Paglia per natura
Paglia per natura
La città

500.000 euro vinti da un gruppo di giovani pugliesi

“P@glia efficiente per natura” il nome del progetto ideato. Si pensa già a creare posti di lavoro

"Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo", cantava Gino Paoli negli anni '90. Tanti sono gli anni passati ma la voglia di cambiare il mondo è rimasta la stessa. A sedersi al bar quattro amici coetanei che quasi per gioco hanno buttato su carta un'idea innovativa, premiata con 500.000 euro qualche giorno fa dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Profumo.

L'idea nasce da un'esperienza di lavoro di Gianfranco Tedesco a L'Aquila, dove come architetto aveva un contratto dell'università nei progetti di ricostruzione della città attraverso l'utilizzo della paglia nell'edilizia. A L'Aquila erano, infatti, stati realizzati dei veri e propri eco-villaggi con paglia.

"Ci siamo chiesti perché non creare un pacchetto di coibentazione che desse la possibilità di riuscire ad ottenere delle prestazioni elevate sia in termini energetici che acustici consentendo così di avere una premialità nei requisiti di legge", racconta il giovane ingegnere Giacomo Tedesco, compagno d'avventura del collega Bartolo Silvestri, dell'architetto Gianfranco Tedesco e del giovane imprenditore gravinese della Coldiretti Puglia, Michele Raguso.

Il progetto, dal titolo 'P@glia efficiente per natura', è risultato vincitore per la regione Puglia sull'avviso per la presentazione di idee progettuali per Smart Cities and Communities nell'ambito del PON Ricerca e Competitività, bandito dal Ministero dell'Università e della Ricerca. "Oggi la paglia è considerata un materiale di scarto, in quanto facilmente incendiabile e non stabile nel tempo ed ha prezzi veramente bassissimi. Partendo da quest'idea ci siamo detti perché non provare a realizzare questo prodotto. La ricerca sarà incentrata sul capire che materiale inserire nel prodotto, se tutti naturali o solo in parte, ed una volta brevettato, creare un'impresa per metterlo sul mercato", aggiunge Gianfranco Tedesco, il quale ha suggerito alla nuova amministrazione di puntare sulle idee dei giovani e di fornire loro una guida anche per i bandi. "Quando parlo con i miei coetanei, di idee innovative ne vengon fuori davvero tante ma non si sa come farle fruttare. La Commissione europea da molti spunti con i vari bandi ma la disinformazione in merito non consente di dare seguito alle idee. Ci vorrebbe una guida alla selezione dei bandi ed alla loro compilazione", dice ancora Tedesco. "Il nostro progetto è nato per dare sviluppo al nostro territorio che è di vocazione prettamente agricola. Puntiamo a valorizzare la nostra città. Entro il 31 maggio 2015 dovremo terminare l'attività di ricerca e poi autonomamente o con altri bandi il nostro intento è quello di creare occupazione".

In un momento in cui l'Italia è stata richiamata dalla Commissione europea perché non ha rispettato i termini per il risparmio energetico e le emissioni di CO2, la Puglia, in particolare Gravina, si distingue dunque per un progetto originale che potrà essere replicato anche in altre regioni, poiché basato sull'acquisizione di sottoprodotti dell'agricoltura, facilmente reperibili in tutto il territorio nazionale. In questo modo si potrà favorire un'ampia diffusione della cultura innovativa in tema di Smart Communities, trasferendo competenze ed esperienze di eccellenza.
6 fotoP@glia per natura
P@glia per naturaP@glia per naturaP@glia per naturaP@glia per naturaP@glia per naturaP@glia per natura
© 2001-2024 Edilife. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo sito può essere riprodotta senza il permesso scritto dell'editore. Tecnologia: GoCity Urban Platform.
GravinaLife funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.