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Cronaca

Gravinese in manette per spaccio a Milano

Coinvolto nell'inchiesta "Dado". Nei giorni scorsi in carcere anche dipendenti Mediaset

C'è anche un sessantasettenne da tempo residente a Vimodrone, ma originario di Gravina in Puglia, Cosimo Simone, tra i sei uomini dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano nell'ambito di una nuova puntata dell'operazione "Dado", che nei giorni scorsi e ancor prima a metà giugno e nel novembre del 2011 aveva già portato in carcere più di 130 persone e consentito il sequestro di 1.400 chili di hashish, 73 di cocaina e 300.000 euro in contanti.

Insieme a Simone, le ultime e più recenti ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale milanese su richiesta del pubblico ministero Antonio Sangermano hanno raggiunto anche il sessantacinquenne catanese Luigi Milia, gli albanesi Eduard Ndoja, di 34 anni, e Arjan Slora (36), oltre ai marocchini Ahmed Lafia (33) e Mohamed Alemndoune (35). Per i sei, tutti domiciliati nel Milanese, l'accusa è di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Nelle prossime ore gli indagati compariranno davanti al Gip per rendere l'interrogatorio di garanzia. L'inchiesta, intanto, prosegue. Al centro delle indagini, avviate nel 2008 per far luce su un traffico internazionale di droga, una ragnatela di trafficanti secondo gli inquirenti artefici dello spaccio in tutta Italia di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Nelle settimane passate "Dado" aveva conquistato notorietà ed il palcoscenico della cronaca nazionale per il coinvolgimento in essa di un dipendente Mediaset, sospettato di rifornire di droga tre suoi colleghi accusati a loro volta di farsi consegnare cocaina poi in parte spacciata anche all'interno degli uffici del colosso televisivo, a Cologno Monzese.
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