La città
52 milioni per fra fronte al disagio abitativo
Gravina tra i comuni interessati. 70 i comuni pugliesi a beneficiare
Gravina - martedì 5 ottobre 2010
11.26
Con il passare degli anni mentre in Puglia cresce il disagio abitativo acuito dalla crisi economica e dalla difficoltà di reperire case a un prezzo accettabile per tutti, parallelamente si riduce la disponibilità finanziaria per sostenere le famiglie economicamente più disagiate e per la maggior parte dei casi più numerose. E' l'allarme dell'assessore regionale alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente che contestualmente annuncia una importante iniziativa.
52 i milioni tra fondi statali e regionali a disposizione del Programma coordinato regionale che la regione Puglia dovrà presentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sottoscrizione dell'Accordo di Programma per l'attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa. In Puglia il disagio abitativo (un fenomeno multidimensionale che fa riferimento sia a condizioni di deficit qualitativo degli alloggi, sia a quelle dimensioni della vita delle persone che condizionano l'accesso alla casa e che comprendono la condizione familiare, economica, lavorativa e abitativa) è più elevato rispetto alle altre regioni, di conseguenza l'intenzione del Piano nazionale è di creare interventi edilizi per attenuare le difficoltà cui gli abitanti pugliesi devono sottostare.
Tra i principali obiettivi del piano:
- Aiutare le fasce sociali più indigenti; famiglie sottoposte allo sfratto, e giovani che intendono realizzare il sogno di possedere una casa di proprietà.
- Osteggiare la crisi economica e ottenere il consenso, da parte dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali, ad aprire i cantieri ai lavoratori.
- Migliorare la situazione edilizia di alcune città che sono state abbandonate al loro destino, attraverso urgenti interventi di risanamento.
Con tali presupposti e risorse monetarie si otterrà la risoluzione di problemi, esistenti già da diverso tempo, ma mai affrontati con concretezza. Sono 70 i comuni pugliesi, definiti ad Alta Tensione Abitativa secondo la delibera Cipe del 2003, che potranno beneficiare dei fondi destinati a soddisfare la fame di case.
Tra i comuni interessati anche Gravina.
Quanto agli altri comuni in questione, venti infatti si trovano nella provincia di Bari (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Bitritto, Capurso, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Monopoli, Noicattaro, Trani, Triggiano e Valenzano), 8 nel Brindisino, 16 nel foggiano, 12 nella provincia di Lecce e infine 14 in quella di Taranto.
52 i milioni tra fondi statali e regionali a disposizione del Programma coordinato regionale che la regione Puglia dovrà presentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sottoscrizione dell'Accordo di Programma per l'attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa. In Puglia il disagio abitativo (un fenomeno multidimensionale che fa riferimento sia a condizioni di deficit qualitativo degli alloggi, sia a quelle dimensioni della vita delle persone che condizionano l'accesso alla casa e che comprendono la condizione familiare, economica, lavorativa e abitativa) è più elevato rispetto alle altre regioni, di conseguenza l'intenzione del Piano nazionale è di creare interventi edilizi per attenuare le difficoltà cui gli abitanti pugliesi devono sottostare.
Tra i principali obiettivi del piano:
- Aiutare le fasce sociali più indigenti; famiglie sottoposte allo sfratto, e giovani che intendono realizzare il sogno di possedere una casa di proprietà.
- Osteggiare la crisi economica e ottenere il consenso, da parte dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali, ad aprire i cantieri ai lavoratori.
- Migliorare la situazione edilizia di alcune città che sono state abbandonate al loro destino, attraverso urgenti interventi di risanamento.
Con tali presupposti e risorse monetarie si otterrà la risoluzione di problemi, esistenti già da diverso tempo, ma mai affrontati con concretezza. Sono 70 i comuni pugliesi, definiti ad Alta Tensione Abitativa secondo la delibera Cipe del 2003, che potranno beneficiare dei fondi destinati a soddisfare la fame di case.
Tra i comuni interessati anche Gravina.
Quanto agli altri comuni in questione, venti infatti si trovano nella provincia di Bari (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Bitritto, Capurso, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Monopoli, Noicattaro, Trani, Triggiano e Valenzano), 8 nel Brindisino, 16 nel foggiano, 12 nella provincia di Lecce e infine 14 in quella di Taranto.