40°edizione della maratona di New York

Una maratona che accompagni i partecipanti quasi per mano alla scoperta della emozionante New York è forse il sogno di tanti. Ma a realizzarlo per ora sono solo 2 gravinesi che il prossimo 7 novembre da quel di New York sentiranno durante il percorso l'orgoglio di noi cittadini rimasti "a malincuore" a casa.
Si tratta di due atleti gravinesi appartenenti alla " ASD Dorando Pietri" che partiranno alla volta di New York il prossimo 5 novembre: Michele Debenedictis, l'ultramaratoneta gravinese, l'unico gravinese ad aver disputato la 50 km "Pistoia-Abetone", e nel maggio scorso ha anche disputato la "100 km del Passatore"da Firenze a Faenza; e Vincenzo Giglio uno degli atleti più veloci nel fondo lungo del palcoscenico gravinese. Solo qualche settimana fa è arrivato 1° gravinese e 3° di categoria alla CorriGravina e la settimana dopo 3° in classifica generale alla mezza maratona Matera-Picciano.


La spedizione americana si snoda attraverso i cinque grandi distretti di New York City: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island, fino ad arrivare al cuore di Central Park percorrendo un totale di 42.195 metri di corsa.
La Maratona è un "rito " sia per gli atleti che vi partecipano sia per il pubblico Newyorchese; in ogni quartiere si notano situazioni differenti, sia geograficamente che culturalmente ed il pubblico è sempre diverso, è un pò un viaggio attraverso la capitale del mondo. La città si ferma per un giorno, corrono solo i Maratoneti.
In particolare quest'anno la maratona di New York festeggia il suo 40° compleanno. La prima edizione si è svolta nel 1970 con 127 concorrenti che percorrevano più giri lungo il park Drive di Central Park, oggi la partecipazione è limitata a 37.000 runners, scelti da una lotteria e dando priorità comunque agli atleti che vi hanno già partecipato.
Tra i 37.000 partecipanti, provenienti da tutti i paesi del mondo che parteciperanno alla maratona più famosa e più popolare al mondo, la nostra città avrà l'onore di essere rappresentata da
Non ci resta che augurare ai 2 gravinesi un grande "in bocca a lupo".