La città
300 firme per chiedere l’accessibilità di parchi e bosco ai disabili
Da oltre un anno i promotori dell’iniziativa attendono una risposta da Palazzo di Città
Gravina - martedì 16 febbraio 2016
9.07
E' trascorso più di un anno da quando tre ragazzi: Luigi Dipalma, Michele Penisola e Vito Vernile presentarono a Palazzo di Città una petizione popolare per chiedere l'accessibilità dei Parchi cittadini e il Bosco Comunale ai disabili.
Destinatari della missiva, datata 4 febbraio 2015, il Sindaco Alesio Valente e l'Assessore pro tempore al bosco, sport e tempo libero Vito Loglisci, oltre a Urbano Lazzari del Caba, il Dirigente dell'UTC; il Dirigente dei Servizi Sociali e il Presidente del Consiglio Comunale Giacinto Lupoli.
"Aprire il Parco Robinson e i Parchi della zona PIP ai bambini disabili e la realizzazione di un percorso ginnico fruibile ai portatori di handicap all'interno del bosco comunale", questo quanto sollecitato a Palazzo di Città.
Una proposta di iniziativa popolare corredata da oltre 300 firme, un numero leggermente superiore alle 250 firme minime previste dallo Statuto Comunale, che intende porre al centro della discussione l'importanza dello sport per lo sviluppo psicofisico della persona.
Entrando nel dettaglio, i promotori chiedevano la progettazione di nuove aree comunali con strutture che abbiano caratteristiche di accessibilità e fruibilità; la redazione di un piano per la sostituzione delle attrezzature in pessimo stato presenti nei parchi, assicurandosi che le nuove dotazioni siano utilizzabili da bambini con disabilità e la valorizzazione del Bosco Comunale con attrezzature senza impatto ambientale.
Proposte che ad oggi non hanno ancora avuto accoglimento da parte degli inquilini di Via Vittorio Veneto, nonostante i numerosi incontri e le tante rassicurazioni fatte.
In questo periodo si parla tanto di tutela e salvaguardia di diritti civili, dunque l'eliminazione delle barriere architettoniche, oltre ad essere un intervento di civiltà, rappresenta un dovere per le Istituzioni per garantire il pieno svolgersi della vita delle persone affette da disabilità. Un'esigenza per dare dignità a quei cittadini che rischiano di essere prigionieri oltre che delle proprie case anche delle proprie città.
Destinatari della missiva, datata 4 febbraio 2015, il Sindaco Alesio Valente e l'Assessore pro tempore al bosco, sport e tempo libero Vito Loglisci, oltre a Urbano Lazzari del Caba, il Dirigente dell'UTC; il Dirigente dei Servizi Sociali e il Presidente del Consiglio Comunale Giacinto Lupoli.
"Aprire il Parco Robinson e i Parchi della zona PIP ai bambini disabili e la realizzazione di un percorso ginnico fruibile ai portatori di handicap all'interno del bosco comunale", questo quanto sollecitato a Palazzo di Città.
Una proposta di iniziativa popolare corredata da oltre 300 firme, un numero leggermente superiore alle 250 firme minime previste dallo Statuto Comunale, che intende porre al centro della discussione l'importanza dello sport per lo sviluppo psicofisico della persona.
Entrando nel dettaglio, i promotori chiedevano la progettazione di nuove aree comunali con strutture che abbiano caratteristiche di accessibilità e fruibilità; la redazione di un piano per la sostituzione delle attrezzature in pessimo stato presenti nei parchi, assicurandosi che le nuove dotazioni siano utilizzabili da bambini con disabilità e la valorizzazione del Bosco Comunale con attrezzature senza impatto ambientale.
Proposte che ad oggi non hanno ancora avuto accoglimento da parte degli inquilini di Via Vittorio Veneto, nonostante i numerosi incontri e le tante rassicurazioni fatte.
In questo periodo si parla tanto di tutela e salvaguardia di diritti civili, dunque l'eliminazione delle barriere architettoniche, oltre ad essere un intervento di civiltà, rappresenta un dovere per le Istituzioni per garantire il pieno svolgersi della vita delle persone affette da disabilità. Un'esigenza per dare dignità a quei cittadini che rischiano di essere prigionieri oltre che delle proprie case anche delle proprie città.