La città
800.000 euro dirottati da piazza Pellicciari a via Genova?
Le opposizioni gridano allo scippo. Il sindaco conferma: "Prioritaria la riqualificazione del mercato ortofrutticolo".
Gravina - giovedì 9 agosto 2012
14.45
Due opere e un finanziamento.
Da una parte, il recupero di piazza Pellicciari. Dall'altra, la riqualificazione di via Genova. In mezzo, 800.000 euro e il Comune che ha chiesto alla Regione lumi sull'iter burocratico necessario a investire su via Genova, accantonando per il momento piazza Pellicciari.
Il finanziamento in questione ha già 4 anni. Nel 2008 la Regione stanziava 800.000 euro per il recupero, consolidamento e arredo urbano di piazza sant'Agostino-Pellicciari. "Il finanziamento - afferma il sindaco Alesio Valente - è poi andato perduto a causa di termini perentori non rispettati. Dopo la mia elezione, conoscendo bene i fatti, ho cercato di recuperare quella somma, che si presentava come libera, e di investirla pur sempre nella riqualificazione di una zona del paese".
Queste, sottolinea il primo cittadino, le ragioni alla base del tentativo di dare al finanziamento la direzione del mercato ortofrutticolo di via Genova. "Considerando che peraltro su piazza Pellicciari bisognerebbe intervenire a livello strutturale e non solo decorativo ed estetico - aggiunge Valente - ho fatto domanda alla Regione di poter utilizzare gli 800.000 euro per intervenire sul mercato di via Genova, una riqualificazione più impellente".
Non la pensano però allo stesso modo i gruppi consiliari di opposizione (Sel, Puglia per Vendola, Ds, Pri e Lista Vendola) che nei giorni scorsi avevano sollevato il caso, prendendo carta e penna per scrivere all'assessore regionale all'urbanistica, Angela Barbanente. "Segnaliamo il comportamento aberrante del Governo cittadino, peraltro impastato di numerose belle presenze che nel recente passato si sono battute per il recupero del centro storico, e pensiamo che la sua personale sensibilità sia sufficiente a garantire il nostro centro antico, nonostante tutto e tutti", si legge nella missiva inviata all'assessora.
La quale, interpellata sulla vicenda, ha dichiarato di non essere "a conoscenza di alcuna richiesta formale in tal senso da parte del sindaco Valente. E in ogni caso, nulla è stato deciso".
Da una parte, il recupero di piazza Pellicciari. Dall'altra, la riqualificazione di via Genova. In mezzo, 800.000 euro e il Comune che ha chiesto alla Regione lumi sull'iter burocratico necessario a investire su via Genova, accantonando per il momento piazza Pellicciari.
Il finanziamento in questione ha già 4 anni. Nel 2008 la Regione stanziava 800.000 euro per il recupero, consolidamento e arredo urbano di piazza sant'Agostino-Pellicciari. "Il finanziamento - afferma il sindaco Alesio Valente - è poi andato perduto a causa di termini perentori non rispettati. Dopo la mia elezione, conoscendo bene i fatti, ho cercato di recuperare quella somma, che si presentava come libera, e di investirla pur sempre nella riqualificazione di una zona del paese".
Queste, sottolinea il primo cittadino, le ragioni alla base del tentativo di dare al finanziamento la direzione del mercato ortofrutticolo di via Genova. "Considerando che peraltro su piazza Pellicciari bisognerebbe intervenire a livello strutturale e non solo decorativo ed estetico - aggiunge Valente - ho fatto domanda alla Regione di poter utilizzare gli 800.000 euro per intervenire sul mercato di via Genova, una riqualificazione più impellente".
Non la pensano però allo stesso modo i gruppi consiliari di opposizione (Sel, Puglia per Vendola, Ds, Pri e Lista Vendola) che nei giorni scorsi avevano sollevato il caso, prendendo carta e penna per scrivere all'assessore regionale all'urbanistica, Angela Barbanente. "Segnaliamo il comportamento aberrante del Governo cittadino, peraltro impastato di numerose belle presenze che nel recente passato si sono battute per il recupero del centro storico, e pensiamo che la sua personale sensibilità sia sufficiente a garantire il nostro centro antico, nonostante tutto e tutti", si legge nella missiva inviata all'assessora.
La quale, interpellata sulla vicenda, ha dichiarato di non essere "a conoscenza di alcuna richiesta formale in tal senso da parte del sindaco Valente. E in ogni caso, nulla è stato deciso".