franco Cazzorla è “un falso storico”
lunedì 16 febbraio 2015
8.45
iReport
Abbiamo appena festeggiato la "giornata del ricordo" voluta a grandissima maggioranza dal Parlamento Italiano e promulgato dal presidente Azeglio Ciampi. L'eccellente Presidente emerito della Repubblica Napolitano ha negli anni ampiamente valorizzato questa ricorrenza rimuovendola dall'oblio e di fatto consegnando alla Storia fatti che la politica aveva voluto nascondere o minimizzare. Grazie Presidente. Ci auguriamo che anche nella sua veneranda età, guidi il Senato ad approvare serie modifiche alla Costituzione e al sistema elettorale.
E' allocata nell'ingresso su corso Canio Musacchio dell''Ospedale Santa Maria del Piede una lapide marmorea che così cita: La città di Gravina ai valorosi partigiani della repubblica federativa della Jugoslavia - per la gloriosa opera di assistenza medica profusa al popolo nel 1944-46 durante la permanenza in questa terra - e per il riconoscimento del senso di cordiale ospitalità con cui la popolazione di Gravina la ricambiò. Addì 25 aprile 1977".
Alla luce degli eccidi compiuti dai partigiani Jugoslavi proprio nei citati anni e per annullare un evidente e palese falso storico, spero che la citata lapide venga rimossa, e mi auguro che il dottor Valente in qualità di sindaco coinvolga, alla stregua dei presidenti Napolitano e Mattarella, l'intero Consiglio Comunale per una consapevole e solennizzata rimozione.
La capacità, anche del popolo, di saper rimuovere antiche convinzioni, educa, a differenziare la Storia dalle convenienze politiche e a far crescere socialmente e culturalmente l'intera cittadinanza.
Grazie alla redazione e all'amico Alesio.
Franco Cazzorla
E' allocata nell'ingresso su corso Canio Musacchio dell''Ospedale Santa Maria del Piede una lapide marmorea che così cita: La città di Gravina ai valorosi partigiani della repubblica federativa della Jugoslavia - per la gloriosa opera di assistenza medica profusa al popolo nel 1944-46 durante la permanenza in questa terra - e per il riconoscimento del senso di cordiale ospitalità con cui la popolazione di Gravina la ricambiò. Addì 25 aprile 1977".
Alla luce degli eccidi compiuti dai partigiani Jugoslavi proprio nei citati anni e per annullare un evidente e palese falso storico, spero che la citata lapide venga rimossa, e mi auguro che il dottor Valente in qualità di sindaco coinvolga, alla stregua dei presidenti Napolitano e Mattarella, l'intero Consiglio Comunale per una consapevole e solennizzata rimozione.
La capacità, anche del popolo, di saper rimuovere antiche convinzioni, educa, a differenziare la Storia dalle convenienze politiche e a far crescere socialmente e culturalmente l'intera cittadinanza.
Grazie alla redazione e all'amico Alesio.
Franco Cazzorla