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2014, un anno segnato dalla cronaca e dalla crisi amministrativa

Dall’omicidio Capone alle dimissioni di Valente sino al Mattatoio

Poche ore alla fine del 2014. E' tempo di bilanci.

Tanti i fatti di cronaca da ricordare, fatti che hanno gettato per un lungo periodo il paese nell'angoscia e nella paura. Eppure il 2014 era iniziato sotto i migliori auspici con l'arrivo del nuovo vescovo, monsignor Giovanni Ricchiuti e l'imminente apertura, a vent'anni dalla posa della prima pietra, dell'Ospedale della Murgia. Dopo un gennaio da normale amministrazione, a parte le polemiche politiche scatenate dall'avvio del processo per 19 tra attuali ed ex amministratori nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo commissioni consiliari, è bastato il secondo mese dell'anno per movimentare la vita cittadina.
Prima l'aggressione ai danni di due anziani truffati in casa da due ragazzini di cui uno, quello che poi si scoprirà essere il mandante, risulta essere il nipote della coppia. Un'aggressione che è costata la vita a Gina Pappalardi di 87 anni. Passano pochi giorni e Gravina, nel bel mezzo dell'inverno, si trova al gelo e con i fornelli spenti. Dalla centrale del gas hanno chiuso le valvole e l'intero paese resta per due giorni al freddo. Un errore umano, diranno in seguito le Forze di Polizia impegnate nelle indagini.
Ventiquattro ore dopo, nella tarda serata di un lunedì di emergenza, mentre tutte le forze dell'ordine sono impegnate a fronteggiare la mancanza di gas metano in città, in via La Spezia un colpo di pistola uccide Pietro Capone. Un omicidio su cui ancora oggi, a molti mesi di distanza, nessuno è riuscito ancora a fare luce spiegando i tanti, troppi, perché di un'uccisione assurda. Capone, infatti, era un uomo noto in città, esperto di questioni edilizie e spina nel fianco delle amministrazioni passate e presenti, aveva avviato una serie di procedimenti giudiziari contro la pubblica amministrazione. Un omicidio assurdo se si pensa che Capone era incensurato e non aveva mai avuto problemi con la malavita.

Mentre la gente si interroga e per Capone arrivano da tutta Italia messaggi di solidarietà, a palazzo di città viene recapitata una lettera con due proiettili indirizzati al primo cittadino Alesio Valente. Il sindaco accende i riflettori su di se e chiama a raccolta scuole e associazioni in una grande marcia per la legalità. Scattano le indagini ma gli esiti, anche in questo caso, non sono ancora noti.
Ad aprile per fortuna con l'apertura dell'Ospedale della Murgia,che manda in soffitta i vecchi ospedali cittadini, concepito per servire un vasto bacino territoriale, non pone però fine alle polemiche sulla mancanza di reparti e personale ed anche a quelle "campanilistiche" sull'intitolazione al politico altamurano Fabio Perinei. Una nuova edizione della Fiera San Giorgio, fa tornare il sorriso in città e il pensiero vola all'imminente bella stagione.

Maggio invece è il mese delle belle speranze. Michele Digilio tiene milioni di italiani incollati dinanzi alla tv con le sue invenzioni culinarie, l'assessore Varvara lancia il Consorzio del turismo e parla dei progetti per promuovere Gravina mentre la sua collega, Laura Marchetti segue il lungo cammino per candidare Gravina al patrimonio dei beni tutelati dall'Unesco. Fuori dal palazzo di città, infiamma la polemica tra le due associazioni attive nei percorsi di rievocazione storica, Nundinae e Conte di Monfort.
L'estate scivola tranquilla tra l'affidamento dei lavori per la rigenerazione urbana e l'apertura delle case dell'acqua. A palazzo di città maggioranza e opposizione se le cantano a proposito della gara per l'individuazione di un nuovo dirigente dell'area tecnica poiché il vincitore del concorso, l'ingegnere Gaetano Pepe continua a tergiversare. A settembre, l'ingegnere rifiuterà ufficialmente l'incarico. Ad agosto a scuotere la calma cittadina arriva un'altra notizia di cronaca: una giovane donna tenta il suicidio gettandosi dal balcone della propria abitazione. Sarà soccorsa dai vicini di casa e rimedierà una serie di fratture in tutto il corpo. La cultura gravinese invece, vive una nuova propizia stagione con Archè e la riapertura, dopo anni di divieti, del Parco di Botromagno. Un'iniziativa che richiamerà a Gravina tristi e studiosi nonostante le polemiche tra l'amministrazione comunale e la Fondazione Santomasi, sfilatasi all'ultimo momento dal progetto, lasciando all'Archeoclub il compito di gestire i fondi e l'intera iniziativa.

Con l'arrivo di settembre, comincia il periodo amministrativo più difficile dell'anno: due mesi di paralisi politico-amministrativa fermano la città. Il sindaco Valente dopo aver rinviato per troppo tempo la crisi in seno alla sua maggioranza chiede alla giunta comunale di fare un passo indietro per tentare un accordo con l'opposizione. I giorni passano invano e l'accordo salta più e più volte costringendo prima il capogruppo di per Gravina, Rino Vendola, e poi lo stesso primo cittadino alle dimissioni.

Intanto fuori le mura cittadine nasce ufficialmente la Città metropolitana e si insedia il consiglio metropolitano che vede tra i suoi protagonisti i consiglieri Mimmo cardascia e Antonio stragapede.

Ad ottobre una nuova notizia di cronaca addolora il paese: due operai precipitano dal tetto di un capannone e perdono la vita lasciando famiglie e un intero paese a piangere.
Per Valente, invece, ci vorranno settimane per recuperare pezzi della sua maggioranza e incassare il sostegno "esterno" di quattro consiglieri di opposizione. E novembre è anche il mese della nuova giunta. Nonostante una maggioranza bulgara, il sindaco decide di nominate quattro assessori estranei ai partiti e agli equilibri politici. Si affida a Stefano Conca, Mariarita Costanza, Giulia Laddaga e Vito Loglisci per dare il via libera ad una serie di progetti che giacciono in Comune da tempo e recuperare un po' di fiducia dei cittadini. Intanto illustri gravinesi si distraggono tra un talent show e un'apparizione in tv portando fieri in giro per l'Italia il nome di Gravina.
Il fine anno è uno scoppiettare non solo di fuochi pirotecnici ma anche di progetti tra cui il più importante è il nuovo bando per la raccolta dei rifiuti. E tra un programma e una gara di appalto, il primo consiglio comunale convocato dopo la crisi politica, approva una variante urbanistica al Prg per autorizzare la costruzione di un mattatoio in contrada Murgetta, una zona a vocazione rurale. Partiti e cittadini insorgono ma per il momento palazzo di città non fa marcia indietro.

Un anno, il 2014, che ricorderemo per i tanti, troppi, fatti di cronaca e per una crisi non solo politica ma che riguarda un'intera comunità che ancora oggi, nonostante le tante possibilità che passano, stenta a rialzarsi. Se non altro a trovare una speranza.

E non è ancora finita, perchè il 2014 si farà ricordare anche per l'eccezionale nevicata che si è abbattuta in queste ore su tutto il territorio.
  • Comune di Gravina in Puglia
  • Alesio Valente
  • Pietro Capone
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